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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 620° giorno di guerra

Indagine sulla morte di 20 soldati ucraini in un raid russo

Il presidente ucraino Volodymy Zelensky ha annunciato che sarà condotta un’indagine sulla morte di un gruppo di soldati ucraini uccisi in un attacco missilistico russo. Venerdì scorso molti soldati ucraini, riuniti nella regione di Zaporizhia (sud del Paese), sono morti quando il loro gruppo è stato preso di mira da un missile russo. Secondo i media locali, si erano riuniti per una cerimonia vicino alla linea del fronte. Stando al quotidiano online Ukrainska Pravda sono morti una ventina di membri di una brigata d’assalto. “Questa è una tragedia che avrebbe potuto essere evitata”, ha detto Zelensky in un videomessaggio, annunciando che sarà aperta un’indagine sulle circostanze dell’attacco russo.

L’esercito ucraino ha confermato che diversi soldati sono stati uccisi, senza precisarne il numero.
“Il 3 novembre il nemico ha effettuato attacchi insidiosi in direzione di Zaporizhzhia”, ha commentato ieri l’esercito ucraino. “In particolare, ha lanciato un missile Iskander-M contro il personale della 128/a brigata d’assalto di montagna, uccidendo i soldati e causando ferite di varia gravità ai residenti della regione”, ha aggiunto l’esercito.

 

Zelensky maledice Putin durante intervista a Nbc

Il presidente Volodymyr Zelensky, durante un’intervista rilasciata a Kristen Welker, nel programma “Meet the Press” di Nbc News, ha affermato che gli ucraini non sono pronti a cedere la loro libertà al “fottuto terrorista” Vladimir Putin.

“Ho molta forza. Ma, anche se ci sentiamo forti e abbiamo molta energia, non significa che vogliamo combattere per tutta la vita, perché il prezzo è alto, perché la guerra sta prendendo il meglio di noi, i migliori eroi, i migliori uomini, donne e bambini. Ma non siamo pronti a cedere la nostra libertà a quel fottuto terrorista di Putin. Ecco perché siamo in guerra”.

 

Kiev: forze russe lanciano droni Shahed verso Odessa

Le forze russe hanno lanciato droni d’attacco di tipo Shahed dalla Crimea verso l’oblast di Odessa. Lo riferisce ‘Ukrainska Pravda’ che cita l’aeronautica militare delle forze armate ucraine. L’aeronautica ha riferito che il primo gruppo di droni Shahed si stava muovendo lungo il confine ucraino-moldavo a nord-ovest. Il secondo gruppo si trova a nord di Odessa, spostandosi verso nord.

 

Bombardamenti su Kherson: due morti e sei feriti

Sono due i morti e sei i feriti a seguito degli intensi bombardamenti sulla regione ucraina di Kherson in 24 ore. Lo ha affermato su Facebook Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale, riferisce Ukrinform.
“Ieri, il nemico ha lanciato 1.000 attacchi, sparando 474 proiettili da mortai, artiglieria, Grad, carri armati, Uav e aerei e anche 12 proiettili contro la città di Kherson”, ha scritto Prokudin, secondo il quale l’esercito russo ha preso di mira le zone popolate della regione e un istituto scolastico.

In serata, le forze russe hanno aperto il fuoco dalla riva sinistra del Dnipro temporaneamente occupata, prendendo di mira i distretti litorali, secondo quanto riferito da Roman Mrochko, capo dell’amministrazione militare della città di Kherson. “Ci sono esplosioni nel litorale di Kherson. Il nemico spara dalla riva sinistra temporaneamente occupata”, aggiunge.

 

Tajani: non è mai venuto meno il nostro sostegno all’Ucraina

“La stanchezza è più di un anno di guerra ed è ovvio che tutti vorremmo raggiungere l’obiettivo della pace giusta che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina, ma non è mai venuto meno il nostro sostegno” a Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ospite a Che Tempo Che Fa su Nove, commentando lo scherzo telefonico alla premier Giorgia Meloni.

“Noi siamo vicini all’Ucraina ma la guerra è la guerra e questo significa che nessuno è contento che ci sia una guerra e noi ci auguriamo che finisca così come quella in Medio Oriente, noi siamo per la pace” ma “una pace giusta”, ha sottolineato.

 

 

luciani.2006@libero.it

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