FABIO LUCIONI CAPITANO INDOMITO

Il capitano, lo zio, FABIO LUCIONI lascia il Lecce e va a rinforzare il Frosinone dopo quattro stagioni entusiasmanti, ma anche con qualche boccone amaro da ingoiare.

Arrivato nel Salento da Benevento con tanta voglia di riscatto ed animato dalla profonda stima per Saverio Sticchi Damiani, il centrale difensivo di origini ternane, si è saputa conquistare la stima, la fiducia e l’affetto di tutti dentro e fuori il campo.

Questo calcio che ha cancellato la figura del calciatore bandiera di fronte ad un lasso di tempo lungo quattro stagione agonistiche è obbligato a riconoscere ad un calciatore come Lucioni l luci della ribalta.

Dopo Gabriel un altro pezzo importante della scacchiera composta dal Lecce per tornare nel calcio che conta abbandona lasciando però un ricordo di grande professionalità e soprattutto di grande umanità.

Fabio Lucioni dopo aver conquistato la seconda promozione con la maglia giallorossa è stato chiamato a risolvere un rebus creato da una scelta di vita.

Con il Lecce, Lucioni aveva rinnovato il proprio contratto ma l’offerta del Frosinone ha smosse le acque tranquille della vita dell’ormai ex calciatore leccese offrendogli un’alternativa.

La scelta era restare a Lecce rischiando di non essere più (questioni anagrafiche) quel leader in campo a cui era, ma anche tutti noi tifosi, eravamo abituati a vederlo o riproporsi su un’altra piazza, anch’essa stimolante come Lecce, con possibilità maggiori di esserlo anche per la prossima stagione?

Alla fine è prevalsa la seconda via ed allora ciao, e buona fortuna ad entrambi: auguri di buon campionato a Lucioni ed al Lecce e chissà per il futuro.

Di sicuro posso dire che la scena di Lucioni che alza al cielo, con tutto il gruppo attorno a sé stesso, la Coppa Nexus rimarrà per sempre negli occhi della nostra memoria corollario di un excursus di vita che rappresenta i quattro anni vissuti in Salento in 142 partite giocate, 6 gol segnati e 5 assist offerti; dati che parlano da soli.

Ernesto Luciani