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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: domenica 11 febbraio 2024

Settima settimana dell’anno 2024

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 42 Giorni mancanti alla fine dell’anno 324

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A Lecce il sole sorge alle 6.45 * tramonta alle 17.18 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA: Beata Vergine di Lourdes     

 

OGGI È: Giornata mondiale del malato

L’11 febbraio è una data di grande importanza per la comunità internazionale. Benvenuto/a nella straordinaria Giornata Mondiale del Malato! Oggi, ti invito a unirti a noi in un viaggio di sensibilizzazione, riflessione e azione. Questa giornata speciale, celebrata ogni 11 febbraio, ci offre l’opportunità di cambiare il mondo con amore e compassione. Preparati a scoprire storie di coraggio, a esplorare le sfide che i malati affrontano e a esaminare le iniziative che possiamo intraprendere per fare la differenza. Ti assicuro che l’esperienza sarà coinvolgente, emozionante e piena di speranza.

È stata istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II. Questa giornata speciale si celebra ogni anno il 11 febbraio, giorno di commemorazione di Nostra Signora di Lourdes, una figura religiosa associata alle guarigioni miracolose. Papa Giovanni Paolo II ha voluto dedicare questa giornata ai malati di tutto il mondo, per promuovere la compassione, la solidarietà e l’attenzione verso coloro che soffrono a causa di malattie.

 

ACCADDE OGGI: anno 1929 – Firmati i Patti Lateranensi:

«La Santa Sede e l’Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l’addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti». Con questa premessa si aprono i Patti dei Lateranensi che, dopo sessant’anni di gelo tra le due sponde del Tevere, diedero una soluzione alla cosiddetta questione romana, aprendone un’altra altrettanto annosa.

Conclusa l’impresa unitaria, nella primavera del 1861 Cavour aprì ufficialmente la “questione romana”, proclamando Roma capitale del Regno, quando la stessa si trovava ancora sotto la giurisdizione papale. Dieci anni dopo, riconquistata la città, il governo Lanza trovò la soluzione nella Legge delle Guarentigie (5/1871).

Con essa il Pontefice, all’epoca Pio IX, diventava suddito dello Stato Italiano, conservando tuttavia una serie di privilegi rispetto agli altri cittadini. Il Papa non accettò la soluzione unilaterale e in segno di protesta sia lui che i suoi successori non varcarono mai la soglia delle mura vaticane.

I rapporti vennero ristabiliti quasi sessant’anni dopo, in piena epoca fascista. Dopo i vani tentativi di conciliazione nel corso dei pontificati di Leone XIII e Pio X, i primi segnali distensivi si ebbero con Benedetto XV che alimentò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, sostenendo nel 1919 la formazione del Partito Popolare Italiano (dalle cui ceneri nacque nel ’42 la DC). Sul versante opposto Giolitti apriva a una nuova stagione di rapporti, attraverso la politica delle «due parallele» e rimarcando l’autonomia di Stato e Chiesa nei rispettivi ambiti.

L’avvento della dittatura fascista mise in allarme la Santa Sede preoccupata di perdere la propria secolare autonomia. Di qui, nell’estate del 1926, si avviarono delle trattative condotte per l’Italia dal consigliere di Stato Domenico Barone e per la Chiesa dall’avvocato Francesco Pacelli. Nelle ultime fasi, agli stessi subentrarono rispettivamente il capo del governo Benito Mussolini e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Gasparri.

A questi ultimi spettò di formare l’accordo dell’11 febbraio, nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Il trattato (ratificato con la legge 810 del 27 maggio 1929) riconosceva innanzitutto la personalità giuridica internazionale dello Stato della Città del Vaticano, mentre quest’ultimo riconosceva il Regno d’Italia e Roma quale sua capitale.

Tra i punti salienti, venivano regolati gli effetti civili del matrimonio religioso e stanziati circa un miliardo di lire, a titolo di risarcimento per i danni subiti con la perdita del potere temporale del Papa. I punti più controversi, che rispetto alle Guarentigie segnavano un regresso nella tutela della libertà religiosa, riguardavano l’indicazione del cattolicesimo quale religione di Stato e l’obbligatorietà dell’insegnamento della dottrina cristiana nelle scuole medie ed elementari.

Pur tra il dissenso delle correnti laiche dell’Assemblea Costituente, i Patti vennero assorbiti all’interno della Costituzione del 1948, nello specifico con l’articolo 7. Tuttavia fu avvertita a più riprese l’esigenza di modificare l’accordo, nei punti ritenuti palesemente incompatibili con i principi della Costituzione repubblicana.
Istanze raccolte più tardi nel nuovo Concordato del 1984, sottoscritto dal presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato Agostino Casaroli. Con esso da un lato si eliminavano i punti più controversi (il riconoscimento di “religione di stato” e l’insegnamento obbligatorio cambiato in facoltativo); dall’altro si facevano importanti concessioni alla Chiesa, tra cui il finanziamento attraverso il meccanismo dell’otto per mille e il diritto a istituire scuole di ogni ordine e grado.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1967 – Ciro Ferrara

anno 1982 – Christian Maggio (ex Lecce)

anno 1987 – Josè Maria Callejon

anno 1990 – Alessandro Pittin

 

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

Se un sultano fa tagliare teste a capriccio rischia di perdere la propria. (Napoleone Bonaparte)

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

A Carnevale ogni scherzo vale.

 

I DOODLE DI GOOGLE: May Ziade e la Rinascita Araba:

La poetessa palestinese May Ziade fu una dei principali rappresentanti della cosiddetta Rinascita Araba (in arabo Nahda), grande stagione di riformismo politico e di fioritura culturale che, dalla seconda metà del XIX secolo ai primi anni del XX, interessò tutti i paesi di lingua araba, in particolare l’Egitto. In quel clima, Ziade si fece portavoce, attraverso i suoi scritti giornalistici e letterari, delle rivendicazioni sociali delle donne.

È ricordata ancora oggi come una pioniera del femminismo nel mondo arabo e per la fitta corrispondenza avuta con il celebre scrittore libanese Khalin Gibran. Google nel 2012 le ha dedicato un doodle (visibile in Egitto e in altri paesi di lingua araba) in occasione del 126° anniversario della sua nascita.

luciani.2006@libero.it

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