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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Sabato 13 gennaio 2018

Seconda settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 13 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 352

A Roma il sole sorge alle 07.36 e tramonta alle 17:02 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.16 e tramonta alle 16:47 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’ Ilario     

ACCADDE OGGI: 2012 – Naufragio della nave Concordia:

concordia

Le luci, la musica e il clima di festa di una crociera iniziata da poco. È la suggestiva immagine che la Costa Concordia consegna al suo passaggio davanti all’Isola del Giglio, perla naturalistica dell’arcipelago toscano.

In pochi attimi uno schianto prelude a una notte di terrore e morte, che si conclude con la mastodontica nave sommersa per metà dal mare. Inizia così la storia di un assurdo naufragio che ferisce al cuore la secolare tradizione di un «paese di poeti, santi e navigatori».

Data al 9 luglio 2006 la prima crociera della Costa Concordia, gioiello tecnologico (290 m di lunghezza per 114 mila tonnellate di stazza) e vanto della compagnia italo americana Costa Crociere, battezzata dalla famosa modella Eva Herzigova nel porto di Civitavecchia e il cui nome rimanda all’unità e alla pace fra le nazioni europee (per questo i suoi tredici ponti sono intitolati ad altrettanti Stati del Vecchio continente).

Dallo stesso porto laziale, alle 19 di venerdì 13 gennaio, parte la crociera low cost “Il profumo degli agrumi” con direzione Savona. Per i 3.216 passeggeri (989 di nazionalità italiana) cominciano sette giorni di relax e divertimento, toccando splendide località del Mediterraneo tra Italia, Francia e Spagna. A guidarli in questa vacanza c’è un equipaggio di 1.013 elementi agli ordini del comandante Francesco Schettino, 52enne originario della penisola sorrentina.

Un’ora dopo la partenza quest’ultimo lascia il comando al primo ufficiale Ciro Ambrosio, con l’ordine di avvertirlo a sei miglia dall’Isola del Giglio. La navigazione procede regolare, mentre giù, nelle sale ristorante, si consuma la cena. Tra i commensali c’è anche lo stesso Schettino in compagnia di Domenica Cermotan, 25enne moldava ed ex ballerina della Costa.

Alle 21,30 la nave si approssima a fronteggiare la costa del Giglio e il comandante risale in plancia per realizzare un qualcosa che ha in mente dall’inizio del viaggio: la manovra dell’inchino. Si tratta di una prassi consolidata (anche se ufficialmente non riconosciuta) tra i capitani delle navi crociera, che prevede il passaggio sottocosta per salutare con luci e segnali acustici gli abitanti del posto. In questo caso, la dedica è personale ed è rivolta a Mario Palomo, comandante in pensione che Schettino chiama al telefono proprio in quel frangente.

Nemmeno un quarto d’ora dopo, la Concordia impatta violentemente con la fiancata sinistra contro uno scoglio che sventra la pancia della nave, aprendo una ferita lunga 75 m e larga 2. L’urto provoca un boato allarmando i passeggeri. La paura si trasforma in panico quando pochi istanti dopo la motonave compie una sorta di testa coda e si incaglia a mezzo miglio dalla costa. Nei locali è un inferno di tavoli e mobili che si rovesciano, con la gente, ignara dell’accaduto, che scappa in tutte le direzioni.

L’equipaggio predica la calma parlando di guasto tecnico ma quando il primo ufficiale Giovanni Iaccarino scende in sala macchine e trova l’area completamente invasa dall’acqua, intuisce che non resta più tanto tempo per agire. Alle 22, mentre la nave cala nel buio più totale, partono le prime chiamate dei passeggeri verso i parenti che a loro volta allertano Carabinieri e Capitaneria di Livorno. Inizia una fase convulsa di telefonate tra quest’ultima e Schettino, che solo alle 22.26 ammette l’esistenza di «una via d’acqua», assicurando che non ci sono morti e feriti da segnalare.

La capitaneria non si fida e fa partire i soccorsi. A questo punto scatta una sorta di ammutinamento tra gli ufficiali, che affidano il comando a Roberto Bosio. È lui a dare il segnale di evacuazione immediata poco prima delle 23, al cui suono la gente si fa prendere dal panico accalcandosi sulle scialuppe tra urla e pianti. Attimi fatali per due turisti francesi e un marinaio che precipitano in mare, morendo annegati e per assideramento. Sono le prime tre vittime di questa assurda tragedia.

Intorno alla mezzanotte, con la nave riversa in acqua sul fianco destro, testimoni notano Schettino su uno scoglio vicino alla Concordia, mentre le operazioni di evacuazione sono ancora in corso. Il sospetto che abbia abbandonato la nave per mettersi in salvo, mette in allarme il comandante della capitaneria di porto di Livorno Gregorio De Falco, che lo raggiunge telefonicamente. Tra i due intercorrono tre chiamate dai toni concitati che, diffuse successivamente dai media, alimentano i sospetti sulla condotta poco ortodossa di Schettino.
Alle 4,46 si concludono le operazioni di salvataggio dei passeggeri, ma all’appello mancano 27 persone oltre alle tre vittime già accertate; i loro corpi vengono recuperati nei mesi successivi portando il bilancio complessivo a 32 morti. All’indomani del naufragio parte la caccia ai responsabili. In cima all’elenco c’è ovviamente Schettino, per il quale scatta l’arresto con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave. Al vaglio degli inquirenti c’è la mancata segnalazione del mayday (richiesta di soccorso) e il passaggio troppo ravvicinato alla costa del Giglio. Nel maggio 2017 la Corte di Cassazione conferma la sentenza di condanna a 16 anni di reclusione.

