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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: venerdì 08 marzo 2024

Decima settimana dell’anno 2024

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 68 Giorni mancanti alla fine dell’anno 298

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OGGI SI FESTEGGIA: San Giovanni Di Dio  

   

OGGI È: La Festa della Donna:

La giornata internazionale della donna, il Woman’s Day o, più comunemente, la festa della donna ricade l’otto marzo e commemora un evento tragico accaduto nel 1908, quando a New York, 129 operaie di una fabbrica tessile scioperarono per ottenere condizioni di lavoro dignitose. Lo sciopero si protrasse fino a quando il proprietario della fabbrica chiuse le porte per evitare che le donne uscissero in strada a protestare. Un incendio doloso scoppiò nella struttura e le donne morirono.

In America, per molti anni, l’8 marzo (giorno della tragedia) si è commemorato l’evento, con il tempo anche in Italia si è diffuso l’uso della commemorazione, associandolo al simbolo del riscatto femminile.

Alcuni credono, invece, che la festa commemori la repressione della polizia di una manifestazione di operaie tessili avvenuta a New York nel 1857, altri credono che si faccia confusione con l’incendio della fabbrica Triangle avvenuto nel 1911, quando morirono 146 lavoratori (per la maggior parte giovani donne).

Ad ogni modo, oggi la commemorazione ha assunto toni meno profondi e più festosi. A questo giorno è dedicata la pianta di stagione: la mimosa!

 

ACCADDE OGGI: anno 1817 – Fondata la Borsa di New York:

La borsa di New York, l’ombelico degli affari finanziari del pianeta, ha una storia legata a filo doppio con la strada su cui si affaccia. Si cominciò a vendere e comprare ogni cosa in un piccolo bar, per finire con operazioni miliardarie in grado di condizionare i mercati di tutti paesi.

All’inizio del XIX secolo le borse valori erano già un aspetto cardine della società europea, dov’erano comparse per la prima volta verso la metà del XVI secolo. La decana in senso assoluto era stata inaugurata ad Anversa nel 1531, mutuando il nome “borsa” dalle riunioni nella residenza dei mercanti Van der Burse (famiglia veneta, il cui cognome originario era Della Borsa e che avevano “tre borse” incise nello stemma) a Bruges, dove si determinava il valore delle merci.

Guardando al contesto europeo, dal 1792 nella “Grande mela” mercanti e agenti di cambio, riuniti in un’associazione, si davano appuntamento al Tontine Coffee Bar, un noto locale all’angolo tra Water Street e Wall Street, per vendere e comprare ogni tipo di merce. La celebre via, a quei tempi, non aveva ancora assunto il marcato profilo finanziario che la contraddistingue ai giorni nostri. Per i newyorchesi era semplicemente la “strada del muro”, ossia della cortina di cemento innalzata dagli Olandesi per difendere il confine settentrionale di New Amsterdam (antico nome di New York) dagli indiani.

Via via che aumentavano le contrattazioni il bar diventava sempre più inadatto a supportare quel tipo di attività; per cui si rese indispensabile l’individuazione di una sede più ampia, unitamente a una migliore organizzazione dell’associazione. Si giunse così alla data fatidica dell’8 marzo 1817, con l’approvazione dell’atto costitutivo del “New York Stock & Board Exchange” (ridotto nel 1863 a NY Stock Exchange) che dava vita alla prima borsa statunitense. Alla presidenza fu designato Anthony Stockolm che rimase in carica appena un anno.

Fatta eccezione per il “panico del 1873” (crisi internazionale provocata dal calo della domanda di argento, verificatosi nel corso della guerra franco-prussiana), il giro di affari di Wall Street segnò una crescita costante, registrando importanti novità come quella introdotta nel 1884 da Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser. I tre, reporter esperti di finanza, fondarono la Dow Jones and Company, attraverso cui pubblicavano un bollettino di notizie sull’andamento della Borsa, divenuto celebre più tardi con il nome di Wall Street Journal. La società acquisì nel tempo un’autorevolezza tale al punto da essere annoverata tra i principali indici del mercato azionario americano (tuttora il Dow Jones misura l’andamento di trenta titoli).

