HomeCronaca e AttualitàGUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 745° giorno di guerra

 L’Estonia vuole maggiori rapporti commerciali con Taiwan

“Taiwan è quotidianamente sottoposta a enormi pressioni ma trova ancora le risorse e il tempo per assistere l’Ucraina sia finanziariamente che con aiuti umanitari. Allo stesso tempo, constatiamo che la Repubblica popolare cinese sostiene pienamente l’aggressione russa. Sulla base di ciò, l’Estonia ha di fronte a sé una sola risposta: approfondire le relazioni con la democratica Taiwan al fine di dimostrare che la propria diplomazia si basa su valori concreti”. Lo ha dichiarato il capo di una delegazione del Parlamento estone, Kristo Enn Vaga, al termine di un incontro, avvenuto oggi a Taipei, con i rappresentanti del gruppo di contratto Taiwan-Estonia del Parlamento dell’isola.

Nel corso degli incontri intrattenuti con varie personalità di Taiwan, tra cui la presidente Tsai Ing-wen, i membri della delegazione hanno espresso il desidero dell’Estonia di allacciare più strette relazioni economiche dirette con l’isola, “Ci è stato assicurato che Taiwan ha un forte interesse ad aprire un proprio ufficio a Tallinn, che si concentrerebbe sulla cooperazione tra il settore tecnologico estone e la principale industria per la produzione di chip di Taiwan”, ha detto ancora Vaga. “Questa è una forma di cooperazione con un notevole valore aggiunto per l’economia estone”.

 

Il Canada aderisce alla coalizione dei droni per Kiev

Il ministro della Difesa canadese, Bill Blair, ha annunciato nel corso di un incontro avvenuto oggi a Ottawa con il suo omologo lettone, Andris Spruds, che il Canada aderirà alla coalizione organizzata dal Paese baltico per fornire droni all’Ucraina.

La coalizione, cui avevano in precedenza aderito Germania, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania, Estonia, Svezia, Danimarca e Gran Bretagna, intende velocizzare le consegne droni necessari all’Ucraina e sviluppare le capacità di produzione dei droni dei Paesi aderenti.

 

Baltici e Francia discutono di sostegno militare all’Ucraina

“Gli ucraini stanno combattendo duramente, ma l’attuale sostegno militare occidentale è chiaramente insufficiente e in ritardo. Dobbiamo aiutare l’Ucraina molto di più e molto più rapidamente. Per aprire la strada alla vittoria dell’Ucraina, non possiamo rifiutare alcuna forma di sostegno: dobbiamo tracciare linee rosse per la Russia, non per noi stessi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri lituani, Gabrielius Landsbergis, al termine dell’incontro, tenutosi oggi a Vilnius, con i suoi omologhi lettone (Krisjanis Karins), estone (Margus Tsahkna), francese (Stephane Sejourne) e ucraino (Dmytro Kuleba).

Nel corso dell’incontro, dedicato al sostegno all’Ucraina, si è discusso come espandere e ottimizzare la formazione ai soldati e alle guardie di frontiera e fornire nuovi pacchetti di munizioni e armamenti. E’ stata, in particolare, sottolineata la necessità di continue consultazioni con Kiev per capire le tipologie di aiuto militare maggiormente utili e che, al momento, sono rappresentate da strumenti per la difesa aerea, proiettili di artiglieria, armi a lungo raggio e droni. I cinque ministri hanno, a tal proposito, ricordato l’importanza dell’iniziativa ceca per l’approvvigionamento di munizioni di artiglieria per l’Ucraina, dell’iniziativa europea per la fornitura di un milione di munizioni e della creazione di una coalizione per la fornitura di droni a Kiev ideata dalla Lettonia.

 

Zelensky: “Grato a Erdogan per sforzi per liberare i nostri cittadini dalla prigionia russa”

“Sono grato al presidente turco Erdogan per i suoi sforzi volti a liberare i nostri cittadini dalla prigionia russa. Grazie alla mediazione della Turchia abbiamo ottenuto risultati umanitari significativi. Ora contiamo su ulteriori sforzi”. A scriverlo, su X dopo i colloqui a Istanbul con Recep Tayyip Erdogan è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Oggi ho presentato un elenco dei nostri cittadini ucraini, compresi i tatari di Crimea, che sono stati repressi dalla Russia nei territori occupati dell’Ucraina e sono detenuti nelle prigioni e nei campi russi in condizioni estremamente dure e disumane”, ha aggiunto.

“Dobbiamo liberarli tutti, sia combattenti sia civili, coloro che sono stati catturati mentre difendevano il loro popolo e coloro che subiscono la repressione russa semplicemente per quello che sono: ucraini, tatari di Crimea, tutti”, ha proseguito. “Come Nariman Dzhelyal, Lenie Umerova, Server Mustafayev e tutte le altre persone detenute illegalmente. Ogni persona merita di vivere una vita dignitosa nella propria casa e in pace”.

 

Kiev: non escludiamo la comparsa di truppe occidentali

Il segretario del Consiglio ucraino per la sicurezza e la difesa nazionale, Alexei Danilov, ammette la possibilità che l’Occidente inizi ad aiutare l’Ucraina non solo con le armi, ma anche l’invio di truppe. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Non escludiamo assolutamente la comparsa di alcune unità militari di altri Paesi sul nostro territorio se prendono una decisione adeguata”, ha affermato Danilov, aggiungendo che si tratta di una questione delicata e dunque potrebbe non essere sempre resa pubblica. Danilov, in ogni caso, ha ricordato che l’Ucraina ora si aspetta, prima di tutto, forniture tempestive di armi da parte dei suoi partner occidentali.

 

(Fonte foto GEOPOP)

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment