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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il novantottesimo giorno di guerra

Zelensky: “Il pieno ripristino dell’integrità territoriale è il nostro obiettivo”

“La situazione in Donbass è complicata, Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l’epicentro del confronto”, così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nell’ultimo video pubblicato sui social. Zelensky raccomanda però di “valutare la situazione al fronte in modo completo: abbiamo successi in direzione di Kherson e facciamo progressi nella regione di Kharkiv, le forze armate ucraine stanno trattenendo la pressione degli occupanti nella regione di Zaporizhia, l’area chiave è Huliaipole e Orikhove”. “Il pieno ripristino dell’integrità territoriale del nostro Stato è il nostro obiettivo”, conclude il presidente ucraino.

 

l leader ceceno Kadyrov: “Completata la pulizia totale di Severodonetsk”

I miliziani separatisti del Lugansk e le unità cecene hanno “completato la pulizia totale della città di Severodonetsk dai nazionalisti ucraini”, così su Telegram il leader ceceno, Ramzan Kadyrov: “I guerrieri della Repubblica cecena, insieme alla milizia popolare dell’Lpr e ad altre forze di sicurezza russe, hanno completato la pulizia totale di Severodonetsk”. Kadyrov ha smentito le informazioni secondo le quali le truppe ucraine controllerebbero ancora parte della città: “Il settore residenziale è completamente sotto il controllo dei nostri combattenti”, ha detto il leader ceceno, “sono rimasti alcuni diavoli nella zona industriale, c’è stata una grande esplosione e stiamo controllando cosa è successo”.

 

Accordo Berlino-Atene per invio veicoli di combattimento in Ucraina

E’ giunta a conclusione la vicenda dei Marder, i veicoli da combattimento per la fanteria che l’Ucraina attendeva dalla Germania, ma sul cui invio Berlino aveva tentennato, suscitando l’irritazione di Kiev. Il compromesso raggiunto – così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz – prevede che la Germania invii alla Grecia 100 vecchi Marder del produttore Rheinmetall, e la Grecia a sua volta, spedisca in Ucraina veicoli da combattimento Bmp, di epoca sovietica.

 

Wall Street Journal: “Opec valuta sospensione Russia dall’accordo sulla produzione del petrolio”

Alcuni membri dell’Opec – l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio – stanno valutando l’ipotesi di sospendere la Russia dalla partecipazione all’accordo sulla produzione di petrolio, dato che le sanzioni occidentali ed il parziale divieto europeo iniziano a compromettere la capacità di Mosca di pompare di più. A scriverlo il Wall Street Journal, citando alcuni delegati dell’Opec. Secondo quotidiano finanziario inoltre, l’esenzione della Russia dai suoi obiettivi di produzione di petrolio, potrebbe aprire la strada all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e ad altri Paesi produttori dell’Opec per pompare una quantità significativamente maggiore di greggio.

 

Stati Uniti: sosteniamo la mediazione turca

Gli Stati Uniti “sostengono la mediazione dei nostri alleati turchi” nella crisi ucraina, in particolare per quanto riguarda lo stabilimento di rotte sulle quali veicolare le esportazioni di cereali. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price. La Russia “al momento non è ancora a un punto nel quale intenda impegnarsi in buona fede verso l’obiettivo di una diminuzione della violenza e della fine della guerra”, ha aggiunto Price. Il portavoce ha spiegato che nel frattempo gli Usa continueranno a fornire sostegno militare all’Ucraina “con l’obiettivo di spingere Mosca a cambiare calcolo e portarla al tavolo del negoziato”.

 

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