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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 635° giorno di guerra

Russi respinti, Kiev avanza lungo sponde del Dnipro

Prima importante avanzata delle forze armate ucraine dopo mesi di controffensiva: Kiev annuncia di aver ricacciato indietro gli occupanti russi in un’area compresa tra i 3 e gli 8 chilometri lungo la riva est dello strategico fiume Dnipro, nel sud del Paese a due passi dalla Crimea.

Dalla riva sinistra del fiume, architrave nel corso della Seconda guerra mondiale delle difese sovietiche, le truppe di Mosca – che sono “diverse decine di migliaia” -, rispondono “con tiri d’artiglieria”, ha dichiarato la portavoce delle forze armate ucraine, Natalia Gumenyuk. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare”, ha aggiunto.

Il teatro dell’offensiva ucraina è la regione meridionale di Kherson, riconquistata dopo il ritiro russo. L’ultimo successo sostanziale nella controffensiva lanciata da Kiev a inizio estate, che punta verso sud  per tagliare le linee di rifornimento alla Crimea, risale all’agosto scorso quando fu espugnato il villaggio di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia. Con scarsa copertura aerea e in netta inferiorità come artiglieria, da giugno le forze ucraine subiscono forti perdite a fronte di avanzate molto faticose.

L’offensiva russa preme invece lungo le direttrici nel Donetsk e nel Lugansk, in Donbass, che puntano in direzione di Avdiivka e Kupyansk, che appaiono essere al momento i principali obiettivi dei russi. Anche in questo caso i progressi sono limitati mentre le perdite “molto significative”, stimano gli 007 di Londra. E dopo una pausa di oltre 52 giorni, uno sciame di droni kamikaze iraniani in dotazione a Mosca ha attaccato la capitale Kiev. I sistemi di difesa aerea “hanno abbattuto tutti i velivoli nemici”, che avrebbero invece causato danni limitati ad alcune infrastrutture prese di mira nel Paese.

 

Biden crolla nei sondaggi, punito dalle guerre

Joe Biden mai così in basso nei sondaggi. Punito dal modo in cui ha gestito le guerre a Gaza e in Ucraina, il presidente scivola al 40%, il livello di gradimento più basso della sua presidenza. Un tonfo che rende ancora più amaro il compleanno più difficile: quello degli 81 anni, compiuti mentre corre per la riconferma alla Casa Bianca.

Secondo le rilevazioni di Nbc, il presidente non è solo ai minimi nei sondaggi, ma è anche, per la prima volta, dietro a Trump. Biden paga a caro prezzo la guerra in Ucraina e soprattutto a Gaza, che sta spaccando il partito democratico e facendo perdere al presidente il sostegno dei giovani liberal che già non vedevano di buon occhio la sua candidatura. Il malumore dei democratici è palese nelle manifestazioni pro-palestinesi, ma anche nelle richieste più pressanti al presidente per un cessate il fuoco – chiesto anche dal board editoriale del Los Angeles Times – e per l’imposizione di condizioni agli aiuti americani a Israele.

Baltici: “La Nato aumenti gli investimenti per essere credibile”

“L’obiettivo della Russia di sconfiggere l’Ucraina rimane invariato. Tuttavia, l’eventuale vittoria dell’Ucraina svolgerà un ruolo chiave nel plasmare il contesto della sicurezza euratlantica dei decenni a venire. Per questo motivo dobbiamo continuare a fornire un sostegno completo e incrollabile all’Ucraina nella misura più ampia possibile. I sostenitori dell’Ucraina hanno nelle loro mani un potere politico, economico e militare decine di volte superiore a quello della Russia: se lo applichiamo correttamente, sconfiggeremo l’aggressore”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa dell’Estonia, Hanno Pevkur, intervenendo al Forum internazionale sulla sicurezza in corso a Halifax, in Canada.

