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IL SIGILLO DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO AD AGNES HELLER

IL SIGILLO DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO AD AGNES HELLER

Agnes Heller

Agnes Heller

Giovedì 19 aprile, alle 12, presso Studium 2000 (Aula 5, Edificio 6 – via di Valesio) a Lecce, nell’ambito dell’incontro con Agnes Heller dal titolo “PARADOSSO EUROPA”, organizzato all’interno del Seminario permanente “Politica e/è” coordinato da Marisa Forcina ed Elena Laurenzi (docenti di Storia delle dottrine politiche, Università del Salento), si terrà la cerimonia di consegna del sigillo dell’Università del Salento ad Agnes Heller.

La grande pensatrice e teorica della politica ungherese verrà insignita di questo prestigioso riconoscimento per la sua lunga carriera oltre che per il suo lavoro di costante richiamo ai valori politici dell’Europa democratica in un momento in cui vengono messi in pericolo dal risorgere di nazionalismi e chiusure identitarie.

Il sigillo, simbolo di unione e consolidamento di rapporti, che verrà dato alla Heller, è in allumina. L’ossido di alluminio (o allumina) è la base di alcuni minerali come rubino e zaffiro. All’apparenza molto fragile, è resistente agli acidi, ha un’elevata conducibilità termica e dal punto di vista elettrico è un isolante. Per queste sue proprietà è fondamentale in moltissimi campi quali l’industria dei laterizi, dei refrattari e delle ceramiche, l’elettronica e la meccanica, oltre ad essere usato nella biomedica come materiale di innesto.

Allo straordinario appuntamento, organizzato in collaborazione con l’associazione “Sud” nell’ambito del progetto “Padume”, prenderanno parte anche Donatella di Cesare (Università di Roma, La Sapienza) e Paola Caridi (Università di Palermo).

“PARADOSSO EUROPA” Il libro di Agnes Heller – Abstract

A sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, l’Unione Europea vive la più profonda crisi della sua storia: nazionalismi, populismi, divisioni politiche ed economiche minacciano di distruggere il sogno di un’Europa unita e pacificata. Rivolgendo uno sguardo particolare alla difficile situazione politica del suo paese, l’Ungheria, assediata dal razzismo e dalla questione rom, Ágnes Heller mette in discussione i cosiddetti “valori comuni europei”, si interroga sul ruolo dei singoli cittadini e solleva una domanda scottante: l’Europa è qualcosa di più di un museo? Da questo libro emergono i grandi paradossi che caratterizzano tanto il continente europeo quanto l’intera cultura occidentale: universalismo umanista e fanatismo nazionalista, tolleranza e xenofobia, totalitarismo e libertà. Conflitti che si fanno più drammatici nella crisi dei rifugiati e che mettono in serio pericolo l’intera costruzione di una comunità europea. Ma Heller, con tenace fermezza, suggerisce che non bisogna rinunciare a realizzare il sogno di una Europa umana: questa utopia dipende da noi.

AGNES HELLER

Il ritratto: filosofa radicale della vita quotidiana

Nata nel 1929 da una famiglia ebrea di Budapest, Agnès Heller è stata una delle principali esponenti della Scuola di Budapest, una corrente del marxismo critico che ha ispirato le politiche del “dissenso” nei paesi comunisti dell’Europa dell’Est. Il libro che l’ha fatta conoscere in Italia è stato “La teoria dei bisogni in Marx” e gli studi sull’economia politica e la rivoluzione della vita quotidiana. Allieva di Gyorgy Lukacs nel 1959 è stata espulsa dall’università ungherese per aver sostenuto “le idee false e revisioniste” del maestro da giovane, ispiratore del marxismo critico per cinquant’anni con il potente libro “Storia e coscienza di classe”.

Nel 1973 è stata di nuovo espulsa dall’Accademia delle Scienze. Nel 1977, insieme al marito Ferenc Fehér, altro esponente della Scuola di Budapest, lasciò l’Ungheria per l’Australia dove ha insegnato sociologia. Poi il trasferimento a New York alla New School for Social Research. Tra i suoi libri più recenti: “La filosofia radicale. Il bisogno di un’utopia concreta e razionale” (Pgreco); con Z. Bauman, “La bellezza (non) ci salverà” (Il Margine); il classico che ha segnato il suo rapporto con l’Italia: “L’Uomo del rinascimento. La rivoluzione umanista” (Pgreco).

 

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