HomeSportSAVERIO STICCHI DAMIANI “. Il romanticismo della passione e del tifo è qualcosa che mi affianca…”  

SAVERIO STICCHI DAMIANI “. Il romanticismo della passione e del tifo è qualcosa che mi affianca…”  

SAVERIO STICCHI DAMIANI “. Il romanticismo della passione e del tifo è qualcosa che mi affianca…”  

Conferenza stampa a fine calcio mercato con il Presidente che ha fatto un ampio resoconto sulla società.

Pantaleo Corvino “La rosa del Lecce a fine stagione avrà un valore complessivo di circa 120 milioni di euro in caso di permanenza in serie A, di 80 nell’eventualità di una retrocessione in B

Come consuetudine vuole a chiusura del calcio mercato di gennaio si è tenuta una conferenza stampa che quest’anno ha avuto anche la partecipazione del presidente Saverio Sticchi Damiani oltre che dei due responsabili delle operazioni di mercato per conto della società giallorossa: Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera.

Rispettando le gerarchie ha preso la parola il presidente che, ovviamente, ha disquisito su argomenti finanziario/amministrativi per poi lasciare a Corvino il compito di parlare di mercato e di come il Lecce nel corso delle due ultime stagioni abbia registrato una forte crescita tecnica e patrimoniale.

È stata quella fatta dal numero uno della società un’analisi a tutto campo visto che sono stati trattati tutti gli argomenti possibili, dal risultato sportivo a quello economico e con un ampio rilievo al centro sportivo di proprietà.

 

“Ho scelto questa occasione per compiere un’analisi di più ampio respiro e fare il punto di metà percorso. Dopo la bellissima vittoria di venerdì sono contento di aver constatato che il nostro popolo, in un momento un po’ più difficile, non ha mai smesso di sostenerci. Il romanticismo della passione e del tifo è qualcosa che mi affianca, se avessi voluto fare solo azienda, ho già la mia attività”, ha esordito il presidente Saverio Sticchi Damiani che ha poi proseguito:

“Messo alle spalle più di metà del campionato, bisogna notare che nelle ultime tre in classifica non c’è una neopromossa, è un torneo molto livellato verso l’alto e siamo tutti chiamati a fare di più e mi sembra che si stia andando verso una Serie A che sta diventando sempre più proibitiva e questo dà lo spessore di ciò che si sta facendo”.

Scendendo nei particolari il Presidente ha detto:

“Alcune società sono di proprietà dei fondi, poi ci sono realtà possedute da potenze industriali nazionali e altre che fanno una politica ‘all inn’, nel senso che si indebitano, alterano la concorrenza sportiva nella speranza di fregare chi rispetta le regole e non siamo arrivati a un sistema che impedisca di fare ciò. Per quel che riguarda il nostro caso, ho imposto che tutti i soci della società siano persone fisiche e quindi responsabili come tali di ciò che compie la società. Da persone fisiche risponde il club, per portare a casa risultati sportivi e no, mi sono affidato a due persone come Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera e non trovo in Italia alcuno che lo sappia fare in questo modo esemplare. Rispetto alle altre squadre, noi abbiamo una percentuale di monte ingaggi molto più basso e questo progetto fa sì che si possa andare lontano. Il fatto di non avere debiti ci porta a essere considerati in Lega una società con i migliori bilanci e il nostro modello dovrebbe essere studiato nelle università. Noi il 20 di ogni mese paghiamo tutti gli stipendi ed è per questo che Lecce è diventata una piazza in cui vogliono giocare molti calciatori. Per quanto riguarda l’indice di liquidità, siamo gli unici in Serie A che rispetta il rapporto sotto il 50% dei ricavi. Giovanni Carnevali dice che è importante tenere sotto controllo l’indice di indebitamento? Sono entrambi elementi importanti, sono d’accordo che i due fattori debbano concorrere.”.

Trattato il capitolo “mercato”

“In questo mercato ci siamo presentati con un indice di liquidità che ci ha consentito di fare mercato e, pronti/via abbiamo acquistato Santiago Pierotti, poi le trattative di gennaio servono a migliorare la rosa e non prendere un nome altisonante per ingannare la piazza e creare problemi all’allenatore. Gabriel Strefezza non è stata una cessione per operazioni di bilancio, non era preventivata e non serviva per avere i conti a posto. Per una serie di ragioni il ragazzo non era sicuro di essere protagonista assoluto, il suo entourage ci ha proposto un’operazione che gli dava possibilità importanti, aveva con noi un solo anno di contratto e c’è stata una buona proposta, non compiere questa operazione sarebbe significato voler fare un danno al club. Con il ragazzo ci siamo lasciati non bene, ma benissimo, lui ci ha ringraziato mille volte e noi ringraziamo mille volte lui. Non essere nella condizione di dover vendere a ogni costo è un lusso, ogni risorsa viene utilizzata per fare il bene del club e in questi anni né io né i miei soci hanno mai preso utili.

Ed ecco un argomento che sta molto a cuore: il Centro sportivo di proprietà

“Siamo cresciuti molto per quel che riguarda le strutture, ma adesso siamo convinti che si debba fare un centro sportivo.  Per la società è solo un costo e non un profitto, serve per alzare il livello delle prestazioni e me lo chiedono tutti dall’allenatore ai giocatori. Avevamo un’idea, un progetto su un terreno F35 destinato a strutture sportive, lo abbiamo presentato al Comune, ma questi ci ha detto che per il piano regolare attuale non sarebbe stato possibile realizzarlo; quindi, ci stiamo orientando sulla provincia e in un comune del territorio sorgerà questa struttura. Per quel che riguarda i ‘Giochi del Mediterraneo’, la prima trance da 11milioni è arrivata grazie a un nostro progetto e ne stiamo presentando un altro per avere ulteriore budget”.

Contatti per futuri soci

“Per quel che riguarda l’allargamento della compagine societaria, c’è stato qualche incontro in video con realtà di oltreoceano, in tutti questi scambi di informazioni tutti hanno detto che l’interesse sarebbe tutto dal punto di vista infrastrutturale”.

È questo un aspetto molto interessante. Si tratta di soggetti che operano su economie di ampio respiro, che, forse sorpresi, davanti ai numeri della gestione sportiva, potrebbero, lasciando la conduzione del club all’attuale dirigenza, interessarsi di tutti quegli aspetti che solitamente fanno gola agli investitori, come la possibilità di un’iniziativa di sviluppo urbanistico (infrastrutture, edilizia) attorno al fenomeno calcistico.

L’ammissione del presidente è la dimostrazione lampante che quanto fatto la scorsa stagione, culminata con la salvezza, e in quella attuale, nella quale il Lecce sta maturando il raggiungimento dell’obiettivo finale, porta sempre più appeal nei confronti della società giallorossa dato che in passato (anche recente) non si registrava. 

 È stata poi la volta del responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino:

“Alla luce di ciò che ha detto il Presidente faccio poche considerazioni. Il management in un’impresa viene giudicato positivo in base ai profitti che porta a casa e nel calcio, oltre al profitto economico, viene chiesto anche quello sportivo ed è molto complicato. Ci sforziamo molto e penso che quello si fa lo facciamo bene, poi, ci sono alti e bassi.

Per quel che riguarda il mercato, se ci fosse stata la possibilità di fare di più lo avremmo fatto. Abbiamo una rosa di 27 calciatori con un’età media di poco più di 23 anni e otto dei quali provengono dalla Primavera”. 

Corvino ha poi confermato l’arrivo per la prossima stagione del francese Pierret, mentre per Lagerbielke ha ammesso un interessamento risalente all’estate, tramontato dopo le richieste di ingaggio del calciatore e ritornato d’attualità quando l’entourage del difensore svedese, la scorsa settimana, ha fatto sapere di gradire la destinazione Lecce. Smentito, invece, qualsiasi interessamento per De Wit:

De Wit non lo abbiamo mai cercato, ma in pieno mercato non posso smentire nulla, perché alcuni nomi possono servire per farne arrivare altri. Ho portato al presidente alcune offerte scritte che se le avessimo finalizzate avremmo guadagnato quasi 100milioni. A fine campionato dirò il prezzo che dovrà pagare chi vorrà acquistare Dorgu. Alcune operazioni sono state fatte per quel che riguarda i calciatori svincolati. La rosa del Lecce a fine stagione avrà un valore complessivo di circa 120 milioni , in caso di permanenza in serie A, di 80 nell’eventualità di una retrocessione in B”.


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