HomePoliticaNARDÒ: APPROVATI IL BILANCIO CONSOLIDATO E LE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE

NARDÒ: APPROVATI IL BILANCIO CONSOLIDATO E LE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE

NARDÒ: APPROVATI IL BILANCIO CONSOLIDATO E LE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE

Annunciato l’avvio dell’iter per l’escussione delle fideiussioni Soviva (855 mila euro)

PALAZZO PERSONE' - NARDO'

Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza oggi le delibere sul bilancio consolidato per l’esercizio 2016 e sulle variazioni al bilancio di previsione 2017/2019. Il bilancio consolidato, com’è noto, è lo strumento che consente di rappresentare, in modo completo ed economicamente espressivo, la situazione patrimoniale, finanziaria e di risultato economico dell’ente, mentre le variazioni sono le modifiche al bilancio di previsione nel corso dell’esercizio che possono riguardare sia le entrate che le spese. Una seduta di Consiglio nel quale è emersa una novità significativa, illustrata dal sindaco Pippi Mellone, cioè il fatto che l’amministrazione comunale abbia avviato l’iter per l’escussione delle fideiussioni assicurative Soviva per opere e infrastrutture mai realizzate nel corso di ben 27 anni.

“Le variazioni di bilancio – ha spiegato l’assessore alle Finanze e Tributi Gianpiero Lupo – sono uno strumento ordinario di pianificazione finanziaria, che consente di modificare il bilancio in relazione a fisiologici cambiamenti nelle priorità dell’amministrazione. Questo può accadere per eventi di carattere eccezionale o per scelte particolari. È assolutamente normale per un bilancio di previsione approvato a marzo che a dicembre qualche necessità e qualche priorità sia cambiata. Anche la lettera del dirigente Falco, quindi, è un fatto ordinario per una gestione attenta come la nostra, visto che sottolineava il buon lavoro svolto dagli uffici, non finalizzato però con gli incassi degli oneri concessori. Un lavoro che grazie a quella indicazione è proseguito egregiamente, portando un incremento esponenziale delle entrate in poche settimane. Sul tema del saldo di cassa, faccio notare che al momento del nostro insediamento c’erano appena 600 mila euro e l’amministrazione che ci ha preceduti si era insediata con un saldo di oltre 11 milioni di euro”.

Le due delibere sono state approvate con il voto contrario e relativi rilievi polemici dell’opposizione consiliare, circostanza che ha indotto il sindaco Mellone a una risposta molto dura.

“In una città normale – ha detto in aula il sindaco Pippi Mellone rispondendo ai consiglieri di minoranza – chi è stato condannato dalla Corte dei Conti a restituire cifre esorbitanti, indebitamente percepite, dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi. Parliamo di gente che è stata artefice di gestioni orripilanti, personalistiche e clientelari e oggi viene qui a dare lezioni. Sono stati capaci di creare un caso sull’ufficio chiuso sette giorni, una decisione presa nell’ambito di una operazione di estrema utilità e dalla portata storica, che ha portato ad affrontare per la prima volta la questione delle pratiche chiuse a marcire da decenni e che ha portato incassi per oltre 400 mila euro in una quarantina di giorni. Sono stati capaci di creare un caso sulla prima lettera del dirigente Falco, un atto responsabile e assolutamente opportuno, dimenticandosi poi della seconda lettera. Sono stati capaci di tutto in questi mesi, tranne che di trarre le conclusioni dei fallimenti che portano la loro firma. Faccio notare con orgoglio, solo a titolo esemplificativo, che questa amministrazione è la prima e l’unica che ha avviato le procedure per l’escussione delle fideiussioni Soviva, un tesoretto di 855 mila euro fermo da 27 anni”.

 

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