MATERA vs LECCE – VISTA IL GIORNO DOPO

MANCOSU E PIROCCHINI SUGLI SCUDI

Con lo stesso risultato di allora, stagione 1974/1975, il Lecce espugna Matera, grazie ad un capolavoro balistico di Mancosu, dopo quarantatre anni.

Approfittando dello scivolone interno del Catania i giallorossi non solo si confermano primi in classifica ma portano i proprio vantaggio sugli avversari a quattro punti; con un minimo di sicurezza, in pratica avviando, di fatto, la prima fuga verso la vittoria finale.

Ovvio che proprio ora comincia il difficile, se prima il Lecce era atteso da tutte le avversarie da adesso in poi (il che significherebbe che è sempre lepre) lo sarà ancora di più. Battere il Lecce sarà motivo di vanto per tutti e quindi ci vuole tanta calma e perseveranza da parte di Lepore ed i suoi compagni.

Vediamo, insieme, cosa ha detto questa partita che non è stata una passeggiata, tutt’altro; ma è stata affrontata nel modo giusto: il Lecce era consapevole di avere di fronte un avversario tosto e ben organizzato (il campo lo ha dimostrato) e  che per vincere bisogna sfoderare una prova maiuscola.

Da Perucchini a l’ultimo entrato in campo (Megelaitis) hanno dato l’anima ed alla fine hanno conquistato tre punti che valgono platino.

Certo una nota a parte meritano il portierone Perucchini che con due interventi degni di menzione ha fatto strozzare in gola ai tifosi materani l’urlo di gioia per un gol a loro favore; e poi Mancosu, che dire sempre presente, sempre preciso nei suggerimenti ha coronato la prova da “dieci” con una rete che si può segnare solo se si possiede un piede vellutato come il suo. Il suo ritorno alla forma migliore può essere il viatico giusto verso quel traguardo che da troppo tempo ci sfugge.

Un bravo spetta anche, ovvio, al nocchiero di questa ciurma che da smarriti rematori si sta pian piano trasformando in assaltatori del fortino avversario, spesso annientandolo. Fabio Liverani, accolto da qualcuno con i dubbi amletici dei grandi intenditori ora sta dando risposte concrete. Ha intuito calcistico giusto per essere un vincente e se i suoi lo seguiranno li guiderà alla vittoria finale, ne sono quasi certo.

Ernesto Luciani