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NARDÒ: N ASCE IL NUOVO LUNGOMARE, STAMATTINA IL VIA AI LAVORI

NARDÒ: N ASCE IL NUOVO LUNGOMARE, STAMATTINA IL VIA AI LAVORI

2,1 milioni di euro il costo dell’opera, 190 giorni per realizzarla. L’epidemia non ferma la città

“È un salto di qualità per le nostre marine dal punto di vista urbanistico e della vivibilità”

L’epidemia non ferma la città. Tecnici e operai della Nuovapanelectric s.r.l. hanno inaugurato questa mattina all’altezza di pizzo dell’Aspide il cantiere dell’intervento di riqualificazione del lungomare tra località Quattro Colonne e Santa Caterina, che prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile di circa 3 km. Il soggetto affidatario si è aggiudicato l’intervento con un ribasso economico del 23,6% e lo porterà a termine in 190 giorni. La spesa finale di circa 2 milioni 141 mila euro sarà finanziata con un mutuo erogato dall’Istituto per il Credito Sportivo. Due anni fa, infatti, l’amministrazione comunale ha candidato questo progetto all’avviso pubblico per il finanziamento di piste ciclabili “Sulla buona strada – Comuni in pista” (frutto di un accordo tra Anci, Federazione Ciclistica Italiana e Istituto per il Credito Sportivo), ammesso a finanziamento per 2 milioni e 990 mila euro, da restituire tramite un vantaggioso mutuo a tasso zero per i primi quindici anni e a tasso agevolato per i restanti dieci.

Una scelta provvidenziale quella di pianificare la riqualificazione del lungomare simbolo della città, anche in considerazione del fatto che il 12 e 13 novembre scorsi una violentissima mareggiata ha devastato in più punti la linea di costa, sventrando la stessa sede stradale. In quella occasione purtroppo la forza delle onde ha abbattuto interi tratti del muretto di limitazione e del marciapiede di via Emanuele Filiberto e ha divelto panchine in pietra, segnali stradali e cestini dei rifiuti.

“All’indomani della mareggiata – ricorda il sindaco Pippi Mellone – il governo Pd-5Stelle ha promesso i soldi per la ricostruzione, salvo far arrivare poi qualche briciola: a Nardò la miseria di 50 mila euro che sono bastati a malapena a ripulire le macerie. Illusi e abbandonati, come tutti i comuni rivieraschi. Ma noi per fortuna avevamo programmato per tempo questo radicale intervento di riqualificazione e restyling che trasformerà il lungomare in uno dei più belli della Puglia, mi chiedo cosa e come faranno i colleghi sindaci che con i quattro spiccioli del governo ovviamente non potranno mai rimettere le cose a posto. Governo o non governo, eravamo già in moto e in poco tempo trasformeremo questo luogo simbolo del territorio. Anche in questo caso, un’opera attesa da decenni e oggi più che mai indispensabile”.

Il progetto è stato redatto dal raggruppamento di professionisti guidato dall’ingegnere Angelo Chirilli (e composto anche dagli ingegneri Francesco Chirilli, Daniele Anchora e Fabio Geusa e dal geologo Andrea Vitale), ha affrontato una lunghissima trafila burocratica ed è stato “confortato” dai pareri favorevoli, tra gli altri, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Lecce, Brindisi e Taranto, dell’Autorità di Bacino, della Provincia di Lecce, dell’Agenzia delle Dogane, dell’Agenzia del Demanio, della Capitaneria di Porto di Gallipoli, della Regione Puglia, della Consulta dell’Ambiente. La pista ciclabile delle marine percorrerà il tratto di lungomare da Quattro Colonne fino al piazzale “Belvedere” di via Cantù a Santa Caterina, per una lunghezza totale di circa 3 km. Nello specifico, il progetto ha spezzettato idealmente la pista ciclabile in diversi segmenti: da Quattro Colonne alla piazzetta di Santa Maria al Bagno, poi il tratto di lungomare che unisce Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, cioè via Emanuele Filiberto (fino all’incrocio con via Fumarola), quindi il tratto promiscuo pedonale e ciclabile coincidente in parte con la zona a traffico limitato di Santa Caterina e che giunge sino al piazzale destinato a parcheggi di via Cantù.

“Questo è un intervento – evidenzia con soddisfazione il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – che farà fare un salto di qualità alle nostre marine dal punto di vista urbanistico, della vivibilità e della socialità. È stato un cammino complesso dal punto di vista tecnico e burocratico, che ha richiesto un grande impegno dei nostri uffici. Direi commisurato all’importanza di un’opera straordinaria per i neretini, per chi viene da noi in vacanza, per chi guarda la città da lontano. La possibilità di andare in bicicletta da Quattro Colonne a Santa Caterina in tutta sicurezza e in un contesto mozzafiato sarà un incentivo fortissimo per il territorio. Insieme a Ciclonardò è un altro pezzo del nostro progetto di “città della bicicletta” che spinge a usare le due ruote e a spostarsi in modo sostenibile, necessità che anche la pandemia adesso ci impone senza mezzi termini”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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