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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 475° giorno di guerra

Sudafrica: Casa Bianca preoccupata per avvicinamento a Russia

La Casa Bianca ha espresso preoccupazione per un potenziale riavvicinamento tra Sudafrica e Russia. “Condividiamo le preoccupazioni del Congresso su una potenziale partnership di sicurezza tra Sudafrica e Russia”, ha detto ai giornalisti Judd Devermont, responsabile per l’Africa sub-sahariana alla Casa Bianca. L’ambasciatore americano a Pretoria, Reuben Brigety, ha recentemente accusato il governo sudafricano di aver consegnato armi alla Russia, Paese che da più di un anno conduce un’offensiva militare contro l’Ucraina, scatenando forti proteste negli Usa. Secondo lui, un mercantile russo ha attraccato a dicembre vicino a Città del Capo prima di tornare in Russia carico di armi e munizioni. In una lettera, influenti parlamentari americani hanno chiesto che il Sudafrica non possa più beneficiare di vantaggi commerciali nell’ambito di una legge americana sullo sviluppo in Africa (Agoa). Questa legge, che scade nel 2025, concede un accesso privilegiato al mercato americano ai paesi africani che soddisfano determinati criteri democratici. I funzionari eletti suggeriscono che una tale consegna di armi, se provata, violerebbe le sanzioni americane e chiedono che un prossimo incontro nell’ambito dell’AGOA pianificato in Sudafrica si svolga in un altro paese. Il funzionario della Casa Bianca non ha commentato tali sanzioni ma ha assicurato che la “legge è molto chiara su ciò che dobbiamo fare e che non cambierà per il Sudafrica”. Un altro funzionario responsabile per l’Africa presso il Dipartimento di Stato, Molly Phee, da parte sua ha dichiarato di aspettarsi che il Sudafrica rispetti la sua politica di lunga data di paese non allineato. “Ci si aspetta che il Sudafrica rispetti questa politica riguardo a questo terribile conflitto in Europa”, ha affermato. Il Sudafrica, vicino al Cremlino dai tempi della lotta contro l’apartheid, ha rifiutato di condannare l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, dicendo di voler rimanere neutrale.

 

La Svezia ha assistito l’Ucraina nella guerra dell’informazione

La Svezia ha assistito Kiev nella conduzione della guerra dell’informazione sin dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia in Ucraina. Lo ha dichiarato Mikael Tofvesson, capo del dipartimento operativo dell’agenzia svedese per la difesa psicologica. “Nella primavera del 2022 abbiamo fornito consulenza e supporto alle autorità ucraine su come comunicare, tra l’altro, con la propria popolazione in caso di pericolo di guerra… Ora siamo nella fase in cui addestriamo… le autorità ucraine a combattere nel campo dell’informazione”, ha dichiarato Tofvesson all’emittente svedese Svt. Tofvesson ha aggiunto che i dipendenti dell’agenzia hanno lavorato segretamente in Ucraina fin dall’inizio dell’operazione militare speciale. Il numero esatto dei dipendenti coinvolti non è stato menzionato. In un rapporto al Ministero della Difesa svedese, l’agenzia avrebbe definito come obiettivo delle sue attività in Ucraina quello di “aumentare il potenziale di difesa psicologica collettiva dell’Ucraina”, ha dichiarato Tofvesson.

 

Lituania: “Un’Ucraina prospera è condizione per pace sostenibile”

“La ripresa dell’Ucraina richiederà uno sforzo collettivo coordinato su larga scala: siamo già in grado di fare molto per ripristinare l’accesso alle infrastrutture e ai servizi essenziali a molti civili ucraini. Un’Ucraina sicura, ricostruita e prospera sarà la migliore prova dell’impotenza della Russia e una condizione necessaria per una pace sostenibile in Europa”. Lo ha affermato il cancelliere del Governo lituano, Giedre Balcytyte, al termine dell’incontro, avvenuto oggi a Parigi, con l’inviato speciale del Presidente della Repubblica francese per l’aiuto e la ricostruzione dell’Ucraina, Pierre Heilbronn.

Balcytyte ha sottolineato che l’accesso dell’Ucraina nell’Ue rappresenta un fattore necessario per garantire un’adeguata ricostruzione del tessuto sociale ed economico del Paese. “Nonostante le circostanze della guerra”, ha detto ancora, “l’Ucraina è impegnata nelle riforme e merita tutto il necessario supporto tecnico necessario”.   Balcytyte ha inoltre ricordato che l’Ue dovrà avere un ruolo basilare nella coordinamento degli aiuti alla ricostruzione dell’Ucraina in arrivo dai Paesi europei garantendo la fluidità, la rapidità ed effettiva condivisione delle responsabilità.

 

Lettonia: nuovo pacchetto da 430mila euro per Ucraina

Il Parlamento lettone ha stanziato un secondo pacchetto di aiuti per l’Ucraina utili per far fronte alle conseguenze della distruzione della diga di Kakhovka. Il pacchetto, del valore complessivo di circa 430.000 euro, comprende generatori di elettricità, compressori, giubbotti di salvataggio, sacchi a pelo, tubi, motopompe e altre attrezzature utili a gestire la fase acuta dell’emergenza. Solo tre giorni fa, il governo della Lettonia aveva stanziato un primo pacchetto di aiuti del valore di circa 200.000 euro.

 

Grossi (Aiea): “Molto preoccupato da combattimenti vicino Zaporizhzhya

“Sono molto preoccupato, ci sono combattimenti abbastanza vicini alla centrale”. Così Rafael Grossi, il capo dell’Agenzia atomica internazionale, ha espresso, parlando con i  giornalisti a Kiev, la preoccupazione per l’aumento dei rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhya. L’aumento dei combattimenti fa crescere la probabilità che la centrale venga colpita, ha aggiunto Grossi spiegando che “stiamo cercando di rendere la nostra presenza più visibile possibile e più di impatto in modo da evitare un incidente nucleare”. Dopo l’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, Grossi è partito proprio per recarsi nella centrale nucleare e verificare direttamente l’impatto che ha avuto sul sistema di raffreddamento il crollo della diga sul fiume Dnipro.

 

Putin ignora Shoigu durante una visita ai soldati in ospedale

La tensione tra i vertici della Federazione Russa si mantiene alta. In un video diffuso dal Cremlino, che sta facendo il giro dei social, il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa Serghei Shoigu fanno visita all’ospedale militare centrale Vishnevsky di Mosca, dove incontrano i soldati feriti durante la guerra in Ucraina. Prima di consegnare ai militari le medaglie, Putin è vicino al ministro della Difesa, ma lo ignora in modo piuttosto plateale, arrivando a dargli anche le spalle. Anche mentre si stanno mettendo in posa per la foto di rito con i soldati, il presidente russo e Shoigu si evitano, andandosi a posizionare lontani l’uno dall’altro.

luciani.2006@libero.it

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