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DISEGNO DI LEGGE 147 SULLA GESTIONE DEL BATTERIO DELLA XYLELLA

DISEGNO DI LEGGE 147 SULLA GESTIONE DEL BATTERIO DELLA XYLELLA

ULIVO SECOLARE

Fabio Ingrosso, Copagri: ‘Molte criticità e aspetti da chiarire’

Una nota, nella quale, dopo un’attenta disamina del Disegno di Legge 147 del 4 agosto 2016, si individuano alcuni punti critici del provvedimento legislativo e, soprattutto, si propone una serie di suggerimenti atti a migliorare il disegno. È quella  inviata da Copagri, al Presidente della IV Commissione Consiliare Agricoltura  della Regione Puglia, Donato Pentassuglia; alla Sezione Affari e studi giuridici e legislativi del Consiglio Regionale,  ai presidenti dei gruppi consiliari e ai componenti l’Ufficio di Presidenza

“In un momento storico particolare, come quello che si vive da molto tempo, in cui l’impegno di tutti deve essere orientato alla salvaguardia del patrimonio olivicolo, all’attuazione di pratiche mirate e strategicamente progettate che hanno l’obiettivo di tutelare i produttori e l’economia agricola pugliese e salentina, quello presentato è un disegno di legge che riveste un ruolo fondamentale per il territorio pugliese”, afferma Fabio Ingrosso, Presidente di Copagri.

“Purtroppo – prosegue Ingrosso – sono tante le criticità e gli aspetti da chiarire nella proposta presentata lo scorso agosto. La dettagliata disamina, svolta dai Copagri , dei contenuti del disegno  è partita, innanzitutto, dal prendere atto che in questa si fa riferimento esclusivamente all’approccio fitosanitario e alla prescrizione delle pratiche agricole per il controllo del vettore ma, in tutti gli 11 articoli,  non c’è il minimo accenno a proposito del rafforzamento della pianta e della verifica di eventuali tolleranze e resistenze. Inoltre, si fa riferimento a quest’ultimo punto quasi con l’intenzione di acquisire per scientificamente provate situazioni di tolleranza/resistenza riguardo le quali si è ancora in attesa di riscontri ufficiali ed attendibili da parte della ricerca scientifica.

Sono anche altri, però, i concetti poco chiari e non spiegati in maniera esaustiva, a partire dalla cosiddetta ‘zona delimitata’, quella in cui si dovrebbe provvedere alla rimozione delle piante infette che, da quanto è dato capire, dovrebbe comprendere sia la zona infetta che quella cuscinetto.

Per non parlare, poi, dei rimborsi nei confronti dei produttori dove anche qui c’è bisogno di fare molta chiarezza. Sarebbe opportuno spiegare cosa si intende con ‘ottenere compensazione per il mancato reddito quando i danni subiti per effetto della batteriosi superano il 30% della produzione lorda vendibile aziendale’. Ci si interroga sull’eventualità che l’azienda in questione potrebbe essere penalizzata nel caso in cui il reddito da attività agricola non è derivante esclusivamente da olivicoltura, ma influiscono altre colture (zootecnia, orticole o altro).

Infine nella proposta Ddl 147, si parla di innesto su piante monumentali con varietà tolleranti o resistenti. È evidente che i termini ‘tolleranza’ e ‘resistenza’ debbano essere chiariti. Tolleranza di una varietà non significa resistenza; tuttavia una varietà tollerante, è dimostrato possa essere portatore sano, perciò fonte di inoculo.

Alla luce di quanto è stato esposto, come più volte ribadito, suggeriamo di prevedere, oltre alla pratica dell’innesto, a tutela del nostro inestimabile patrimonio olivicolo, avere la possibilità di poter reimpiantare/sostituire le piante ormai non più produttive non solo dal punto di visto agronomico, ma soprattutto dal punto di vista economico, così come si fa normalmente quando una pianta per cause esterne non è più produttiva.

Ma molto c’è anche da chiarire in materia di indennizzi ai produttori che da troppo tempo patiscono gli effetti del batterio. Per questo riteniamo necessario specificare, senza se e senza ma, in che modo si intende intervenire a sostegno degli agricoltori soprattutto per quel che riguarda la definizione di parametri dettagliati e, soprattutto, trasparenti”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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