HomeSportIL LECCE RILANCIATOSI CON LA VITTORIA SULLA FIORENTINA GUARDA AL FUTURO  

IL LECCE RILANCIATOSI CON LA VITTORIA SULLA FIORENTINA GUARDA AL FUTURO  

IL LECCE RILANCIATOSI CON LA VITTORIA SULLA FIORENTINA GUARDA AL FUTURO  

La conferenza stampa tenuta dal Presidente e da Corvino per illustrare la politica gestionale della società e di conseguenza quella mercantile e sportiva induce tutti noi tifosi a fare alcune riflessioni sul “gruppo”.

È evidente che le politiche scelta dalla società condotta in primis da Saverio Sticchi Damiani e poi tutti gli altri soci responsabili con impegno costante e “disinteressato” sono quelle giuste per poter mantenere il livello raggiunto e, possibilmente, migliorarlo in futuro tenendo sempre presente che il modo migliore è quello della sostenibilità di ogni opzione adottata.

Proprio per questo ora l’obiettivo prioritario da perseguire è quello del miglioramento delle infrastrutture. Lo ha ribadito ancora una volta Sticchi Damiani che con i fondi che dovrebbero arrivare grazie ai “Giochi del Mediterraneo” si potrà attuare la copertura dello stadio e migliorandone lo stato ove possibile ma sarà importante avviare il discorso del Centro Sportivo di proprietà e se non sarà possibile, come sembra almeno al momento, erigerlo entro il feudo cittadino, scovare un’area adatta non troppo distante dalla Città.

Ovviamente questi compiti spettano alla società noi possiamo discutere sull’aspetto sportivo e il discorso, come ovvio, è oggetto di molte idee non sempre legate a concetti basilari ma piuttosto dettate da quel sentimento chiamato “tifo” che di ragionevole spesso non ha nulla.

Da quando a condurre la società c’è l’attuale gruppo bisogna riconoscere che i numeri sono stati sempre in crescita. Si è eliminata ogni forma di debito pregresso ed il Lecce oggi viene additato come società modello militando nel massimo campionato con un gruppo di giocatori dall’età media più bassa di tutte le altre squadre e con un monte stipendi contenuto al massimo. Ultimo aspetto, giustamente menzionato dal Presidente l’altro ieri, il parametro dello “indice di liquidità” contenuto sotto il 50% dei ricavi come vuole la Lega.

Sotto l’aspetto sportivo una volta usciti, dopo sei tentativi falliti, dall’inferno della serie C nella stagione 2017/2018 fu registrata una seconda promozione nella stagione successiva, sempre con Liverani in panchina, ritornando così nel massimo campionato abbandonato nella stagione 2011/2012 con la retrocessione in serie B e penalizzazione con retrocessione in serie C. Ebbe fine, così, l’era Semeraro per iniziare un periodo in chiaro scuro con la Famiglia Tesoro al timone della società.

Purtroppo la pandemia complicò il primo anno di serie A e fu subito retrocessione in Cadetteria. Fallito il primo tentativo (Corini in panchina) il Lecce costruito da Pantaleo Corvino che chiamò come allenatore Marco Baroni ed ingaggiò una coppia d’attacco (Strefezza-Coda) che portarono alla vittoria del campionato e poi, con alcune varianti (via Coda e arrivo di Ceesay e Colombo) ad una meritata salvezza con una giornata d’anticipo.

Nella stagione in corso c’è stata una partenza bruciante con 11 punti nelle prime 5 partite per 3 vittorie (tutte in casa) e 2 pareggi (esterni) per poi aver un percorso più lento ma che ha comunque tenuto la squadra sempre lontana dalla zona calda della classifica. Dopo la bella vittoria contro la Fiorentina il vantaggio sulla terz’ultima posizione (occupata da Cagliari, Verona ed Empoli) è di sei punti. Un margine tranquillo ma che costringerà la squadra a battersi ancora a lungo.

Ernesto Luciani


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