Statistiche alla mano, la Concordia risulta la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata. Ciò spiega le difficili operazioni di recupero del relitto, iniziate il 29 maggio 2013 e giunte a una svolta nel settembre dello stesso anno con il completamento della rotazione.

NACQUERO OGGI:

1969 – Stefania Belmondo – ex fondista

1970 – Marco Pantani – ciclista

1976 – Mario Yepes – ex calciatore

FRASE CELEBRE:

La politica è l’unica professione senza una specifica formazione. I risultati sono di conseguenza. (Carlo Martini)

IL PROVERBIO:

Gennaio ingenera, febbraio intenera, marzo imboccia.

SEGNO ZODIACALE: Capricorno dal 22/12 al 21/01

Personalità

Arroccato nella sua torre d’avorio, possiede una personalità complessa e difficile da comprendere. Riflessivo, razionale e prudente, crede solo a ciò che vede, tutto il resto è vana ed inutile speculazione. Solitario per vocazione, rifugge la vita mondana e mira soltanto a conseguire risultati concreti, che raggiunge facilmente, grazie al suo spirito pratico. Le avventure intellettuali lo affascinano, soprattutto se gli permettono di argomentare sull’assurdità di alcune credenze e superstizioni. Lo giudicano freddo, introverso, distante, frequentandolo però, ci si accorge subito della profondità della sua intelligenza, volta quasi sempre all’introspezione e alla ricerca dell’essenza di tutte le cose. Il carattere orgoglioso inoltre lo porta ad evitare accuratamente tutte quelle situazioni suscettibili di coglierlo in fallo o di mostrarlo in uno stato di debolezza. Detesta sperperare il denaro, perché conosce i sacrifici necessari per guadagnarlo, ed è quindi prudente nelle spese come negli investimenti. Possiede infine una grande capacità di concentrazione, e riesce ad assimilare un’enorme quantità di informazioni.

Amore

Timido e sospettoso non si fida molto dell’amore e si accosta ad esso con molta circospezione, anzi spesso è incapace di lasciar cadere le sue difese, cercando di dominare i sensi attraverso la ragione. Quando però “capitola” e si abbandona ai sentimenti, il suo affetto è profondo e duraturo, anche se è spinto da un impulso incontrollabile a vivere tutte le situazioni affettive in posizione di assoluto predominio o controllo. Nonostante abbia bisogno di tenerezza e di calore, non lo dà a vedere, perché pensa di mostrarsi debole e fragile, così facendo appare, agli occhi degli altri, freddo e superbo.

Lavoro

Nel lavoro profonde tutte le sue energie, e non sono poche, il suo impegno e le sue capacità razionali ed organizzative. Il risultato che si prefigge è sempre ambizioso: raggiungere una posizione importante da cui esercitare tutta la sua autorità e gestire il lavoro suo e altrui senza dover mai rendere conto a nessuno. Non esistono vie di mezzo: o la “carriera” in un’azienda che gli consenta di salire ad uno ad uno i gradini della scala del successo, oppure un’attività completamente indipendente da svolgere in totale solitudine. La fatica e i sacrifici che dovrà affrontare per raggiungere i suoi obiettivi non lo spaventano di certo, dal momento che è dotato di pazienza e abituato a giocare sui tempi lunghi. Di solito i suoi sforzi vengono coronati dal successo, perché è un perfezionista nato ed è anche molto critico nei confronti di se stesso, così come degli altri. La sua mente analitica e razionale lo rende adatto per studi matematici, fisici, biologici ed economico-aziendali.

Salute

La sua resistenza fisica è eccezionale e normalmente gode di ottima salute fino a tarda età. Quando gli capita di ammalarsi, non si lascia andare, ma combatte la malattia con tutta la sua energia. È forte come una quercia e lo sa… Accetta e segue, con scrupolo e costanza, terapie o regimi alimentari, e ove è necessario, sostituisce le cure mediche con drastici interventi chirurgici, che affronta con determinazione e senza alcun timore. Poiché il segno corrisponde alle ossa e alle articolazioni in generale, va soggetto ad artrosi, artriti e reumatismi e, dopo i cinquant’anni, all’osteoporosi. La chiropratica, lo shiatsu e la fisioterapia potrebbero essergli di grande aiuto. Ma soprattutto deve tenere in mente che per star bene in salute dovrà alleggerire il “peso” delle sue responsabilità. Il suo sale cellulare è il fosfato di calcio che utilizza l’albumina contenuta nei cibi per agevolare lo sviluppo e la conservazione delle ossa.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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