“Rombo di tuono” Gigi Riva, il Cagliari, e la nazionale italiana erano la sue squadre.
Ci lascia Gigi Riva, detto “Rombo di tuono”
Nato in lombardia, ma sardo d’adozione, nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, l’ex centravanti del Cagliari è stato soprannominato da Gianni Brera (giornalista sportivo) “Rombo di tuono” per via del suo sinistro potentissimo nel ’70 è campione d’Italia col Cagliari. Lo stesso anno arriva in finale al Mondiale in Messico: perde contro il Brasile di Pelé dopo la storica semifinale vinta sulla Germania per 4-3
Il mondo dello sport dice addio a Gigi Riva, mito del calcio italiano scomparso il 22 gennaio.
Sono 35 i gol di “Rombo di tuono” segnati con la maglia azzurra in 42 partite disputate.
Sempre in nazionale, Gigi Riva ha conquistato l’Europeo del 1968 (unico nella storia dell’Italia) e la finale del Mondiale del 1970 in Messico (persa contro il Brasile di Pelé).
Un Mondiale che viene tutt’oggi ricordato per via della storica semifinale vinta dagli azzurri per 4-3 contro la Germania. In quella che verrà poi considerata la “partita del secolo”, c’è anche la firma di Gigi Riva.
Al termine di quel Mondiale, anche l’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat si complimenta con Gigi Riva per le sue prestazioni in Messico.
La coppia azzurra formata da Gigi Riva e Roberto Boninsegna è ancora oggi considerata una delle più forti mai avute dalla nazionale italiana. Nel 1970, Gigi Riva conquista anche uno storico scudetto con la maglia del Cagliari.
Si tratta dell’unico successo tricolore per i rossoblù. Uno scudetto che rende immortale il lombardo Gigi Riva.
Il bomber si era trasferito in Sardegna nel 1963 dopo una stagione al Legnano. Nel corso della sua carriera, Riva diventa il miglior marcatore assoluto nella storia del Cagliari: 208 gol in 377 presenze. Un record attualmente imbattuto.
Sono diverse le proposte ricevute da Riva durante la sua avventura a Cagliari da parte di squadre più ricche e blasonate. “Rombo di tuono” però ha sempre rifiutato le “avance” delle big. Agnelli voleva portarlo alla Juventus, ma lui non volle.
Riva è anche uno dei cinque giocatori (insieme a Giuseppe Meazza, Roberto Boninsegna, Diego Armando Maradona e Giuseppe Signori) ad aver vinto nella stessa stagione la classifica marcatori sia in Campionato che in Coppa Italia. È successo nella stagione 1968-1969.
Con la maglia del Cagliari, Gigi Riva vince per tre volte la classifica marcatori: nel 1967, 1969 e 1970. In carriera Gigi Riva, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, ha segnato 249 gol in 442 partite: la sua è una media di 0,56 reti a partita.
Il suo legame con la città di Cagliari è talmente forte che Gigi Riva rimane a vivere in Sardegna anche dopo aver lasciato il calcio.
È il 1976 quando Gigi Riva lascia il calcio giocato. Due anni prima aveva dato l’addio alla nazionale. Nella stagione 1986-87 diventa presidente del Cagliari, ma lascia la carica dopo pochi mesi a Lucio Cordeddu.
Nel 1990 inizia la sua attività con la Federazione Italiana al seguito della nazionale azzurra. Gigi Riva inizia come dirigente accompagnatore per poi diventare team manager della nazionale.
È lui il capo delegazione della spedizione azzurra campione del mondo nel 2006. Gigi Riva, dal 2005, è anche cittadino onorario di Cagliari. Quell’anno, la società sarda ha inoltre deciso di ritirare la sua storica maglia numero 11.
Inserito nella Hall of fame del Cagliari, Gigi Riva ha anche una targa all’interno della Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.
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