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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 395° giorno di guerra

Missione italiana per portare aiuti a popolazione civile

Tenere accesi i riflettori sul dramma umanitario in atto in Ucraina, spesso oscurato dal dibattito sulle strategie militari, per ricordare che sono milioni i civili che stanno pagando il prezzo di violenze e distruzioni di 13 anni di guerra. Questo l’intento della missione umanitaria e di pace organizzata dai frati minori conventuali, dalla Cooperativa Auxilium, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), e presentata oggi alla Farnesina alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Non ci occupiamo solo di aspetti militari, noi difendiamo il popolo ucraino, ma da una parte ci sono quelli che combattono e dall’altra ci sono donne, uomini e bambini che soffrono, che vivono momenti di grandi difficoltà”, ha sottolineato il ministro, per cui questa missione umanitaria “vuole dare un segnale di grande attenzione alle popolazioni che stanno vivendo momenti così difficili. A dimostrazione che l’Italia è un paese solidale”. Da parte sua, Padre Fortunato ha tenuto a precisare di “aver voluto che questa missione di pace fosse presentata qui, al ministero degli Esteri, perché vorremmo che in questa missione umanitaria e di pace ci fosse l’Italia, il cuore bello dell’Italia, la gente dell’Italia che dicesse a gran forza ‘vogliamo sentire il battito della pace e non il fragore delle armi'”.

 

Biden, attacco a membro Nato è attacco a tutti

“Un attacco contro uno è un attacco contro tutti”: lo ha ribadito Joe Biden, rilanciando l’impegno della mutua difesa dei Paesi Nato mentre parlava del conflitto ucraino al parlamento di Ottawa.

 

Polonia rimprovera la Germania di non essere stata “generosa”

Il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, ha criticato le autorità tedesche per non essere state “generose come avrebbero dovuto essere” con l’Ucraina, anche se ha chiarito che non si tratta di un attacco a Berlino, ma di una radiografia di qualcosa “ovvio”. Per il capo del governo polacco, la risposta della Germania non è stata all’altezza di quello che è “di gran lunga il Paese più ricco e più grande” dell’Unione europea. “Dovrebbero inviare più armi, inviare più munizioni e dare più soldi all’Ucraina”, ha detto. Durante un’intervista al quotidiano ‘Politico’ a margine dell’ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione Europea a Bruxelles, Morawiecki ha incoraggiato la più grande economia del blocco comunitario a fare un passo avanti e guidare il Support Ukraine.

 

Kiev: al via produzione nazionale di droni ucraini

Il governo di Kiev ha varato l’attuazione di un progetto sperimentale biennale di approvvigionamento per la difesa di sistemi senza pilota di produzione nazionale. Lo ha reso noto il vice primo ministro della trasformazione digitale Mykhailo Fedorov su Telegram. “Il governo ha lanciato la produzione di massa di droni in Ucraina. È stata approvata una risoluzione veramente storica per la vittoria, che accelererà in modo significativo la creazione e la consegna di droni al fronte e, cosa più importante, creerà le condizioni per il rapido sviluppo delle forze militari ucraine. Ciò consentirà ai produttori di UAV di svilupparsi più attivamente, espandersi, reinvestire i profitti e competere con le società straniere. Invece di spendere mesi in documenti inutili e lavoro burocratico, l’autorizzazione per l’uso degli UAV, il loro acquisto e la consegna al fronte saranno  accelerati”.

 

Hollande: sbagliato pensare Cina come intermediario

“Pensare che la Cina e Xi Jinping possano essere intermediari per la pace in Ucraina è uno sbaglio, non è un alleato di Putin che può farlo”. Lo ha detto François Hollande, presidente della repubblica francese dal 2012 al 2017, durante un evento a Milano organizzato dalla Fondazione Feltrinelli.

“Putin si è sbagliato – ha aggiunto – perché ha pensato che invadendo l’Ucraina gli europei e gli americani non avrebbero reagito”. Secondo Hollande, se la sinistra vuole avere un futuro “deve essere in grado di parlare di temi che uniscano categorie diverse della popolazione attorno a obiettivi comuni” e di essere riconosciuta dai cittadini perché è “contro gli eccessi che minacciano la coesione sociale – ha spiegato – si tratti degli eccessi dei populisti, della globalizzazione o dei possessori dei capitali”.

Ma “occorre anche che la sinistra sia garanzia di una vita migliore, e che riesca a parlare a tutti – ha aggiunto Hollande – una volta che la sinistra avrà ritrovato questa ideologia, deve annunciare chiaramente quali sono le proprie battaglie”. E la prima battaglia “è la democrazia, minacciata dall’esterno dai regimi autoritari, che

pensano che siamo decadenti e non vogliamo difendere il cuore dei nostri impegni – ha concluso – quindi la democrazia è in sé il cuore dell’impegno non semplicemente della sinistra, ma la sinistra deve mobilitarsi di più per difendere da questi regimi totalitari”.

luciani.2006@libero.it

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