HomeSpettacoli Musicali e Teatrali54^ STAGIONE CONCERTISTICA 2023-24 – ASTOR – Un secolo di Tango

54^ STAGIONE CONCERTISTICA 2023-24 – ASTOR – Un secolo di Tango

54^ STAGIONE CONCERTISTICA 2023-24 – ASTOR – Un secolo di Tango

Balletto di Roma Mario Stefano Pietrodarchi, bandoneòn

Domenica 17 marzo 2024, ore 18.00 TEATRO APOLLO – LECCE

Il variegato cartellone della 54^ Stagione Concertistica della Camerata Musicale Salentina propone domenica

17 marzo alle 18, uno straordinario appuntamento dedicato a Piazzolla. Protagonista, sul palco del Teatro Apollo di Lecce, il Balletto di Roma con “Astor – Un secolo di Tango”.

Astor è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci svelano la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata.

Con le sue coreografie Valerio Longo, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, porta i danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón.

La parola-chiave è “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo. A curare tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto è la maestria e l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla. Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi.

luciani.2006@libero.it

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