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Presentazione Dossier Statistico Immigrazione 2023 e Oltre gli Sbarchi

Presentazione Dossier Statistico Immigrazione 2023 e Oltre gli Sbarchi

Sala Conferenza Rettorato (Piazza Tancredi, Lecce) 23/4/2023, ore 9,30

Nell’ambito delle attività promosse dal progetto PRIN PNRR 2022 HiLArI. Histories, Laws & Architectures for Inclusion, i Corsi di Laurea in Governance Euromediterranea delle Politiche Migratorie e in Area Politologica, con il patrocinio dei Dipartimenti di Scienze Umane e Sociali, di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento e del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” organizzano, martedì 23 aprile alle ore 9.30, presso la Sala Conferenza del Rettorato (Piazza Tancredi, Lecce), il seminario di presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2023 e del testo OLTRE GLI SBARCHI. Governance delle migrazioni economiche in Italia e nuove proposte di policy curati dal Centro Studi e Ricerche IDOS (Roma).

Oltre gli sbarchi affronta in maniera rigorosa e a tutto tondo il tema cruciale della gestione delle migrazioni, una sfida imprescindibile non solo per l’Italia ma anche per molti altri Paesi in Europa e nel mondo. In un panorama globale in cui l’accoglienza e l’integrazione dei migranti economici costituisce un tema controverso, che contrappone visioni contrastanti tra chi – più o meno strumentalmente – sostiene l’utilità di politiche più aperte (“ne abbiamo bisogno”) e chi ideologicamente le avversa (“ci rubano il lavoro”), si impone la necessità di superare gli slogan e le riduzioni semplicistiche. I saggi presenti nel volume, oltre a presentare analisi puntuali e dettagliate, indicano possibili strade da percorrere per rivedere in chiave maggiormente inclusiva ed efficace la governance delle politiche migratorie italiane.

Il Dossier Statistico Immigrazione 2023, giunto alla 33° edizione, raccoglie i contributi di oltre 100 tra i più autorevoli studiosi e ricercatori in materia, esprimendo un ampio pluralismo di competenze e approcci analitici. Ne risulta uno strumento conoscitivo aggiornato e dettagliato, che, con un linguaggio quanto più accessibile e il corredo di una ricca varietà di tavole statistiche e infografiche, cerca, attraverso i numeri e i dati a disposizione, di restituire un quadro dell’immigrazione in Italia quanto più completo, esatto e scevro da precomprensioni, scandagliando le dimensioni e gli ambiti più nevralgici e rilevanti del fenomeno.

Il seminario di presentazione dei due volumi, grazie al sostegno del PRIN PNRR 2022 HiLArI. Histories, Laws & Architectures for Inclusion, sarà un’importante occasione per riflettere su due dimensioni fondamentali nei processi di inclusione sociale dei cittadini stranieri: l’accesso alla casa e al lavoro.

Di seguito il programma dei lavori:

Saluti

Luigi Melica, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche

Mariano Longo, Direttore del Dipartimento Scienze Umane e Sociali

Eliana Augusti, Presidente del CdLM in Governance Euromediterranea delle Politiche Migratorie, PI PRIN PNRR 2022 HiLArI

Daniele De Luca, Presidente dei CdL di Area Politologica, Scienze Umane e Sociali

Stefano Vinci, Coordinatore del Consiglio di interclasse in Giurisprudenza e Scienze giuridiche per l’Immigrazione, i Diritti umani e l’Interculturalità, Dipartimento Jonico, Università degli Studi di Bari “A. Moro”

Silvia Miglietta, Assessora alle Politiche Sociali Città di Lecce

Presentazione dei volumi a cura di Antonio Ricci, Vicepresidente Centro Studi e Ricerche IDOS

Introduce e coordina Antonio Ciniero, Docente di Sociologia delle Migrazioni

Interventi di commento con focus CASA e LAVORO

Monica Mc Britton, Docente di Diritto del Lavoro e Immigrazione

Azmi Jarjawi, Dipartimento Politiche Migratorie CGIL- Puglia

Michele Troisi, Docente di Istituzioni e Garanzie Costituzionali

Marjorie Carvalho de Souza, Ricercatrice “HiLArI Histories, Laws& Architectures for Inclusion” (PRIN PNRR 2022)

Nicola De Liso, Docente di Economia dell’Integrazione Europea

Nicola Grasso, Docente di Diritti, Cittadinanza e Immigrazione

I dati salienti del 2023 Puglia, Dossier statistico immigrazione ‘23

 a cura di Antonio Ciniero, Università del Salento – Redazione Regionale Idos

 La popolazione straniera e le dinamiche demografiche

A dicembre 2022, in Puglia risiedono 138.689 cittadini stranieri, il 49,2% dei quali donne. Questi incidono per il 3,6% sulla popolazione regionale. In termini assoluti, Bari è la provincia che concentra il maggior numero di residenti stranieri (43.398, il 31,1% del totale), seguita da quelle di Foggia (31.838), Lecce (25.793), Taranto (15.412), Brindisi (11.716) e Barletta-Andria-Trani (10.532).

Con riferimento alle dinamiche demografiche, se in termini complessivi in Puglia si registra da tempo un significativo calo delle nascite (nel corso degli ultimi vent’anni il numero dei nuovi nati in Puglia è più che dimezzato, nel 2022 sono state appena 26.260 le nuove nascite, portando il saldo naturale in regione ad un preoccupante -18.347), per quanto riguarda invece la componente straniera, il numero dei nuovi nati nel corso degli ultimi vent’anni è sistematicamente aumentato fino ad attestarsi, a partire dal 2012, su valori pressoché costanti (circa 1.400/1.500 nuovi nati l’anno). Una dinamica dovuta, in parte, al profilo più giovane dei cittadini stranieri.

