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LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 98° giorno di guerra

Israele risponderà alle accuse di “genocidio” all’Aja

Israele risponderà alle accuse di “tentativi di genocidio a Gaza” avanzate dal Sudafrica alla Corte di giustizia dell’Aja. L’accusa è di imporre “misure di emergenza” fermando subito l’offensiva israeliana nella Striscia. Israele ha respinto del tutto le accuse definendole “senza fondamento” e ha denunciato il Sudafrica come “il braccio giudiziario” di Hamas. L’azione militare nella Striscia – hanno sottolineato a Gerusalemme – ha come obiettivo Hamas e non la popolazione civile della Striscia.

 

Hamas avverte Stati Uniti e Israele: “L’aggressione contro lo Yemen avrà delle conseguenze”

“L’attacco anglo-americano contro le posizioni degli Houthi che stanno al fianco di Gaza è un’aggressione e una provocazione per l’intera nazione e indica la volontà di espandere l’area del conflitto al di fuori dalla Striscia di Gaza e avrà delle conseguenze”. Ad affermarlo è uno dei leader di Hamas, Sami Abu Zuhri, in una dichiarazione condivisa dal quotidiano palestinese ‘Filastín’. Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, controllano dal 2015 la capitale dello Yemen, Sanaa, e altre aree nel nord e nell’ovest del Paese. Dopo il bombardamento israeliano della Striscia di Gaza a seguito dell’attacco di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre gli Houthi hanno risposto attaccando navi commerciali che attraversavano il Mar Rosso.

 

Usa: “Colpiti 60 obiettivi degli Houthi”

Sono oltre 60 gli “obiettivi” colpiti in 16 località dello Yemen in raid delle forze americane e britanniche. Nel mirino, ha riferito l’aviazione militare degli Stati Uniti, anche centri di comando, depositi di munizioni, sistemi di lancio e radar. Stando alla comunicazione, i siti sarebbero stati utilizzati dai ribelli Houthi, al potere nella capitale Sana’a e in altre zone del Paese, anche per operazioni contro navi in transito nel mar Rosso. “Restiamo impegnati con i nostri partner chiave del Medio Oriente per la difesa dai gruppi armati sostenuti dall’Iran, compresi i militanti Houthi, e dalla minaccia che pongono alla sicurezza e alla stabilità regionale”, ha detto il generale Alex Grynkewich, comandante centrale dell’aviazione americana.

 

La condanna di Hezbollah contro Usa e Gran Bretagna

Hezbollah condanna “la grave aggressione anglo-americana contro la sovranità dello Yemen e contro il suo popolo”: “L’aggressione statunitense conferma ancora una volta che l’America è il partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista a Gaza e nella regione e sta lavorando per sostenerlo e fornirgli i mezzi per alimentare la sua macchina di morte e di distruzione contro tutti coloro che stanno al fianco del popolo palestinese oppresso in tutta la regione”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa libanese ‘Nna’, è l’Hezbollah commentando i raid aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi in Yemen.

 

Arabia Saudita: “Evitare l’escalation”

L’Arabia Saudita ha chiesto di “evitare un’escalation” alla luce degli attacchi aerei lanciati da Stati Uniti e dalla Gran Bretagna contro siti legati al movimento dei ribelli yemeniti Houthi. Lo ha detto il ministero degli Esteri del regno, sottolineando come la situazione desti “grande preoccupazione”. “Il Regno sottolinea l’importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità della regione del Mar Rosso, poiché la libertà di navigazione in essa è una richiesta internazionale”, ha aggiunto il ministero.

 

luciani.2006@libero.it

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