HomeCronaca e Attualità‘SALVEMINI, DOPO I BALLETTI TORNA AD OCCUPARTI DEL DEGRADO DI LECCE’

‘SALVEMINI, DOPO I BALLETTI TORNA AD OCCUPARTI DEL DEGRADO DI LECCE’

‘SALVEMINI, DOPO I BALLETTI TORNA AD OCCUPARTI DEL DEGRADO DI LECCE’

Surreale. Non troviamo altro aggettivo che questo per definire quanto è accaduto durante le Primarie del Centrosinistra a Lecce che hanno tenuto impegnato con se stesso il Sindaco Carlo Salvemini. Un impegno indefesso per riconquistare il cuore dei cittadini maltrattati da 5 anni da quella che è, opinione ormai ampiamente diffusa, la peggiore amministrazione della storia del capoluogo salentino.

Eppure mentre il primo cittadino ballava sulle note di ‘Figli delle Stelle’ di Alan Sorrenti, insieme ai maestri di danza Michele Emiliano e Antonio De Caro, i leccesi vedevano peggiorare costantemente la loro qualità di vita. Una città scandalosamente sporca è da anni il biglietto da visita per turisti e vacanzieri. Una città sconquassata da lavori per inutili e dannose piste ciclabili ha reso impossibile il transito urbano: non c’è via della periferia o del centro che non ne sia tristemente interessata.

Riduzione delle carreggiate per pericolose e improbabili gimkane a favore di tubi di scappamento delle automobili che nessuno mai attraverserà e che resteranno a futura memoria dell’incuria con cui si può amministrare una città importante come Lecce. Portare i figli a scuola al mattino è diventato da anni ‘mission impossible’ per i leccesi e per i salentini che scelgono gli istituti del capoluogo: code chilometriche a causa di lavori inutili che hanno rovinato strade a buona percorribilità…

Ma il top in queste settimane lo sta raggiungendo la Piazza antistante il glorioso Monumento dei Caduti, sede di maleodoranti bivacchi a cielo aperto con annesso bagno pubblico stradale… E poi vanno a celebrare pure la festa del 4 novembre, con fascia tricolore e seguito alle spalle. Incredibile quello che sta succedendo in quel monumento a pochi passi da Porta San Biagio. Giacigli per bivacchi notturni e diurni si sono impossessati di un luogo storico per la nostra città. Sacchi a pelo, bottiglie e lattine di birra lastricano il porticato. Niente di meno che un materasso, in posizione verticale nelle ore di mancato impiego, fa bella mostra di sé ad ogni ora del giorno. Una scultura, un’installazione quasi…, segno di sciatteria, trascuratezza, degrado. Ecco, dinanzi a quel simbolo, invitiamo il primo cittadino a non gigioneggiare con il ballo, a non compiacersi troppo negli specchi di cui ama circondarsi. Invitiamo il primo cittadino a rimboccarsi le maniche, a fare un giro personalmente in quella zona di assurdo e indegno degrado e a far rimuovere i segni della pericolosa inciviltà. A cominciare proprio da quel materasso, signor sindaco, perché te lo chiedono i leccesi stanchi delle tue disattenzioni: ‘Salvemini, invece di ballare rimuovi quel materasso… e bba curcate!’

Mario Spagnolo (Voce Nazionale)

 

luciani.2006@libero.it

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