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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Sabato 23 dicembre 2017

Cinquantunesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 357 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 8

A Roma il sole sorge alle 07.36 e tramonta alle 16:43 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.16 e tramonta alle 16:28 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Vittoria e San Giovanni da Kety                    

ACCADDE OGGI: 1984 –  Strage di Natale:

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Sono da poco passate le 19 e il Rapido 904 – partito da Napoli e diretto a Milano – vede davanti a sé la grande galleria dell’Appennino, che con i suoi 18 km collega Bologna a Firenze. A bordo, tra i circa 300 passeggeri, regna un clima di relax domenicale, in attesa di rientrare a casa, e di gioiosa ansia di riabbracciare i parenti per le festività natalizie.

Pochi minuti e si consuma il dramma di quella che i media ricorderanno come Strage di Natale, primo atto della sanguinosa guerra di mafia che raggiungerà il culmine nei primi anni Novanta. Dopo aver percorso circa 8 km di galleria, in località San Benedetto Val di Sambro, si avverte un tremendo boato e in un attimo il convoglio si trasforma in un’infernale trappola di fiamme e schegge di vetro impazzite.

Particolarmente straziante (come riportato dalle testimonianze dei sopravvissuti) è la voce disperata di una madre che chiama «Federica! Federica!», cercando sua figlia di 12 anni. Ma il nome della ragazzina finisce nell’elenco delle 17 vittime (tra di loro altri due bambini, di 4 e 9 anni), di cui 15 morte sul colpo e altre due per le gravi ferite riportate. Gli oltre 260 feriti vengono soccorsi non senza difficoltà, visto che la linea elettrica è stata messa fuori uso dall’esplosione e la galleria – completamente al buio per la poca autonomia dei neon d’emergenza – è invasa dal fumo.

Determinante è la prontezza d’intervento del personale del treno (che riceverà per questo una medaglia d’oro) e la rapidità dei soccorsi, coordinati dal servizio centralizzato di Bologna Soccorso che, in occasione dei Mondiali di Calcio 1990, diverrà il primo nucleo attivo del servizio di emergenza 118.

L’acre odore di polvere da sparo avvertito dai soccorritori fa capire che si è trattato di un attentato. Le prime ipotesi ricadono sulla matrice terroristica ma gli anni di piombo sembrano ormai archiviati e molti dettagli portano in tutt’altra direzione.

Agli inquirenti non sembra infatti una casualità che l’episodio sia avvenuto poco distante dal luogo di un’altra tragedia avvenuta dieci anni prima: la strage del treno Italicus, in cui erano morte 12 persone. Si sospetta una strategia precisa di più soggetti. In questo scenario, assume un valore altamente simbolico la scelta dei parenti delle vittime di non autorizzare i funerali di Stato.

Nel frattempo emergono i primi riscontri. Un testimone afferma di aver notato qualcuno che ha sistemato due borsoni nel portabagagli del corridoio della nona carrozza, durante la sosta alla stazione di Firenze. Ciò sposta l’indagine nel capoluogo toscano, dove viene presa in carico dal procuratore Pier Luigi Vigna.

Ma la vera svolta arriva a marzo dell’85, con l’arresto a Roma di Guido Cercola e del pregiudicato Pippo Calò, vicino a Cosa nostra, entrambi accusati di traffico di stupefacenti. La perquisizione nel loro covo fa emergere una valigia con dentro un apparato ricetrasmittente, antenne, cavi, armi ed esplosivi. Tutto materiale giudicato compatibile con quello utilizzato per la carneficina del 23 dicembre.

Le nebbie si diradano e la verità comincia a venire a galla: si tratta di un attentato mafioso, il primo realizzato con un telecomando a distanza. Emerge il disegno criminale di uccidere quante più persone possibili, legato alla scelta di azionare il dispositivo nel momento in cui il treno era dentro la galleria, amplificando così la forza distruttiva della detonazione. Ma la mafia non ha fatto tutto da sola.

I legami di Calò con camorra napoletana, ambienti eversivi di destra e Loggia P2 fanno pensare a una strategia condivisa per rispondere alla guerra che lo Stato ha dichiarato alla mafia in quegli anni. Protagonisti di questa battaglia sono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli altri giudici del pool antimafia, le cui indagini portano nel 1987 alla celebrazione dello storico maxiprocesso di Palermo.

Le inchieste siciliane s’incrociano con quella sulla strage di Natale, di cui il procuratore Vigna accusa Calò e Cercola, indicando come scopo finale quello di «distogliere l’attenzione degli apparati istituzionali dalla lotta alle centrali emergenti della criminalità organizzata, che in quel tempo subiva la decisiva offensiva di polizia e magistratura per rilanciare l’immagine del terrorismo come l’unico, reale nemico contro il quale occorreva accentrare ogni impegno di lotta dello Stato».

