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LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO LECCE vs FIORENTINA

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO LECCE vs FIORENTINA

Un Lecce per forti di coronarie vince nel recupero

Quella di ieri sera è stata decisamente una partita cui chi ha qualche problema di cuore non può assistere, tante sono state le emozioni, molto altalenanti, che si sono susseguite nel corso dei quasi cento minuti di gara, 99’ per la precisione.

È partita bene la Fiorentina che nei primi minuti di gioco ha costretto i padroni di casa ad arretrare il proprio baricentro accusando qualche problema come se potessero cedere da un momento all’altro. Poi alla prima ripartenza seria, qualcosa si era tentato senza successo prima, al minuto undici di gioco il Lecce ha avuto la prima occasione gol di tutto il match colpendo la traversa con Kaba e mancando il gol con Almqvist di testa. È stata l’avvisaglia di quanto stava per accadere subito dopo: altra pronta ed efficace ripartenza dei giallorossi con palla che arriva ad Almqvist che ingaggia un duello con il suo avversario diretto da cui viene steso finendo la corsa in area di rigore.

Giua, l’arbitro, indica subito il dischetto del calcio di rigore ma il VAR, altrettanto tempestivamente lo richiama asserendo che il fallo è sttao commesso appena fuori dall’area. Rigore cancellato e calcio di punizione con ammonizione del calciatore ospite. Alla battuta si presentano Banda e Oudin, il primo finta il secondo calcia col suo sinistro vellutato e mette in rete per il vantaggio di giallorossi.

Remi Oudin festeggia il gol su punizone

Il Lecce prende coraggio la Fiorentina continua con il suo sterile possesso palla e il tempo scorre

Alla traversa colpita prima il Lecce assomma nel suo bilancio per la conquista dei tre punti in palio un altro legno colpito da Krstovic in giravolta in piena area con Terraciano già battuto.

Finisce il tempo ed il Lecce non solo mantiene il vantaggio ma avrebbe meritato molto di più per tutto quello che ha fatto vedere facendo felici i tantissimi tifosi in campo e/o in poltrona a casa.

Si va ai secondi quarantacinque minuti con una Fiorentina che si presenta con tre novità e sembra più decisa a risalire la china. E gli ospiti riescono nell’intento anche prima del previsto perché dopo solo quattro minuti dal ritorno in campo Mandragora (uno dei tre subentranti) inventa un gol su cui Falcone non può nulla. Lo stesso portierone leccese, qualche minuto poi, salva la propria porta deviando un tiro pericoloso di Lopez.

Nei supporters di casa comincia a serpeggiare il triste presentimento che stia per ripetersi quanto è avvenuto già altre volte, l’ultima a Genova, con il risultato che prima in netto possesso del Lecce possa passare agli avversari.

Timore che diviene realtà quando Falcone (67’) commette un’ingenuità clamorosa e nel rinviare calcia su Beltran, non nuovo nell’impresa che ha già compiuta a Monza, ed il pallone finisce in rete malgrado un estremo tentativo dello stesso Falcone.

Fiorentina in vantaggio dunque e si avverte qualche mugugno dagli spalti.

D’Aversa opera qualche cambio ma il corso del match non cambia. Si arriva così al 90’ e ormai si pensa a come fare per tornare a casa il più presto possibile. Non è d’accordo con chi la pensa così Piccoli che ormai dobbiamo considerare il nostro “Cesarini”.

Roberto Piccoli segna il gol del pareggio (2-2)

Su un rinvio sbagliato di Nzola il nostro buon Piccoli trova tempo e modalità di salto tale da ergersi su Belotti, in fase difensiva, e di testa mettere in rete per un pareggio che ripete il risultato dell’andata (2-2).

Ci sono ancora dei minuti da giocare e qui interviene la forza di volontà dei giallorossi che intravedono la possibilità di arrivare a quanto non era pensabile solo poco prima. Un po’ anche in giovanile incoscienza da dire il vero ma questa volta proprio a queste doti bisognerà dire grazie.

Patrick Dorgu al primo gol in serie A

Il Lecce, dunque, resta in avanti ed addirittura si presenta in area di rigore in quella che potrebbe essere l’ultima azione con bel sei giocatori. Quasi sul dischetto del calcio di rigore, Krstovic, una ottima prestazione la sua, impegna Terraciano che può solo respingere il pallone che termina, però, davanti a Dorgu che dopo aver fatto di corsa tutto il terreno di gioco ha la lucidità di colpire di interno sinistro piazzando la sfera all’angolino del palo lontano per segnare il suo primo gol in serie A e consegnare al Lecce tre punti di platino per il morale e per la classifica.

Ora si può lavorare sereni ma in maniera intensa come sempre pensando alla trasferta di Bologna.

Eugenio Luciani


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