HomeCulturaMario Gianfrate ad Alessano per il Centenario dell’assassinio di G. Matteotti e celebrare la Liberazione

Mario Gianfrate ad Alessano per il Centenario dell’assassinio di G. Matteotti e celebrare la Liberazione

Mario Gianfrate ad Alessano per il Centenario dell’assassinio di G. Matteotti e celebrare la Liberazione

Organizzata dall’Adelfia – Società Cooperativa, la giornata del 24 aprile sarà un momento di riflessione sui valori democratici e di dibattito attraverso la presentazione del libro di Mario Gianfrate “Delitto Matteotti-Il mandante”

“Uccidete me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”

Giacomo Matteotti

Mercoledì 24 aprile ore 19:00 presso il Vescovado in piazza don Tonino Bello ad Alessano, L’Adelfia – Società Cooperativa organizza l’incontro con lo scrittore Mario Gianfrate e la presentazione del suo libro “Delitto Matteotti-Il mandante”.

Un momento di analisi e dibattito con ospiti del mondo accademico per ricordare l’Uomo e il Politico, Giacomo Matteotti. La doppia ricorrenza del centenario dalla sua morte avvenuta il 10 giugno del 1924 e della festa della Liberazione, rafforza l’idea di porre la figura di Matteotti come simbolo dell’impegno e della responsabilità civile e politica, anticorpi democratici di ogni deriva liberticida.

In questa cornice Mario Gianfrate e il suo libro forniranno lo spunto per una più attenta disamina e riscoperta prospettiva storica di ciò che fu il prologo e il tragico epilogo della battaglia per la Libertà di Giacomo Matteotti.

Mario Gianfrate

Interverranno:

Mario Gianfrate – Autore del libro

Gabriele Bastianutti – Docente filosofia Liceo G. C. Vanini

Federico Imperato – Ricercatore Università Degli Studi di Bari

On. Biagio Marzo – già Parlamentare PSI

Modera: Giovanni Bongo – Docente filosofia Liceo G. C. Vanini

 

NOTE “Delitto Matteotti-Il mandante” «Il volume non è soltanto una brillante, lucida analisi dei tragici eventi che aprirono definitivamente la via alla dittatura in Italia, ma anche un’analisi appuntita, meticolosa, accuratissima che consente di verificare come nella trascrizione del resoconto stenografico dei funzionari della Camera siano scomparsi, grazie a una occhiuta e certamente non disinteressata regia, elementi preziosi tra i quali diverse interruzioni (una delle quali dello stesso Mussolini!) che, integralmente qui riportate, consentono una rilettura originale e rivelatrice di quel discorso, restituendoci qualcosa che evidentemente si voleva far scomparire. Dobbiamo dunque alla stampa libera del tempo e all’appassionata ricerca di Gianfrate se oggi abbiamo di quella estrema testimonianza di libertà una ricostruzione più completa, non “emendata” dal regime, non offuscata da filtri ma ricostruita grazie a giornali quali La Giustizia, l’Avanti! e l’Unità, ma anche a un giornale “fascistissimo” quale La Gazzetta di Puglia, la cui cronaca è tuttavia ricca di particolari inediti» (dalla prefazione di Alberto Aghemo).

 

luciani.2006@libero.it

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