HomeCronaca e AttualitàLECCE, Il “Liceo Siciliani” amplierà l’offerta formativa  

LECCE, Il “Liceo Siciliani” amplierà l’offerta formativa  

LECCE, Il “Liceo Siciliani” amplierà l’offerta formativa  

Il Liceo “Pietro Siciliani” di Lecce, guidato dalla dirigente prof.ssa Vittoria Italiano, ha approvato l’attivazione del “Liceo del Made in Italy”.

L’Istituto, infatti, che al momento eroga l’opzione economico-sociale del Liceo delle scienze umane, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, amplierà la propria offerta formativa con il nuovo indirizzo, che si inserisce nel sistema nazionale dei Licei, previsto dalla Legge n. 206 del 27 dicembre 2023 (“Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”). La giornata del 27 gennaio (ore 10:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00) sarà dedicata ad un’apertura straordinaria di presentazione del nuovo percorso a famiglie e studenti interessati: a partire dal 23 gennaio 2024, infatti, è già possibile selezionare il “Liceo del Made in Italy” per le iscrizioni online sulla piattaforma UNICA.

“Fare scuola”, in questa nuova prospettiva, significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili – il sapere umanistico e le STEM – e, al contempo, valorizzare un’interazione stretta e continua tra mondo scolastico e mondo imprenditoriale; significa riconoscere il valore dei beni artistici per l’identità sociale e culturale comprendendo la necessità di salvaguardarli e di tutelarli; significa promuovere il talento italiano su scala internazionale, perché gli studenti possano sviluppare con successo progetti personali e formativi legati alla carriera futura e affrontare sfide globali con competenza e visione.

«L’istituzione di questo Liceo è una parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane: fornirà agli studenti la possibilità di approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali dello sviluppo industriale e del tessuto produttivo del nostro Paese, ma anche di proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto nei campi economico, giuridico e tecnologico: questo mix virtuoso si inserisce nella grande riforma della scuola secondaria superiore, che si propone di avvicinare l’istruzione al mondo dell’imprenditoria nazionale e quindi del lavoro, riducendo la distanza fra le competenze richieste dai settori produttivi e quelle fornite dalla scuola», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Le esperienze promosse in questo nuovo percorso costituiscono, dal punto di vista metodologico, un framework che abbraccia competenze culturali afferenti a diverse discipline. Nel primo biennio, sono, infatti, previste (il piano degli studi è indicato nell’allegato A della legge): 132 ore di Lingua e Letteratura italiana, 99 di Storia e Geografia, 99 di Diritto, 99 di Economia politica, 99 di Lingua e Cultura straniera 1, 99 di Matematica (con informatica), 66 di Lingua e Cultura straniera 2, 66 di Scienze Naturali (Biologia, Chimica, Scienze della Terra), 66 di Scienze motorie e sportive, 33 di Storia dell’Arte, 33 di Religione cattolica o attività alternative. In totale 891 ore.

Tali competenze disciplinari possono definirsi come competenze per la vita. In tale scenario, nella prospettiva della costante promozione – auspicata dalla nostra Costituzione, dalle Raccomandazioni dell’Unione Europea, dai documenti del Consiglio d’Europa e dell’ONU – di percorsi di cittadinanza attiva e democratica, si offre una ancor più concreta risposta all’istanza già presente nelle Indicazioni nazionali 2012, che affermano che è «decisiva una nuova alleanza fra scienze, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment