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RUFFANO: Arriva San Marco è tempo di fiera

RUFFANO: Arriva San Marco è tempo di fiera

La mattina del 25 aprile si rinnova l’appuntamento con la più antica fiera primaverile della zona. Per l’amministrazione “una bellezza che non invecchia, da continuare a preservare”

Il 25 aprile a Ruffano è tempo di fiera. Da secoli il paese accoglie trepidante l’appuntamento dedicato al protettore dell’udito: San Marco.

Nonostante da queste parti non sia il santo patrono, per certi versi è quasi come se lo fosse: la lunga tradizione di fede lo lega ancora oggi fortemente alla comunità ruffanese. La fiera in suo onore è la più antica fiera primaverile della zona: è un appuntamento immancabile, che ricorre addirittura dal 15esimo secolo.                        Per intenderci, un’epoca in cui ancora non conoscevamo l’esistenza delle Americhe.

Da allora, la devozione ha tramandato di generazione in generazione storiche usanze. La mattina di questo giorno, le vie di Ruffano si colorano delle mercanzie che popolano le bancarelle.

Un tempo quest’evento era soprattutto occasione per introdurre frutti di stagione e per acquistare gli strumenti da lavoro ed i prodotti d’artigianato locale, come le terrecotte.

Il culto di San Marco a Ruffano è custodito anche da un luogo storico: nel pieno centro del paese ci sono una cripta bizantina, che porta il nome del santo (sottostante la chiesa del Carmine), ed un affresco del santo databile al XIII secolo.

L’Evangelista, come detto, è invocato come protettore dell’udito. Motivo per cui nel giorno della sua festa si distribuisce ai devoti un batuffolo di cotone imbevuto di olio benedetto, il quale per devozione, applicato nel paglione auricolare, fa risollevare dal dolore.

I numerosi ex voto in oro e argento esposti testimoniano le grazie ricevute. Nella piccola cappella, meta di numerosi pellegrinaggi, sono poste la reliquia e la statua in cartapesta di San Marco.

Nel giorno della festa, a pranzo i ruffanesi gustano la “scapece”, pietanza introdotta dai commercianti gallipolini e che tutt’oggi è immancabile presenza della fiera. Trattasi del tipico piatto della Città Bella: pesce (pupiddhri) marinato nell’aceto e nella mollica di pane con l’aggiunta di zafferano che dà un caratteristico colore giallastro.

Anche quest’anno la fiera di San Marco tornerà a tingere di tradizione le strade del paese per l’intera mattinata del 25 aprile.

Dozzine e dozzine di bancarelle comporranno quel percorso attraverso cui ogni visitatore si incamminerà per scegliere con cura della mercanzia o un semplice ricordo da portare a casa.

Claudio Sparascio

Con la fiera, anche il programma religioso in onore del santo. I riti, a cura dell’Arciconfraternita SS. Trinità e Carmine della parrocchia di San Francesco, si apriranno con un triduo di preparazione e si alterneranno tra la chiesa di San Francesco ed il piazzale antistante il santuario di San Marco. Proprio qui, la sera prima del giorno di festa, viene portata in processione la statua del santo, pronta ad accogliere l’indomani mattina i fedeli che, in centinaia, le faranno visita.

“UNA BELLEZZA CHE NON CONOSCE TEMPO”

“Quello di San Marco per Ruffano è un vero appuntamento con la storia”, per Claudio Sparascio, assessore con delega alle Attività Produttive ed a Fiere e Mercati per il Comune di Ruffano. “La fiera che il paese dedica da oltre mezzo millennio al santo è un evento imperdibile, non solo per la nostra comunità ma per tantissimi

fedeli di tutta la provincia. Lavorare per contribuire al preservarsi di questa antica tradizione è motivo di orgoglio e grande emozione”.

Il sindaco Antonio Cavallo ha aggiunto: “Per migliaia di persone, nel Salento, ad aprile Ruffano fa rima con San Marco. Siamo sempre felici di tornare a celebrare questo evento in cui, ancora una volta, Ruffano porta in piazza la bellezza della devozione e della tradizione. Una bellezza che non conosce tempo e non invecchia, a dispetto dei secoli”.

luciani.2006@libero.it

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