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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi sabato 04 maggio 2024

Diciottesima settimana dell’anno 2024

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 125 * giorni rimasti per la fine dell’anno 241

A Roma il sole sorge alle 5.02 * tramonta alle 19.12 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 4.42 * tramonta alle 18.46 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Floriano   

OGGI È: Giornata mondiale del calcio

La Giornata Mondiale del Calcio è stata istituita nel 2015 dalla FIFA in memoria della tragedia di Superga. Il 4 maggio di quell’anno segna il giorno in cui il Grande Torino, una delle squadre di calcio più famose e di successo in Italia, perse la vita in un terribile incidente aereo. L’aereo che trasportava la squadra si schiantò contro la Basilica di Superga, vicino a Torino, causando la morte di tutti i membri del team, compresi i calciatori e lo staff.

Questa tragedia ha scosso il mondo del calcio e ha lasciato un vuoto nel cuore di milioni di tifosi in tutto il mondo. Per onorare la memoria del Grande Torino e per celebrare il gioco che amiamo, la FIFA ha istituito la Giornata Mondiale del Calcio. Questa giornata speciale è un modo per ricordare il passato, celebrare il presente e ispirare le generazioni future a vivere il calcio con passione e impegno.

 

ACCADDE OGGI:

                anno 1949 – Tragedia di Superga:

Prima la nebbia fitta e poi lo schianto. In pochi istanti vennero distrutte le vite di 31 persone (27 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio), insieme alla gloriosa storia di una squadra di calcio: il Grande Torino!

L’incidente si verificò alle 17,03 di mercoledì 4 maggio 1949. Di ritorno dal match amichevole con il Benfica, la squadra granata al completo (tra i giocatori Valentino Mazzola, padre dell’altrettanto famoso Sandro), accompagnata da dirigenti e tre giornalisti, partì da Lisbona con l’aereo Fiat G.212 della compagnia ALI.

A causa delle pessime condizioni atmosferiche e della scarsa visibilità legata alla presenza di nebbia, il pilota, erroneamente convinto di trovarsi a una quota di sicurezza, effettuò una virata per iniziare la fase di atterraggio, portando il velivolo a schiantarsi contro il terrapieno posteriore della Basilica di Superga, sita sull’omonimo colle di Torino.

In ricordo del tragico evento e del leggendario team granata, la FIFA dichiarò il 4 maggio giornata mondiale del gioco del calcio.

                anno 1953 –  Hemingway vince il Pulitzer con “Il vecchio e il mare”:

«Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri ed indomiti». È il ritratto che fa Ernest Hemingway del suo eroe sconfitto ma ammirevole per il coraggio e la dignità di un’esistenza trascorsa sotto il sole cocente del Mar dei Caraibi. Una storia di vita vissuta elevata a romanzo, che valse all’autore i due più prestigiosi riconoscimenti letterari.

A oltre dieci anni di distanza dallo strepitoso successo di Per chi suona la campana e all’indomani della delusione per la fredda accoglienza riservata dalla critica all’autobiografico Di là dal fiume e tra gli alberi, Hemingway si era rifugiato nell’amata Cuba, ispiratrice dei suoi scritti letterari e reportage più belli. A bordo della famosa Pilar (imbarcazione con cui si era lanciato in viaggi avventurosi) si dedicò alla pesca e cercò l’ispirazione giusta per un nuovo libro.

In realtà la trama l’aveva già in mente da diversi anni e solo adesso sentiva che i tempi erano maturi per trarne un capolavoro. Si trattava di una storia vera che aveva ascoltato nel 1935 dal suo consigliere di navigazione Carlos Gutierrez, simile ad altre vissute in prima persona. Ne trasse un reportage dei suoi, pubblicato con il titolo “Sull’acqua azzurra” sulla rivista Esquire, nell’aprile del 1936.

Sedici anni dopo riprese quel lavoro e in otto settimane buttò giù un romanzo che raccontava uno spaccato di vita reale delle isole caraibiche, con rara intensità poetica. Protagonista, come l’autore stesso indicò in una lettera all’editore Scribner, è la dignità di un uomo giunto all’ultima fase della sua esistenza. Il suo nome è Santiago, ma nel libro viene chiamato semplicemente «il Vecchio»; nonostante l’età non gli difettano il coraggio e la forza di ingaggiare una dura battaglia con un marlin di enormi dimensioni, nella speranza di ripagare la fiducia riposta in lui dal piccolo Manolin.

Nel timore di un secondo flop, l’editore Scribner anticipò l’uscita de “Il vecchio e il mare” in grande stile, con un numero speciale della rivista Life. Era il settembre del 1952. La rivista vendette oltre 5 milioni di copie, mentre milioni di copie del romanzo andarono vendute nei mesi successivi, proiettandolo ai primi posti delle classifiche di mezzo mondo.

Il trionfo fu sancito il 4 maggio del 1953 con l’assegnazione del Premio Pulitzer per la narrativa (Pulitzer Prize for Fiction), che aprì ad Hemingway la strada verso il Nobel per la Letteratura che ricevette l’anno dopo, «per la sua maestria nell’arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo».

Negli ultimi anni di vita, lo scrittore statunitense diede il suo contributo alla trasposizione cinematografica del suo capolavoro, affidata alla regia di John Sturges e alla straordinaria interpretazione di Spencer Tracy. La pellicola, uscita nel 1958 con lo stesso titolo del libro, venne premiata l’anno dopo con un Oscar per la miglior colonna sonora.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1929 – Audrey Hepburn (+1993)

anno 1979 – Tania Di Mario

anno 1988 – Radja Nainggolan

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria. (Voltaire)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Il lavoro del mattino vale oro. (Proverbio tedesco)

I DOODLE DI GOOGLE: La cantante egiziana Umm Kulthum:

La musica araba vive nel mito dei cosiddetti “quattro grandi” che hanno dominato la scena artistica del Novecento. Una sola donna tra loro e risponde al nome di Umm Kalthoum, nome d’arte Fatima Ibrahim al-Biltagi.
Scoperto in tenera età il proprio talento per il canto, l’artista egiziana dovette aspettare di compiere 23 anni, prima di mostrare al mondo la sua reale identità; la mentalità repressiva del mondo islamico la costrinse a travestirsi da maschio per esibirsi in pubblico. Il sodalizio artistico e sentimentale con il poeta Ahmed Rami, che scrisse per lei 137 canzoni, la portò al successo all’inizio degli anni Trenta e a iniziare una scintillante carriera di 45 anni come cantante folk.

La sua tipica gestualità con l’inseparabile fazzoletto fanno da sfondo al doodle locale (visibile in Egitto e in altri paesi di lingua araba), pubblicato da Google nel 2010, a 106 anni dalla sua nascita.

luciani.2006@libero.it

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