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LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 95° giorno di guerra

L’attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il cantante e attore israeliano, Idan Amedi, noto soprattutto per il suo ruolo nella serie tv Fauda, è rimasto gravemente ferito durante i combattimenti a Gaza ed èstato trasportato in aereo allo Sheba Medical Center di Tel Aviv dove è attualmente sedato e riceve cure. Lo riportano i media israeliani, citando il cugino Ayelet e il padre dell’attore,secondo il quale il figlio non è in pericolo di vita. La star di Fauda stava svolgendo il servizio di riserva nelCorpo del genio quando è rimasto ferito. Ricoverato, ha subito un intervento chirurgico urgente, serio e lungo, riferisceChannel 12. “Si può tranquillamente affermare che è fuori pericolo di vita”, ha aggiunto un giornalista dall’ospedale. In un video messaggio registrato la settimana scorsa nel pieno della guerra, Amedi ha esortato a porre fine al dissenso interno tra gli israeliani: “Dopo 90 giorni di combattimenti,continuiamo a distruggere le postazioni missilistiche a cortoraggio, le postazioni di lancio e le strutture di comando dell’organizzazione terrorista Hamas. Mi unisco ai miei fratelliriservisti nel chiedere ai politici, ai media e a tutti: chi non ha qualcosa di buono da dire, chiuda la bocca. Il popolo d’Israele vive”.

 

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken: “Normalizzare le loro relazioni con Israele: E’ necessario fermare la guerra a Gaza e creare uno Stato palestinese”

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha assicurato che continua ad esserci un “chiaro interesse” da parte dei paesi arabi del Medio Oriente a normalizzare le loro relazioni con Israele, ma per farlo è necessario fermare la guerra a Gaza e creare uno Stato palestinese. “Ne parliamo ad ogni tappa, anche ovviamente qui in Arabia Saudita, e posso dirvi che c’è un chiaro interesse nella regione a raggiungerla”, ha detto Blinken alla stampa dall’aeroporto di Riad prima di dirigersi in Israele.

 

I capi della sicurezza hanno avvertito il premier Netanyahu di una possibile escalation degli scontri in Cisgiordania

Negli ultimi giorni i capi della  sicurezza hanno più volte avvertito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che la Cisgiordania è sull’orlo di una grave  escalation. Lo ha riferito l’emittente israeliana Channel 12, secondo  cui l’accresciuta preoccupazione arriva a seguito del rifiuto da parte di Israele di consegnare centinaia di milioni di dollari di entrate  fiscali che appartengono all’Autorità nazionale palestinese (Anp), oltre al rifiuto di permettere a circa 150mila palestinesi di tornare  al loro lavoro in Israele e negli insediamenti. L’emittente ha evidenziato come Netanyahu abbia finora rifiutato di tenere votazioni  nel gabinetto di sicurezza per rivedere entrambe le decisioni, data la pressione dei alleati di estrema destra.

 

luciani.2006@libero.it

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