FINITO IL GIRONE D’ANDATA. BUON CONSUNTIVO E FELICI AUSPICI

Con la disputa della diciannovesima partita di questa stagione si è sancito la fine del girone d’andata e di solito a questo punto è normale fare il punto della situazione dello stato dell’arte di quanto fatto dal Lecce.

Corvino e Trinchera impegnati nel calcio mercato di gennaio

Costruita con la solita politica dello spendere con la massima avvedutezza la squadra è stata molto rinnovata salutando alcuni elementi cardine come Hjulmand e Umtiti ed accogliendo dei nuovi oltre che il ritorno importante di Falcone,

Pongracic e Oudin. Soprattutto, però, il Lecce ha cambiato, rispetto alla stagione scorsa, la guida tecnica passando da Baroni a D’Aversa. Due allenatori ancora in rampa di lancio con due modi di vedere il calcio abbastanza diverso. La prima considerazione da fare è che, in ogni caso, il nuovo Lecce non ha rinnegato il passato ed ha scelto di adottare lo stesso sistema di gioco con alcune varianti.

Ovvero la base è sempre il 4-3-3 con una maggiore propensione a giocare a sinistra dove Banda ha mostrato molti miglioramenti ed ampie prospettive future. A destra è stato inserito Potus Almqvist che si è ben inserito e dopo diverse presenze da titolare ha accusato un infortunio che lo ha bloccato (forse riprenderà proprio domenica nella sfida alla Lazio ndr).

Le novità maggiori si sono registrate sulla dorsale dell’undici che D’Aversa manda in campo.

Titolare inamovibile, con grande merito, sulla linea di porta Falcone assicura quella sicurezza al reparto difensivo che solo un grande portiere può dare. Ferme le figure di Gendrey e Gallo sugli esterni bassi, con alternative in Dorgu e Venuti il tecnico si è avvalso come coppia centrale di Baschirotto e Pongragic che stanno dando vita ad un campionato di ottimo tasso tecno/tattico.

La mediana, reparto vitale per ogni squadra è dove si registrano maggiori novità con l’arrivo di Rafia e Kaba con le conferme di Blin, Gonzalez e Oudin ma con il centrale nuovo.

Da Hjulman a Ramadani non mi pare che la squadra abbia perduto qualcosa, anzi, forse ha acquisito ancora più esperienze con il nazionale albanese che dopo diversi tentativi ha già assaporato il piacere del gol.

Evento mai successo a Hjulmand. In attacco accennato ad Almqvist svedese di belle speranze con due gol all’attivo D’Aversa può disporre di una coppia di prime punte emtrambe valide seppur diverse fra loro. Si tratta del montenegrino Krstovic (4 reti, anche se a digiuno da qualche tempo) e Piccoli in prestito dall’Atalanta. Come esterno alto, mancino, il titolare è Lameck Banda che nel corso dei vari match è stato sostituito da Sansone (svincolato dal Bologna) e/o Strefezza che sta lavorando più come uomo raccordo che da goleador come nelle stagioni precedenti.

21 punti in 19 partite per un nuovo record societario Tenuto conto dell’obiettivo finale, il bottino complessivo di punti è sicuramente soddisfacente, peraltro superando la quota della passata stagione mancando di poco il record nel campionato di serie A a 20 squadre.

La media punti (1,10) a partita, induce a sperare che, mantenendo la concentrazione sinora avuta si potrà raggiungere la salvezza. Decisivo è stato lo sprint iniziale cui hanno fatto seguito molte altre buone performance, con qualche rammarico, non sempre per colpe proprie.

Di sicuro un aspetto positivo è non aver perso neppure uno scontro diretto. Tutto questo sino al dicembre appena trascorso perché ora potrebbero esserci delle varianti dovute a nuove operazioni di mercato che la coppia Corvino-Trinchera sta, in gran segreto, conducendo. Per i dettagli in merito vedere la nota “Ultime sul ….” Pubblicata a parte.

Ernesto Luciani

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