NIKOLA KRSTOVIC, L’ATTACCANTE DEL NUOVO CORSO GIALLOROSSO

È già entrato nel cuore dei leccesi, grazie a quel gol messo a segno, dall’attaccante montenegrino, dopo solo sei minuti dall’esordio con cui ha regalato al Lecce la conquista di un risultato di prestigio sul campo di una Fiorentina che voleva a tutti i costi la vittoria.

Oggi, però, è stato il giorno della presentazione ufficiale di Nikola Krstovic, attante montenegrino classe 2000, che, come ha svelato lo stesso Corvino ha avuto anche il placet di Mirko Vucinic “”Una volta messo nel mirino Krstovic ho chiamato Vucinic e mi ha detto che è forte, di prenderlo. Mi ha chiesto quanto avrei speso e ha dato l’ok all’acquisto (ride, ndr.). Alla fine lo abbiamo pagato 3,8 milioni”.

A presentare il nuovo attaccante ci ha pensato il direttore Corvino che ha detto, apertura:

“Siamo qui a presentarvi un attaccante, quindi ho il focus puntato addosso alla luce di considerazioni che ho fatto in merito ad attaccanti. Mi piace prendermi le mie responsabilità. Negli ultimi 3 anni le prime punte a Lecce hanno segnato più di 50 gol, tra Coda, Colombo e Ceesay. Non sono pochi per un club sostenibile. C’è chi spende 20 o 12 milioni per avere 3 gol, non è facile. Lo stesso sforzo lo abbiamo fatto in Primavera con Burnete, capocannoniere dello scorso campionato. Stiamo iniziando un altro ciclo e oggi presentiamo l’attaccante del nuovo ciclo, ovvero Nikola Krstovic.

Non è stato un parto concepito agli ultimi momenti, è stata una lunga trattativa. Individuare una potenzialità che può far bene al Lecce non è facile. Noi ci sforziamo. Lo avevamo individuato nonostante le difficoltà con i posti extra-comunitario. Nikola ci ha sostenuto in questo. Abbiamo fatto call, gli ho parlato molto di Lecce… Oggi ve lo presento, è un classe 2000. Le difese italiane sono forti ma noi siamo coraggiosi. È montenegrino come Vucinic e Jovetic che mi hanno portato bene, non c’è due senza tre”.

Quindi la palla è passata a Nikola

“Sono felice di essere a Lecce, i miei idoli sono Ibraimovic e Mirko Vucinic e cerco di ispirarmi a loro. Ho chiesto la maglia numero 9”, sono state le sue prime parole da calciatore giallorosso.

L’esordio con gol

“I miei amici mi dicevano che avrei segnato. Durante la partita contro la Fiorentina mi sentivo strano, poi, mister D’Aversa mi ha detto di entrare e una volta in campo ho segnato”.

Allenamento

“In attesa dell’arrivo del transfert, mi sono allenato 2/3 ore da solo con il preparatore, con una scheda dello staff tecnico, per farmi trovare pronto”.

Mirko Vucinic

“Dopo la partita mi ha scritto e durante l’estate ci siamo sentiti. Mi ha sempre consigliato di venire qui a Lecce”.

La Serie A

“Il Campionato italiano per me è il migliore. Ho parlato molto con il Direttore Corvino e volevo venire qui fortemente”.

I compagni

“I miei compagni sono meravigliosi. Mi hanno accolto benissimo e si respira un bel clima. Le prime parole di italiano che ho imparato sono destra, sinistra e gol”.

Speranze e Promesse

“Non voglio fare promesse. Preferisco fare parlare il campo”.

 

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