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Area Marina Protetta Porto Cesareo: Rubate le palizzate protettive

Area Marina Protetta Porto Cesareo: Rubate le palizzate protettive

Sono state trafugate le palizzate a tutela delle spiagge e del cordone dunale delle spiagge di Porto Cesareo.

Il monito del direttore di Amp Poalo D’Ambrosio.

palizzate dopo l’azione vandalica

Gravi e ripetute azioni furtive ai danni delle palizzate in legno poste a difesa e tutela del litorale costiero e del cordone dunale situato nell’Area Marina Protetta Porto Cesareo.  Ignoti, seguendo con ogni probabilità un piano prestabilito, portato a termine a più riprese, si sono introdotti in diversi punti dell’arenile cesarino e della zona della frazione di Torre Lapillo, anche con l’utilizzo di mezzi utili al trasporto, per prelevare furtivamente diverse quantità di pali di faggio ed altro materiale legnoso utilizzato per la tutela, la salvaguardia e la riforestazione delle tante dune di sabbia che caratterizzano la Riserva Jonica.

palizzate prima

Diverse segnalazioni e soprattutto il continuo monitoraggio effettuato sia a piedi sia con i droni, da parte dei collaboratori dell’Amp Porto Cesareo, ha evidenziato il furto cospicuo portato a termine da soggetti incuranti dei divieti. Grazie proprio ai diversi rilievi ed alle testimonianze video e fotografiche raccolte, il personale della Riserva Marina nazionale, ha provveduto a denunciare contro ignoti, i fatti accaduti alle autorità competenti, per i reati di furto aggravato e danneggiamento del delicato ambiente protetto.

palizzate dopo

“Le palizzate realizzate e posizionate in svariato punti del lungo litorale costiero della nostra Amp, tanto a difesa delle dune stesse che per provvedere alla chiusura di varchi abusivi di accesso all’arenile, a seguito dell’effettuazione diversi interventi di tutela e salvaguardia – spiega il direttore di Amp Paolo D’Ambrosio – costituiscono di fatto un’importante barriera naturale contro l’erosione e favoriscono la normale dinamica del cordone dunale stesso. Ogni alterazione, anche minima, in questo delicato ambiente, costituisce quindi un potenziale pericolo per l’assetto dell’ambiente. Detto questo – conclude D’Ambrosio – abbiamo avviato anche noi indagini grazie all’utilizzo del nostro importante sistema di video sorveglianza ad ampio raggio, e dopo attento screening di quanto avvenuto nelle zone interessate da furti di questo genere negli ultimi tempi, forniremo eventuali frame e materiale utile a beccare i responsabili di tali azioni”

luciani.2006@libero.it

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