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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 680° giorno di guerra

Sale a 32 bilancio vittime attacco Kiev 29 dicembre

E’ salito a 32, secondo le autorita’ di Kiev citate da Ukrinform, il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo sulla capitale ucraina lo scorso 29 dicembre. “Il numero totale delle persone uccise da un attacco missilistico nemico il 29.12.23 e’ di 32 persone e di 30 feriti”, si legge su Telegram.

 

Esercito Kiev: “Presto serviranno altre munizioni per difese aeree mobili”

Le difese aeree mobili di Kiev hanno munizioni sufficienti per resistere a una manciata di pesanti attacchi, ma poi avranno bisogno di più aiuti occidentali: lo ha affermato il comandante delle forze congiunte delle Forze Armate ucraine, Sergiy Nayev. “I sistemi di difesa aerea portatili per i gruppi mobili di difesa aerea hanno sufficienti munizioni per resistere ai prossimi potenti attacchi”, ha detto Nayev all’agenzia di stampa Afp. “Ma nel medio e lungo termine, abbiamo bisogno dell’aiuto dei Paesi occidentali per ricostituire le scorte missilistiche”, ha aggiunto il tenente generale, che supervisiona le unità mobili di difesa aerea a Kiev e nella regione settentrionale dell’Ucraina, entrambe equipaggiate con armi portatili anziché con armi più grandi come sistemi Patriots. “La priorità è avere più munizioni”, ha sottolineato, poiché i russi “vogliono davvero indebolire il nostro sistema di difesa aerea”.

 

Casa Bianca, stop del Congresso blocca nuovi aiuti a Kiev

Fino a quando il Congresso americano non approverà la richiesta di ulteriori finanziamenti del presidente Joe Biden, Washington non sarà in grado di fornire aiuti a Kiev. Lo ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Allo stesso tempo, ha sottolineato che l’amministrazione americana farà tutto il possibile per garantire che gli ucraini ricevano le armi necessarie. Lo riportano i media ucraini. Le forniture di armi “sono costrette a fermarsi. Il presidente ha firmato l’ultimo pacchetto di aiuti per la sicurezza, che avevamo l’autorità di ricostituire. Abbiamo bisogno di un’ulteriore legge per fornire ulteriore assistenza all’Ucraina”, ha spiegato durante il briefing .

 

Kiev, munizioni antiaeree insufficienti a medio termine

Le difese aeree mobili di Kiev hanno munizioni sufficienti per resistere ancora ad alcuni attacchi potenti, ma poi avranno bisogno di piu’ aiuti occidentali. Lo ha detto il comandante delle forze congiunte dell’esercito ucraino, Sergiy Nayev, durante un incontro con i soldati fuori Kiev.  “La situazione attuale con i sistemi di difesa aerea portatili per i gruppi mobili di difesa aerea e’ che ci sono abbastanza munizioni per resistere ai prossimi potenti attacchi – ma nel medio e lungo termine, abbiamo bisogno dell’aiuto dei paesi occidentali per ricostituire le scorte missilistiche”, ha aggiunto il tenente generale, che supervisiona le unita’ mobili di difesa aerea a Kiev e nella regione settentrionale dell’Ucraina, fornite di con armi portatili e non di quelle piu’ grandi, come i sistemi Patriot. “La priorita’ e’ avere piu’ munizioni”, ha detto, poiche’ i russi “vogliono davvero indebolire il nostro sistema di difesa aerea”. “Naturalmente, vorremmo piu’ missili per i Patriots e per i sistemi stessi”, ha detto, riferendosi ai piu’ grandi sistemi missilistici terra-aria forniti dagli Stati Uniti che, secondo l’Ucraina, martedi’ hanno abbattuto 10 missili balistici russi Kinzhal.

Kiev sostiene che gli ultimi attacchi evidenziano la necessita’ per gli alleati occidentali di accelerare la consegna di attrezzature di difesa aerea, droni da combattimento e missili a lungo raggio.

 

Kuleba: “Non abbiamo un piano B, confidiamo negli aiuti occidentali”

L’Ucraina crede nel suo ‘piano A’ per quanto riguarda il sostegno militare occidentale e non ha un ‘piano B’ nel caso in cui questo venisse a mancare, lo ha detto il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cnn. “Ciò che viene dato all’Ucraina non è carità. È un investimento nella difesa della Nato, così come nella tutela della prosperità del popolo americano”, ha aggiunto. Il ministro ha poi spiegato che in caso di “vittoria teorica” di Mosca, “altri leader nel mondo saranno tentati di seguire le orme della Russia”, e cio’ comporterà’ un “prezzo molto più alto” per gli Stati Uniti. “Coloro che, nei loro calcoli di politica estera, credono che Putin non oserà attaccare un Paese della Nato se vede che può avere successo in Ucraina, commettono un grave errore e dovrebbero cambiare lavoro”, ha concluso.

 

luciani.2006@libero.it

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