HomeRubricheFESTE PATRONALI E SAGRE SEGNALATE DA LECCEOGGI San Giovanni Elemosiniere

FESTE PATRONALI E SAGRE SEGNALATE DA LECCEOGGI San Giovanni Elemosiniere

FESTE PATRONALI E SAGRE SEGNALATE DA LECCEOGGI San Giovanni Elemosiniere

un angolo del centro storico

un angolo del centro storico

San Giovanni Elemosiniere

Morciano di Leuca – 23 gennaio 2018

Nato nell’isola di Cipro da una famiglia ricca e nobile, fu Patriarca greco-ortodosso di Alessandria d’Egitto dal 609 al 619 con il nome di Giovanni V. Si distinse per  grandi opere di carità e pietà: costruzione di ospizi per i poveri, ospedali, orfanotrofi, chiese e scuole, sia a Cipro che in Egitto. Le sue spoglie riposano a Venezia ed Santo Patrono solo in due comuni del Salento: Morciano e Casarano. Secondo il mito cristiano cattolico, aiutò un mercante che aveva perso tutti i suoi beni in un naufragio dandogli per ben due volte gli diede delle grosse somme per poter riprendere il suo commercio, ma tutto andava sempre in fumo, finché Giovanni gli raccomandò di non mischiare i soldi avuti in elemosina dalla chiesa, con quelli che lui si era procurato con commerci truffaldini, altrimenti avrebbe sempre perso tutto. Gli fece dare una nave carica di grano, il mercante salpò e fu condotto da un vento favorevole fino in Inghilterra, dove c’era una grande carestia di grano, lì poté vendere bene il grano venendo pagato per metà in argento e per metà con stagno. Miracolosamente durante il viaggio di ritorno tutto lo stagno si tramutò in argento, a conferma che il commercio onesto era benedetto da Dio.

A Morciano, già nel 1576, gli fu dedicata una chiesa quando un notabile del luogo ritornò da Venezia con una sua reliquia. Oggi è denominata Chiesa Matrice di Morciano di Leuca. Si tratta di uno dei punti di interesse più famosi della cittadina e si trova all’interno del centro storico. L’edificio risale al XVI secolo ed è stata costruita da un architetto locale che voleva creare un importante centro di culto per la zona. L’esterno è in stile romanico con diverse aggiunte barocche, come per le grandi arcate che rappresentano i punti di entrata. Queste aggiunte, com’è facile immaginare sono state poste secondariamente durante alcuni restauri successivi. L’interno è composto da tre navate, di cui la centrale è quella più grande. Tutte convergono verso i tre absidi centrali che si trovano davanti a tre grandi finestroni finemente decorati che illuminano e rendono accogliente la chiesa.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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