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GUERRA IN UCRAINA

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Oggi è il 743° giorno di guerra

Putin: “Russia e Italia unite da arte e desiderio di libertà”

La Russia e l’Italia sono unite dall’amore per l’arte e dal “desiderio di libertà”: lo ha affermato oggi il presidente russo Vladimir Putin incontrando a Sochi un giovane italiano ad un forum internazionale della gioventù. Lo riferisce l’agenzia Tass. E’ la seconda volta in circa due settimane che Putin sottolinea la vicinanza tra i due Paesi, come ha fatto il 20 febbraio in una conversazione durante un forum a Mosca con la studentessa Irene Cecchini.

Il giovane italiano, di cui la Tass non cita il nome, ha chiesto a Putin se ritenga che l’arte possa fungere da ponte tra l’Italia e la Russia. “Siamo sempre stati ammirati dall’arte italiana – ha risposto il presidente russo – e ci ha sempre tenuti vicini. Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, questo è evidente. Noi in Russia l’abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così”.

Ma non è solo l’arte che unisce i due popoli, ha sottolineato ancora Putin. “La lotta dell’Italia per l’indipendenza, Garibaldi – ha detto – questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti”. “Gli italiani hanno sempre un desiderio di libertà nei loro cuori”, ha concluso il capo del Cremlino, e “questo significa che rispettate il desiderio degli altri popoli di fare le loro scelte e scegliere il loro destino”.
Nel colloquio con Irene Cecchini, Putin aveva detto che l’Italia era “sempre stata vicina” alla Russia, ricordando l’accoglienza ricevuta dalla gente durante le sue visite. “In alcuni posti mi sono trovato completamente a casa”, aveva affermato.

 

Uccisa nell’esplosione della sua auto una funzionaria responsabile dell’occupazione russa

Una funzionaria collaboratrice con le autorità russe, Svitlana Samoilenko, responsabile dell’organizzazione delle prossime elezioni presidenziali è stata oggi uccisa nell’esplosione della sua auto a Berdyansk, nel territorio ucraino occupato dalla Russia, ha riferito la Commissione investigativa russa. “La mattina del 6 marzo, un ordigno esplosivo artigianale è stato collocato sotto il veicolo di un membro della commissione elettorale distrettuale”, ha affermato in una nota la Commissione investigativa. “La vittima è morta a causa delle ferite riportate in una struttura medica”, aggiunge il testo. Il capo della regione di Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky, nominato da Mosca, ha accusato le autorità ucraine di essere responsabili dell’attacco e ha detto che si trattava di un tentativo di “intimidazione” da parte di Kiev in vista delle elezioni russe. “Sperano di impedire la legittima espressione della nostra volontà, il che è impossibile”, ha aggiunto in una dichiarazione sui social media. Il servizio di intelligence militare ucraino GUR ha confermato che “Svitlana Samoilenko, che ha organizzato le pseudo-elezioni di Putin nei territori occupati della regione di Zaporizhzhia, è stata eliminata”, ma non ha rivendicato l’attacco.  Da quando l’offensiva russa in Ucraina è iniziata due anni fa, molti dei funzionari dislocati nei territori da essa controllati sono stati bersaglio di attacchi. L’episodio arriva una settimana prima delle elezioni presidenziali russe che si terranno dal 15 al 17 marzo, anche nei territori occupati.

 

Putin: attacchi ucraini ai civili a Belgorod sono crimini di guerra

“Il bombardamento delle forze armate ucraine contro i civili a Belgorod è stato un crimine di guerra. La Russia non lascerà mai scappare gli autori” di questi crimini. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con i partecipanti al Festival mondiale della gioventù, riporta la Tass. “Il bombardamento dei civili, l’attacco con lanciarazzi multipli su piazze e civili è certamente un crimine di guerra”, ha precisato il presidente russo, dicendosi poi certo del fatto che “la riconciliazione tra ucraini e russi avverrà prima o poi, almeno a livello spirituale, e questo è inevitabile”. Ma secondo il leader del Cremlino tale riconciliazione ” è impedita dalle manifestazioni più orribili del nazionalismo. È il veleno che avvelena la vita di molti popoli, anche in Ucraina oggi”, ha aggiunto.

Nel corso del suo intervento Putin ha poi osservato che “ogni guerra e ogni ostilità è una tragedia”, riferendosi al gran numero di focolai nel mondo. “La situazione è difficile, ci sono molti problemi e molti focolai – ha detto il capo dello Stato -.

Abbiamo un conflitto con i nostri vicini vicini. Le ostilità sono in corso. Ed è sempre una tragedia quando le persone combattono tra loro. Dopotutto le persone muoiono, rimangono ferite e così via”.

(Fonte foto GEOPOP)

luciani.2006@libero.it

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