A cavallo tra i due secoli si registrò un vero boom nel traffico azionario, quintuplicatosi tra il 1896 e il 1901. Il folto esercito di operatori finanziari, suddivisi in brokers (“intermediari”), dealers (“autonomi”), specialist (“specializzati”), necessitava più che mai di una sede ufficiale di prestigio. Fu bandito un concorso tra gli otto migliori urbanisti della città, dal quale uscì vincitore George Browne Post con il progetto di un edificio in stile neoclassico, dotato di una facciata a sei colonne con capitelli corinzi e un frontone scolpito con alcune figure legate alle attività umane (dall’agricoltura alle scienze, dalle invenzioni all’industria mineraria), per dare l’idea che in quel luogo si contrattava ogni aspetto dello scibile umano.

L’imponente struttura, costata 4 milioni di dollari, venne inaugurata il 22 aprile del 1903. Da quel momento divenne il tempio del mercato finanziario globale e identificato con il nome stesso della strada. Nel corso del XX secolo è da qui che si materializzarono le peggiori crisi economiche della storia, a partire da quella del ’29 che, tra recessione e disoccupazione dilagante, mise in ginocchio l’intero Occidente.

Oggi a Wall Street, tra azioni, obbligazioni e titoli di Stato, c’è un volume d’affari giornaliero di 169 miliardi di dollari (stima 2013).

 

EVENTO SPORTIVO: anno 2009 – Europei indoor 2009:

Dal 6 all’8 marzo si sono svolti a Torino i XXX Campionati Europei di atletica leggera indoor 2009. La Russia ha dominato con 18 medaglie (di cui 10 ori). L’Italia ha conquistato 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi.

I trionfi azzurri sono stati nella staffetta 4×400 (con Jacopo Marin, Matteo Galvan, Domenico Rao, Claudio Licciardello) e nel salto triplo Fabrizio Donato, che con 17,59 metri ha stabilito il record italiano indoor (migliorato poi nel 2011 saltando 17,73 metri).

 

NACQUERO OGGI:

anno 1938 – Bruno Pizzul

anno 1949 – Antonello Ventitti

anno 1981 – Timo Boll

 

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” RITA LEVI-MONTALCINI

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

‘A femmena è comme ‘o tiempo ‘e marzo: mò t’alliscia e mò te lascia (La donna è come il mese di marzo, mentre ti accarezza, ti tradisce) (proverbio napoletano)

Viene fatto il paragone con il mese di marzo, quando subentra la primavera ed il tempo potrebbe spesso risultare volubile. Questa volubilità potrebbe esserci anche nella donna e far soffrire la persona amata.

 

I DOODLE DI GOOGLE: Festa della Donna:

L’8 marzo come “Giornata internazionale della donna” fu istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel dicembre del 1977. Si scelse questa data, perché nella storia si erano verificati numerosi eventi con protagoniste le donne. Il primo risale al 1908, quando a New York migliaia di operaie marciarono sotto lo slogan “pane e rose”, per rivendicare pari dignità sul lavoro, diritto al voto e abolizione del lavoro minorile. Nove anni dopo, sempre l’8 marzo, si tenne a San Pietroburgo una manifestazione simile, stavolta per chiedere la fine della guerra e la caduta dello zarismo. Altri episodi verificatisi in date e luoghi diversi (come il tragico rogo di una fabbrica di Manhattan in cui persero la vita 129 lavoratrici) vennero successivamente inclusi nel patrimonio storico di questa celebrazione. Google ha dato ampio spazio alle celebrazioni dell’8 marzo, pubblicando tre doodle locali: nel 2009 (visibile nelle ex repubbliche socialiste dell’URSS), nel 2011 e 2012 (in Europa e in numerosi paesi di altri continenti). Tra i simboli richiamati nei loghi, il “cerchio con la croce” (universalmente associato alla donna, in astronomia identifica il pianeta Venere) e i fiori tradizionali della festa, quali le mimose (utilizzata per la prima volta da due attiviste italiane nel 1946) e i tulipani (tipico fiore del socialismo russo).

luciani.2006@libero.it

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