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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 484° giorno di guerra

Zelensky: briefing con Paesi G7 e G20 su Zaporizhzhia

“Abbiamo tenuto un briefing con i nostri Paesi partner sulla situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Erano presenti rappresentanti dei paesi del G7 e del G20, nonché rappresentanti di organizzazioni internazionali”. Lo rende noto il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.    Zelensky prosegue: “Il nostro principio e’ semplice: il mondo deve sapere cosa sta preparando l’occupante russo. Tutti quelli che sanno devono agire. Continueremo a informare i nostri partner. Forniremo anche informazioni a quei Paesi che fingono di essere neutrali anche adesso. Ovviamente le radiazioni radiazione possono raggiungere chiunque nel mondo. La completa liberazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia è un must. E chiunque chiuda un occhio sull’occupazione russa di un tale impianto, in realtà contribuisce non solo a questo male, ma anche al terrore in generale”.

 

Usa-India: “Rispettare l’integrità territoriale ucraina”

Il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro indiano Narendra Modi “hanno espresso la loro profonda preoccupazione per il conflitto in Ucraina” e  “hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dell’integrità territoriale e della sovranità”. Lo si legge nel comunicato congiunto diffuso in occasione della visita di stato del leader indiano alla Casa Bianca. “Entrambi  i Paesi hanno concordato sull’importanza della ricostruzione postbellica in Ucraina”, prosegue il testo.

I due leader, si legge ancora nel testo, “hanno sottolineato i gravi e crescenti impatti della guerra sul sistema economico globale, anche sulla sicurezza alimentare, del carburante e dell’energia e sulle catene di approvvigionamento critiche. Hanno chiesto maggiori sforzi per mitigare le conseguenze della guerra, specialmente nel mondo invia di sviluppo. Entrambi i Paesi si impegnano inoltre a fornire assistenza umanitaria continua al popolo ucraino”.

 

Zelensky rimuove Kyzym l’ambasciatore ucraino in Bielorussia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto per rimuovere Ihor Kyzym dalla carica di ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Ucraina presso la Repubblica di Bielorussia. Il relativo decreto è stato pubblicato sul sito web del presidente. Lo riferisce Ukrinform, precisando che Ihor Kyzym è stato nominato ambasciatore dell’Ucraina in Bielorussia il 20 febbraio del 2017. Il 18 aprile 2023 è stato convocato a Kiev per consultazioni a causa di un atto ostile della Repubblica di Bielorussia volto a sostenere lo stato aggressore della Federazione russa.

 

Kiev: i russi si concentrano a Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin

“Le forze della difesa ucraine hanno colpito oggi 23 unità di artiglieria, due snodi di comunicazione e un posto di comando delle truppe russe”. Lo ha reso noto, riporta Ukrinform, lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, precisando che “l’aviazione ha effettuato 7 attacchi sulle aree dove sono concentrate le truppe russe e su quattro complessi missilistici antiaerei del nemico”. “Parallelamente gli invasori russi hanno lanciato un attacco aereo missilistico contro l’Ucraina, utilizzando tre missiliKh-47 “Kinjal”, tre missili da crociera Kh-22 e quattro droni Shahed-136/131. Tre droni kamikaze sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea dell’aeronautica delle forze armate ucraine”, si legge. I russi, hanno anche “effettuato 44 attacchi aerei contro le truppe ucraine e sulle aree popolate, distruggendo infrastrutture e colpendo anche i civili”. Secondo lo stato maggiore, il “nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle aree di Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin dove proseguono pesanti combattimenti”.

 

Corte suprema russa nega a Navalny attrezzatura per scrivere

La Corte suprema russa ha respinto l’appello del leader dell’opposizione critico con il Cremlino Alexey Navalny, che aveva presentato ricorso per chiedere materiale che gli permettesse di scrivere mentre è detenuto in una colonia penale. Lo riporta il sito di informazione indipendente Mediazona. Navalny, che ha assistito all’udienza in collegamento video, durante un’udienza presso la Corte Suprema di Mosca ha contestato le restrizioni imposte all’accesso ai materiali di scrittura nelle carceri “non solo per se stesso, ma per tutti i detenuti”. Lo ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh, spiegando tramite Twitter che ”Alexey sta cercando di ottenere il diritto alla corrispondenza, e non solo per se stesso, ma per tutti i prigionieri”. Navalny, che sta scontando una condanna a undici anni e mezzo di carcere, sta affrontando un nuovo processo con l’accusa di “estremismo” e rischia altri 30 anni in carcere. Il processo, come ha fatto sapere un portavoce del tribunale, si svolgerà a porte chiuse.

luciani.2006@libero.it

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