HomeSportPadroni del nostro destino, piangersi addosso non porta punti

Padroni del nostro destino, piangersi addosso non porta punti

Padroni del nostro destino, piangersi addosso non porta punti

I vertici societari ricompattano l’ambiente e chiedono l’aiuto dei tifosi
Hdl Nardò Basket si gioca la permanenza in A2 nelle prossime due partite della fase a “orologio” e poi nel girone salvezza. Il presidente Tommaso Greco, il vicepresidente Marco Papadia e l’amministratore Cesare Barbetta ricompattano l’ambiente granata e chiedono l’aiuto dei tifosi per il cambio di passo che serve in questo finale di stagione. Parole chiare e incoraggianti, al bando recriminazioni e paure. Si cerca la scossa per tornare alla vittoria.


“È il momento di fare quadrato – è la sveglia di Tommaso Greco, Marco Papadia e Cesare Barbetta – piangersi addosso non serve a nulla, non risolve i problemi, non porta i punti che servono per la salvezza. È inevitabile che in questo passaggio così particolare, è più semplice farsi prendere dalla paura e dallo sconforto, ma è obbligatorio trovare la lucidità e l’energia dentro e fuori dal parquet per continuare a lottare e per tagliare il traguardo della A2. Cancelliamo timori, dubbi, rancori, recriminazioni e amarezze. Concentriamoci tutti sul presente, per il bene di Nardò Basket. Ora o mai più.
Siamo forti di due presupposti. Il primo, solidissimo: il Toro è ancora padrone del proprio destino. Nonostante le sconfitte e i passaggi a vuoto, non c’è nulla di irreparabile. Quello che è stato fatto sin qui, non è stato sufficiente per una salvezza tranquilla o per sogni più ambiziosi, ma è abbastanza per partire quasi davanti a tutti in questo rush finale. Di conseguenza, la ricetta è mettere al bando la depressione e lavorare. Ognuno faccia il suo sino in fondo e quello che tutti vogliamo, arriverà. Non è questo il tempo di cercare colpevoli, ma soluzioni. Gli errori compiuti saranno oggetto di attenta riflessione al termine della stagione, non adesso. L’imbuto del tempo e della classifica ci dicono che adesso ci sono due partite di enorme importanza con Agrigento e Roma e poi il girone salvezza.
Il secondo presupposto, altrettanto solido: noi crediamo in questa squadra. È quella che ha vinto 11 partite, che pochi giorni fa ha giocato alla pari sino all’ultimo possesso con la fortissima Trapani, che ha fatto la stessa cosa con Forlì, Cantù e Bologna, che ha espugnato Verona e Milano. Non è una squadra perfetta, ma le squadre perfette non esistono. Il club si è mosso sul mercato nel tentativo di fare scelte intelligenti, per aggiungere giocatori utili ed evitare stravolgimenti. È stato difficile per noi come per tutte le altre squadre, ma l’innesto di Ceparano può darci freschezza e un’alternativa utile a coach Dalmonte. Quindi, siamo convinti di poter portare la barca in porto con questo gruppo di giocatori e di persone.
Abbiamo fatto un patto con il coach e con i giocatori, che sanno di doversi buttare nel fuoco per la salvezza. Sanno di non doverci e doversi dare rimpianti. Ne proponiamo uno a voi tifosi. Credete nella salvezza come ognuno di noi, come ogni componente di questa società. Credeteci, stateci vicini, venite numerosi al palazzetto, tifate, fate l’ennesimo atto di fede per questi colori. Siamo certi che voi, come noi, non vorrete essere quelli che tra qualche tempo dovranno pentirsi di non aver fatto tutto il possibile per l’obiettivo di questa stagione. Più di mezza Italia cestistica vorrebbe stare al nostro posto, non dimentichiamolo e non lasciamoci sfuggire questo inestimabile privilegio.
La storia è adesso, ci siamo detti all’inizio dell’anno. È adesso è oggi, le prossime fondamentali partite. La storia è adesso ed è qui. E per onorarla il Toro ha bisogno di tutti”.

luciani.2006@libero.it

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