Cittadini non comunitari e nuove tendenze migratorie

I titolari di un permesso di soggiorno a fine 2022 sono 95.238 e quasi 40mila (il 41,1%) vivono nella provincia di Bari. Tra i soggiornanti, la composizione di genere risulta piuttosto equilibrata, con una leggera prevalenza maschile (53,7%). Tuttavia, la situazione cambia in alcune province: in quella di Foggia la presenza maschile è molto più spiccata (59,1%), mentre in quella di Bari, unica provincia in regione, a prevalere è la componente femminile (51,5%). Questa diversa composizione di genere tra le due province riflette la storia migratoria dei due territori, e in particolare la domanda di lavoro che esprimono: manodopera maschile da impiegare nel comparto agroalimentare nel foggiano e lavoratrici per il settore dell’assistenza e cura alle persone nel barese.

I dati relativi alle cittadinanze dei titolari di permesso di soggiorno e quelli relativi alla durata temporale dei permessi sono rivelatori di modificazioni qualitativamente significative nelle dinamiche migratorie regionali. Se si guarda alle cittadinanze, ad esempio, è possibile notare delle differenze significative rispetto al passato. In primo luogo, l’aumento dei soggiornanti ucraini a causa della guerra che ha colpito il Paese. Gli ucraini, infatti, sono la collettività che rispetto all’anno precedente ha registrato il più alto incremento numerico (+159,1%), passando dalle 2.770 presenze del 2021 alle 7.176 nel 2022, pari al 7,5% dei titolari permesso di soggiorno. Altro aumento significativo si registra nella comunità georgiana come effetto della regolarizzazione prevista dall’articolo 103 comma 2 del Decreto Legge 34/2020.  Resta stabile, invece, il numero dei soggiornanti marocchini (10.520, l’11,0% del totale) e cinesi (6.097, 6,4%), mentre diminuiscono di quasi 2.000 unità i soggiornanti albanesi (soprattutto perché molti di loro acquisiscono la cittadinanza italiana), che tuttavia restano la collettività non Ue più numerosa (18.073, il 19,0% dei soggiornanti).

Passando ai dati sulla durata temporale dei permessi di soggiorno, i soggiornanti di lungo periodo rappresentano il 50,7% di tutti i titolari di permesso. Rispetto all’anno precedente, la loro quota diminuisce però di ben 6 punti percentuali, mentre quella dei titolari di un permesso a termine passa da 43,2% nel 2021 a 49,3% nel 2022. Su questa dinamica ha inciso l’aumento registrato negli ultimi anni dei richiedenti asilo o altre forme di protezione all’interno dei flussi migratori. Ad ogni modo, il principale motivo di rilascio anche dei permessi a termine resta quello lavorativo (34,5%). Seguono, i permessi per protezione (33,0%) e quelli per motivi di famiglia (26,4%).

Il lavoro dei cittadini stranieri

Nel 2022, secondo i dati Istat della Rilevazione sulle forze di lavoro, gli occupati stranieri in regione sono 56.500 e rappresentano il 4,5% dei 1.267.000 occupati pugliesi, con un’incidenza della componente femminile pari al 36,0%. Dei 174mila disoccupati pugliesi, invece, gli stranieri rappresentano il 7,8% del totale e tra questi le donne sono poco meno della metà (48,8%).

I dati relativi alle mansioni svolte e al livello di inquadramento fotografano un mercato del lavoro fortemente segmentato: svolge un lavoro manuale dequalificato il 41,0% degli occupati stranieri contro il 13,2% degli italiani, mentre solo il 6.8% è inquadrato come dirigente rispetto al 30,2% degli autoctoni.

Passando al lavoro autonomo, secondo i dati Infocamere/Centro studi Tagliacarne, in regione le imprese guidate da immigrati sono 21.777 a fine 2022, il 5,6% del totale delle imprese pugliesi. Il 73,1% di queste imprese opera nel settore dei servizi, il 15,2% nell’industria e il 5,6% in agricoltura. Con riferimento ai comparti, la maggior parte, il 53,9%, è attiva nel commercio, il 10,2% nelle costruzioni e il 6,7% nella gestione di alberghi e ristoranti. La provincia a più forte vocazione imprenditoriale immigrata è Lecce, dove l’11,5% delle imprese regionali sono guidate da nati all’estero.

Una scuola sempre più policulturale

La presenza dei figli dei cittadini stranieri nel sistema scolastico pugliese è sistematicamente cresciuta nel corso degli ultimi dieci anni, passando da 15mila alunni con cittadinanza non italiana registrati nell’anno scolastico 2011/2012 a 19.210 nell’anno scolastico 2021/2022, il 3,4% dei 565.504 studenti pugliesi. Nello stesso decennio è aumentato anche il numero degli alunni stranieri nati in Italia, passato da 4.689 a 10.298. Si tratta di una crescita del 119,6%, indice della progressiva stabilizzazione della presenza immigrata.

Le presenze nel sistema di accoglienza regionale

I migranti presenti nel sistema di accoglienza pugliese sono risultati in crescita: da 4.520 a fine 2021 a 5.151 a fine 2022 (+14,0%). Al 30 giugno 2023, le persone accolte ammontano a 5.490 (+6,6% rispetto a dicembre 2022) e rappresentano il 4,6% di tutti i migranti accolti in Italia. Di questi, 178 sono presenti negli hotspot, 2.274 nei Cas e in altre strutture e 3.038 nella rete Sai.

luciani.2006@libero.it

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