Pevkur ha, a tal proposito, sottolineato la necessità di investire nella difesa della Nato a vari livelli, non da ultimo attraverso il rafforzamento della produzione bellica. Secondo il ministro estone, l’investimento preventivo rappresenta un passo fondamentale per la sicurezza collettiva, la cui mancanza potrebbe essere pagata a caro prezzo nell’attuale contesto geopolitico. Analoghi concetti sono stati sottolineati dal ministro della Difesa lituano, Arvydas Anuskauskas. Sullo sfondo della necessità di un impegno collettivo per l’implementazione delle capacità dell’Alleanza atlantica, Anusauskas ha ribadito che il supporto degli Stati uniti rimane di basilare importanza.

 

G20: Putin partecipa al vertice online

Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin parteciperà, anche se da remoto, a un vertice del G20. Mercoledì, a otto giorni dalla fine della presidenza indiana, si terrà un summit online a livello di capi di Stato e di governo, convocato dal premier Narendra Modi. Secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti Ue, i leader europei che fanno parte del G20 “hanno deciso di comune accordo di non modificare i piani per la loro partecipazione al vertice” nonostante la presenza di Putin, che a marzo è stato colpito da un mandato di arresto della Corte penale internazionale dell’Aja. Si tratterebbe del primo contatto diretto, seppure a distanza, tra il presidente russo – che non aveva partecipato neanche online né al G20 in Indonesia l’anno scorso né a quello a Nuova Delhi a settembre – ed alcuni leader europei.

Del gruppo fanno parte Italia, Germania, Francia oltre all’Ue, rappresentata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La premier italiana Giorgia Meloni parteciperà da remoto da Berlino, dove sarà per il vertice intergovernativo con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

 

Restituito all’Ucraina 18enne di Mariupol portato in Russia

Un orfano ucraino prelevato da Mariupol dopo che le forze russe hanno catturato la città ucraina nelle prime settimane dell’invasione è tornato a casa. Lo hanno annunciato le autorità ucraine. Il caso di Bogdan Yermokhin, che oggi ha compiuto 18 anni, aveva catturato l’attenzione dei media internazionali dopo che la Russia gli aveva inviato una convocazione a presentarsi per la leva militare obbligatoria prima del suo 18esimo compleanno. Le autorità di Kiev hanno sottolineato che il ragazzo è tornato in Ucraina dopo una serie di negoziati che hanno coinvolto funzionari di Mosca, Kiev e Bielorussia. “La nostra squadra è riuscita a riportare a casa Bogdan Yermokhin, un ragazzo ucraino che è stato portato dalla Russia da Mariupol occupata nella regione di Mosca”, ha annunciato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. Il ritorno di Yermokhin è stato mediato dal Qatar e dall’Unicef, ha riferito in un post sui social media il difensore civico ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets, pubblicando una foto di Yermokhin con in mano una bandiera ucraina al confine. “È stata una strada spinosa. Bogdan ne ha passate tante in Russia, ma nonostante tutto voleva tornare a casa! Oggi il suo desiderio si è avverato”, ha detto Lubinets. Yermokhin – che in precedenza era stato catturato dalla Russia mentre cercava di fuggire in Ucraina attraverso la Bielorussia – aveva chiesto aiuto a Zelensky.

La commissaria russa per l’infanzia, Maria Lvova Belova – ricercata insieme a Vladimir Putin dalla Corte penale internazionale proprio per le deportazioni dei minori ucraini – aveva detto più volte quest’anno che Yermokhin voleva rimanere in Russia, ma subiva pressioni dall’Ucraina affinché tornasse a casa. In seguito ha detto che aveva “cambiato idea”, confermando il rimpatrio del ragazzo.

 

Gb: poche prospettive di cambiamenti importanti al fronte

Il ministero della Difesa britannico ha dichiarato oggi che ci sono “poche prospettive immediate di cambiamenti importanti nella linea del fronte”, poiché né la Russia né l’Ucraina hanno fatto progressi significativi sul campo di battaglia. In un comunicato si legge che gli intensi combattimenti tra i due eserciti si sono concentrati nei pressi di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, di Avdiivka, nella regione di Dontesk, e sulla riva sinistra del fiume Dnipro, dove le forze ucraine hanno stabilito una testa di ponte.

luciani.2006@libero.it

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