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LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – LECCE vs GENOA

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – LECCE vs GENOA

BATTUTO IL GENOA IL LECCE SI CONCENTRA SULLA JUVE

Ci sono momenti nella vita che difficilmente si possono dimenticare e certamente questo per il Lecce ed i suoi tifosi è uno di quelli. Tra qualche anno, forse decennio, chi non ricorderà l’avvio di campionato in questa stagione che, ad ora, definire magica non credo sia esagerato.

Vedere il Lecce al secondo posto in classifica generale, anche se solo per una notte, dopo aver giocato la quinta gara prevista dal calendario è davvero qualcosa di incredibile e di inevitabilmente entusiasmante per tutti noi tifosi salentini abituati a vedere la propria squadra sempre nei bassifondi della graduatoria del massimo campionato italiano.

Ieri la partita è stata particolarmente difficile. Prima di tutto per la forza dell’avversario venuto sin quaggiù non per godere del nostro mare, anche loro hanno località stupende, ma quieti quieti fare punti e crescere per conquistare quel ruolo che l’ammontare degli investimenti fatti fa intravedere nei piani societari.

Il Lecce di Roberto D’Aversa da parte sua visto che i fatti lo stanno sospingendo verso l’alto è sceso in campo deciso a vincere questo match e lo ha fatto con poco più di un quarto d’ora iniziale condotto con la baionetta innescata al fucile per far saltare quanto prima possibile il forte rossoblù genoano.

La tattica si è dimostrata quella giusta visto che nel corso del primo terzo di tempo l’arbitro Capuano ha sanzionato i due esterni bassi genoani con il cartellino giallo. Un dato che, insistendo il Lecce con gli attacchi portati dalle fasce, è culminato con l’espulsione di Martin al 36’ di gara.

Da quel momento il Genoa ha rinserrato le proprie fila cercando di inaridire le fonti di gioco giallorosse ed il Lecce si è trovato ad affrontare una situazione imprevista che offre sì il vantaggio dell’uomo in più ma nel contempo spinge l’avversario a chiudersi di più e quindi con maggiori difficoltà di trovare sbocchi utili per le bocche di fuoco.

Sono stati tanti i tentativi portati dal Lecce, con Almquist, Strefezza e Krstovic, di bucare la difesa avversari ma ieri è mancata un poco di precisione alcune volte mentre in qualche altra sono stati bravi gli avversari che hanno tenuto sin quasi alla fine.

Già alla fine mancavano solo sette minuti più l’ormai corposo recupero di ogni secondo tempo di partita, ieri ci sono stati sei lunghissimi minuti da giocare prima di fare esplodere tutta la gioia maturata in ogni tifosi allorché Remì Oudin, altro figliol prodigo del mercato estivo, con un tiro da fuori area, lievemente sfiorato da un avversario, ha insaccato il suo primo gol stagionale confermando così le sue indubbie qualità tecniche.

Ora, udite udite, siamo in attesa di sapere cosa farà la Juventus contro il Sassuolo perché, almeno teoricamente, al match di martedì prossimo a Torino contro i bianconeri, il Lecce potrebbe incrociare i tacchetti con Chiesa e compagni in una posizione di classifica migliore di quella dei padroni di casa.

Chissà, ma sognare non è vietato.


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