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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 353° giorno di guerra

Vershinin: “Su negoziati non decide Kiev, ma Washington e Bruxelles’

Sui negoziati per mettere fine al conflitto in Ucraina non decide Kiev, ma Washington e Bruxelles. È quanto ha affermato il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Vershinin in un’intervista al canale televisivo Zvezda, rilanciata dall’agenzia Tass. Ricordando i negoziati di Minsk e di Istanbul, il diplomatico russo sottolinea che se questi sono stati interrotti dalla parte ucraina, “la decisione non è presa a Kiev, la  decisione è presa a altre capitali, in primis a Washington, a  Bruxelles, quindi bisogna fare domanda lì”. Riguardo poi alla possibilità di negoziare con Joe Biden ha detto: “Non dipende da noi, abbiamo chiaramente affermato la nostra  posizione”, sottolineando la necessità che il presidente Usa ed il suo entourage mostrino “discrezione e saggezza”.

 

L’esercito conferma: 59 raid aerei, 28 con droni

Le truppe russe hanno lanciato ieri sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali. Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha confermato l’esercito precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaereiS-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.

 

Mosca: pronti a negoziati senza precondizioni

La Russia e’ pronta a negoziati con l’Ucraina, ma senza precondizioni e sulla base della realtà esistente. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri della Federazione, citato dalla Tass. “Si’, i classici dicono che qualsiasi ostilità finisce con i negoziati, e naturalmente abbiamo già detto che saremo pronti per tali negoziati. Ma solo per negoziati senza precondizioni, negoziati basati sulla realtà esistente, negoziati che tengano conto di quegli obiettivi, che sono stati annunciati pubblicamente da noi”, ha detto il vice ministro degli Esteri, Serghei Vershinin, in un’intervista al canale televisivo Zvezda ripresa dalla Tass.

 

Kiev: ieri l’Ucraina attaccata con 74 missili da crociera

Le truppe russe hanno lanciato ieri sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali.

Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha confermato l’esercito precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaerei S-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.

 

Aiea: dopo bombardamento spenta una unità del reattore Khmelnitsky

L’autorità di regolamentazione ucraina ha informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che due delle tre centrali nucleari ucraine operative – quella di Rivne e nell’Ucraina meridionale – avevano ridotto la potenza come misura precauzionale a causa del nuovo bombardamento all’infrastruttura energetica del Paese. Lo comunica in una nota l’Aiea. L’instabilità della rete elettrica dovuta ai bombardamenti ha anche causato l’arresto di una delle unità del reattore Khmelnitsky. Queste informazioni sono state confermate dalle missioni di supporto e assistenza dell’Aiea che sono in loco presso gli impianti, secondo cui tutti i sistemi di sicurezza nucleare a Khmelnitsky hanno funzionato come previsto.

 

Moody’s declassa il rating, l’Ucraina a un passo dal default

Era inevitabile che la guerra con la Russia avesse conseguenze finanziarie per Kiev, lo certifica anche Moody’s che ha declassato a Ca il rating dell’Ucraina, in pratica il paese è a un passo dal default: non potrà nel prevedibile futuro ripagare una parte del suo debito pubblico. Secondo l’agenzia di rating, tuttavia l’outlook passa da negativo a stabile. “Queste difficoltà”, segnala Moody’s in una nota, “rendono molto probabile una ristrutturazione del debito con perdite importanti per i creditori del settore privato”.

 

luciani.2006@libero.it

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