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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

LE BALLERINE DELLA NOTTE di Marco Minicangeli

Il lavoro che facciamo (perché lo abbiamo scelto o perché a quello abbiamo dovuto adattarci) finisce per plasmare profondamente la nostra personalità e la nostra vita, in alcuni casi avvelenandola e divorandola senza lasciare spazio a nient’altro. E’ questo il pensiero che più di ogni altro mi resta dentro dopo aver letto “Le ballerine della notte” di Marco Minicangeli, un noir poliziesco dal ritmo incalzante che ripropone in una nuova edizione la vicenda già narrata nel 2013 ne “La storia sporca”, primo episodio della trilogia dedicata al detective Alessio Zeni. Il lettore è catapultato senza mezzi termini in un viaggio angoscioso ed estremamente disturbante nella Roma oscura dello sfruttamento, della pornografia e della droga, dove niente sembra in grado di arginare la violenza di un mondo che continua a prosperare nonostante i tentativi di tanti poliziotti decisi a combatterlo.

Nei primi capitoli si fa un po’ fatica a entrare nella storia: l’autore rovescia sulla pagina talmente tanti elementi (racket della prostituzione, traffico di droga, pornografia sadica e snuff movies, gioco d’azzardo e corruzione) che la rapina in villa con duplice omicidio sulla quale il responsabile del commissariato pretende di concentrare il lavoro di tutti i suoi sottoposti risulta quasi un elemento di disturbo nella vicenda che sta laboriosamente prendendo forma nella mente del lettore. Questa riguarda soprattutto il rapporto di Alessio con il collega esperto Nicola Sperlo, al quale è stato appena affiancato dopo il trasferimento nel nuovo commissariato. Sperlo sta indagando su un buon numero di giovani prostitute scomparse, da lui ribattezzate le ballerine della notte; determinato ad ottenere i risultati che si è prefisso, si muove con destrezza nel mondo della malavita, al punto di sacrificare il rispetto delle regole pur di arrivare a “fare giustizia” togliendo di mezzo individui altrimenti irraggiungibili. Alessio è in parte infastidito, in parte affascinato da questo suo modo di lavorare: le indagini vanno avanti a ritmo serrato e Minicangeli ne fa una cronaca scarna, asciutta, elencando nomi, luoghi, appostamenti, colloqui ai tavoli di bar malfamati, resoconti a colleghi e superiori che spesso sono risultati per me poco coinvolgenti e difficili da seguire, visto che la storia si sviluppa su diversi fili conduttori che fino a un certo punto procedono in parallelo.

A complicare le cose si aggiungono altri omicidi e suicidi che Alessio affronta affogando l’angoscia con bicchieri di whisky (Legavulin) e fumo compulsivo di sigarette (Lucky Strike), come nei migliori cliché di genere. Avrei apprezzato in molti passaggi un maggiore approfondimento dei personaggi e delle loro motivazioni per arrivare a comprendere le dinamiche che sottostanno a certe loro scelte; l’autore sceglie invece di raccontare la storia restando in superficie, lasciando ai fatti nudi e crudi la responsabilità di tratteggiare l’assurda crudeltà di un mondo deviato dove il confine tra il bene e il male si confonde al punto da rendere molto difficile evitare di esserne in qualche modo risucchiati. Quando Sperlo e poi lo stesso Alessio ne vengono travolti, l’epilogo è tutto sommato convincente, anche se alla fine della storia sono rimasta un po’ con la sensazione che molti altri aspetti avrebbero potuto essere esplicitati per rendere il tutto più godibile e coinvolgente. Le parti più belle e genuine sono a mio avviso quelle in cui il protagonista riprende contatto con i propri ricordi d’infanzia, tornando a vivere nella vecchia casa dei genitori e ritrovando luoghi, persone e sensazioni capaci di strapparlo, anche solo per qualche momento, alla mancanza di senso e di valori di una vita che non promette alcun lieto fine.

Alla fine il quadro delle indagini si ricompone e molte delle piste lasciate in sospeso portano finalmente a intuizioni e scoperte che conferiscono significato a una storia fino a quel momento caotica e con molti lati oscuri, anche se il prezzo che i protagonisti dovranno pagare a livello personale sarà davvero molto alto. Una lettura scorrevole e piuttosto gradevole che in fondo ha tutte le carte in regola per essere apprezzata dagli amanti del genere.

luciani.2006@libero.it

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