HomePoliticaLECCE: MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE DI PALAZZO CARAFA SUL CAMBIO AI VERTICI DELLE PARTEPCIATE

LECCE: MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE DI PALAZZO CARAFA SUL CAMBIO AI VERTICI DELLE PARTEPCIATE

LECCE: MOZIONE DELL’OPPOSIZIONE DI PALAZZO CARAFA SUL CAMBIO AI VERTICI DELLE PARTEPCIATE

“Salvemini non rimuova gli amministratori di Lupiae e Sgm”

PAOLO PERRONE

No alla revoca degli amministratori in carica di Lupiae ed Sgm alla scadenza degli avvisi pubblici pubblicati il 4 ottobre scorso. Questo il contenuto di una mozione presentata dai capigruppo di opposizione a Palazzo Carafa, che fa riferimento ai due avvisi finalizzati alla nomina di un amministratore unico o del Consiglio di amministrazione in rappresentanza del Comune di Lecce “in modo da evitare – recitano i due avvisi – che, alla scadenza del mandato o nel caso di revoca degli amministratori in carica, l’esercizio delle funzioni gestionali dell’ente possa subire un pregiudizio”.

L’opposizione ricorda che la revoca dei rappresentanti in carica non può essere esercitata dal Sindaco a sua discrezione, ma in modo congruente rispetto agli indirizzi stabiliti dal Consiglio, e che l’insediamento di un nuovo Sindaco non comporta il venir meno della legittimazione degli amministratori delle società partecipate a rappresentare gli interessi del Comune (né, tantomeno, la loro automatica decadenza, come ha sancito il Tar sui precedenti avvisi). La paventata revoca da parte di Salvemini degli attuali amministratori di Lupiae e Sgm esporrebbe quindi, inevitabilmente, il Comune e le due società al pagamento del risarcimento del danno e tale risarcimento si configurerebbe come danno erariale.

“Peraltro – sottolinea il consigliere di Direzione Italia Paolo Perrone – c’è una decisione del Tar e un giudizio pendente al Consiglio di Stato sull’attribuzione del premio di maggioranza, che rendono assolutamente inopportuna, da un punto di vista politico e amministrativo, la revoca degli amministratori in carica. È auspicabile quindi che Salvemini non proceda alla loro revoca. Aggiungerei che, in ogni caso, su questa materia sarebbero utili l’esame e l’adozione di nuovi criteri da parte del Consiglio comunale, non potendosi fare riferimento ad una delibera del 2004”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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