LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO LECCE vs FROSINONE
RAMADANI AL SUO PRIMO GOL IN ITALIA REGALA LA VITTORIA AL LECCE ED AI SUOI TIFOSI
Finalmente, dopo diversi bicchieri mezzi vuoti e mezzi pieni, il Lecce ieri si è dissetato alla fonte della vittoria piena e tutti alla fine del match hanno fatto ritorno a casa gongolanti a petto in fuori per la posizione in classifica conquistata che induce a sperare bene anche per il prossimo futuro.
I giallorossi non vincevano dalla gara contro il Genoa e erano andati avanti a piccoli passi (anche per colpe non proprie, vero Abisso?) per cui ieri si notava la grande voglia di tornare a vincere, di incamerare tre punti in un colpo solo e quindi assestarsi su posizioni più comode anche se sarebbe un gravissimo errore di poter vivere tranquilli.
Si pensa sulla conoscenza di alcune proiezioni che la salvezza potrebbe ritenersi acquisita a 38/40 ed il Lecce oggi sarebbe, così, a metà strada, ma, come esperienza insegna, nel girone di ritorno il cammino diventa ancora più impervio per questo fa bene D’Aversa a ricordare a tutti qual’ è il programma della società e che per raggiungere l’obiettivo finale c’è ancora da lottare e molto.
Contro un Lecce così volitivo e contro una guida che ha del coraggio ad usare anche esperimenti forti come quello di passare sul finire del match con le squadre sul risultato di pareggio, ad un modulo 4-2-4 che è stato magistralmente interpretato dai calciatori impiegati.
È infatti giustissimo il concetto espresso da D’Aversa a fine gara che non è tanto il modulo o sistema di gioco ad influenzare il risultato di un match quanto il modo in cui i giocatori lo attuano sul campo.
Chiaro che in un sistema di gioco come quello adottato dal Lecce con l’impiego della doppia punta e di due esterni con solo due uomini a centrocampo tutti dovevano sacrificarsi di più rinunciando a qualcosa in prima persona per guadagnare nel gioco d’insieme, la partita di ieri con la vittoria conquistata grazie ad un Ramadani, che da tempo cercava il suo acuto in zona gol, è l’ennesima conferma del buon lavoro che il “gruppo” svolge nel corso della settimana.
Correre e combattere su ogni pallone per tutto il corso della gara non è facile e non avviene quasi mai ma il Lecce sta dimostrando che riesce a sapersi gestire e così venire fuori sul finire delle ostilità quando gli avversari hanno la schiuma alla bocca mentre i giallorossi corrono e sprintano come se avessero appena iniziato.
Bene così ed ora andiamo ad affrontare a domicilio due giganti del nostro campionato, Inter ed Atalanta. Siamo già spacciati? Sulla carta certo che sì, ma se ci lasciano liberi di esprimerci chissà, il calcio è bello proprio per questo.
Eugenio Luciani
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