HomeCronaca e AttualitàTORCHIAROLO E VILLA CASTELLI: ARRESTATI I SINDACI DEI DUE CENTRI DEL BRINDISINO

TORCHIAROLO E VILLA CASTELLI: ARRESTATI I SINDACI DEI DUE CENTRI DEL BRINDISINO

TORCHIAROLO E VILLA CASTELLI: ARRESTATI I SINDACI DEI DUE CENTRI DEL BRINDISINO

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C’è anche il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Squinzano tra le 12 persone coinvolte

L’operazione “Hydra” condotta dalla Compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni ha portato all’arresto dei sindaci di Torchiarolo e Villa Castelli, rispettivamente Michele Zaccaria e Vitantonio Caliandro. Il primo è accusato di corruzione continuata.

Nominato componente esperto per l’esame delle offerte tecniche relative all’appalto per l’affidamento del servizio pubblico di igiene urbana nell’Ambito di Raccolta Ottimale (ARO) di Gallipoli, Alliste, Melissano, Racale e Taviano, avrebbe esercitato pressioni per aggiudicare le gare d’appalto alla ditta Reteservizi S.r.l. di Mafredonia in cambio di denaro.

Le indagini degli investigatori hanno accertato i contatti tra la ditta e numerosi esponenti della Pubblica Amministrazione, tra cui dirigenti comunali e pubblici ufficiali che avrebbero favorito gli interessi della ditta in cambio di favori economici e anche sessuali. Il sindaco di Torchiarolo, arrestato insieme al vicesindaco Maurizio Nicolardi, avrebbe accettato 3mila euro come appoggio elettorale durante le elezioni comunali del 2015. Il suo omologo di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro avrebbe invece ottenuto 5mila euro come appoggio elettorale in cambio dell’appalto a favore della Reteservizi srl.

Il vice Sindaco di Poggiorsini, provincia di Bari, Giovanbattista Selvaggi, avrebbe garantito alla società una corsia preferenziale nell’esecuzione della fornitura e messa in opera di un impianto di autocompostaggio, in cambio dell’assunzione di dipendenti dallo stesso indicati. Anche il consulente dell’Ufficio Tecnico del comune barese, di Biccari e delle Isole Tremiti, Giuseppe Veluzzi, è stato raggiunto dall’ordinanza cautelare: avrebbe prodotto la documentazione necessaria, in modo occulto per favorire la Reteservizi nell’aggiudicazione dei bandi di gara.

E’ accusato, infine, di favoreggiamento della prostituzione e false dichiarazioni sull’identità altrui il gestore di un hotel di Carovigno, Giuseppe Guarini: interrogato sulla presenza di una escort, avrebbe reso dichiarazioni mendaci.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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