Per entrambi arriva la condanna all’ergastolo, confermata in via definitiva nel 1992. Nel 2011, le rivelazioni del collaboratore di giustizia Giovanni Brusca portano all’arresto di Totò Riina (già condannato all’ergastolo in quanto capo della cupola mafiosa e ideatore della strategia stragista, cui si ricollegano le stragi di Capaci e via D’Amelio) quale mandante dell’attentato al Rapido 904.

EVENTO SPORTIVO: 1969 – Rivera vince il Pallone d’oro:

Il vincitore della 14ª edizione del premio Pallone d’oro è per la prima volta un italiano: Gianni Rivera del Milan. Il Golden boy era già arrivato secondo nel 1963. L’affermazione del calcio italiano è completata dal secondo posto di Gigi Riva del Cagliari.

NACQUERO OGGI:

1915 – Dino Risi – regista

1956 – Michele Alboreto – corridore formula 1

1967 – Carla Bruni – top model/cantante

FRASE CELEBRE:

Non ti affaticare intorno a cose che generano sollecitudine, perturbazioni ed affanni. Una sola cosa è necessaria: sollevare lo spirito ed amare Dio. (S. Pio da Pietrelcina)

IL PROVERBIO:

Patti chiari amici cari

SEGNO ZODIACALE: Capricorno dal 22/12 al 21/01

Personalità

Arroccato nella sua torre d’avorio, possiede una personalità complessa e difficile da comprendere. Riflessivo, razionale e prudente, crede solo a ciò che vede, tutto il resto è vana ed inutile speculazione. Solitario per vocazione, rifugge la vita mondana e mira soltanto a conseguire risultati concreti, che raggiunge facilmente, grazie al suo spirito pratico. Le avventure intellettuali lo affascinano, soprattutto se gli permettono di argomentare sull’assurdità di alcune credenze e superstizioni. Lo giudicano freddo, introverso, distante, frequentandolo però, ci si accorge subito della profondità della sua intelligenza, volta quasi sempre all’introspezione e alla ricerca dell’essenza di tutte le cose. Il carattere orgoglioso inoltre lo porta ad evitare accuratamente tutte quelle situazioni suscettibili di coglierlo in fallo o di mostrarlo in uno stato di debolezza. Detesta sperperare il denaro, perché conosce i sacrifici necessari per guadagnarlo, ed è quindi prudente nelle spese come negli investimenti. Possiede infine una grande capacità di concentrazione, e riesce ad assimilare un’enorme quantità di informazioni.

Amore

Timido e sospettoso non si fida molto dell’amore e si accosta ad esso con molta circospezione, anzi spesso è incapace di lasciar cadere le sue difese, cercando di dominare i sensi attraverso la ragione. Quando però “capitola” e si abbandona ai sentimenti, il suo affetto è profondo e duraturo, anche se è spinto da un impulso incontrollabile a vivere tutte le situazioni affettive in posizione di assoluto predominio o controllo. Nonostante abbia bisogno di tenerezza e di calore, non lo dà a vedere, perché pensa di mostrarsi debole e fragile, così facendo appare, agli occhi degli altri, freddo e superbo.

Lavoro

Nel lavoro profonde tutte le sue energie, e non sono poche, il suo impegno e le sue capacità razionali ed organizzative. Il risultato che si prefigge è sempre ambizioso: raggiungere una posizione importante da cui esercitare tutta la sua autorità e gestire il lavoro suo e altrui senza dover mai rendere conto a nessuno. Non esistono vie di mezzo: o la “carriera” in un’azienda che gli consenta di salire ad uno ad uno i gradini della scala del successo, oppure un’attività completamente indipendente da svolgere in totale solitudine. La fatica e i sacrifici che dovrà affrontare per raggiungere i suoi obiettivi non lo spaventano di certo, dal momento che è dotato di pazienza e abituato a giocare sui tempi lunghi. Di solito i suoi sforzi vengono coronati dal successo, perché è un perfezionista nato ed è anche molto critico nei confronti di se stesso, così come degli altri. La sua mente analitica e razionale lo rende adatto per studi matematici, fisici, biologici ed economico-aziendali.

Salute

La sua resistenza fisica è eccezionale e normalmente gode di ottima salute fino a tarda età. Quando gli capita di ammalarsi, non si lascia andare, ma combatte la malattia con tutta la sua energia. È forte come una quercia e lo sa… Accetta e segue, con scrupolo e costanza, terapie o regimi alimentari, e ove è necessario, sostituisce le cure mediche con drastici interventi chirurgici, che affronta con determinazione e senza alcun timore. Poiché il segno corrisponde alle ossa e alle articolazioni in generale, va soggetto ad artrosi, artriti e reumatismi e, dopo i cinquant’anni, all’osteoporosi. La chiropratica, lo shiatsu e la fisioterapia potrebbero essergli di grande aiuto. Ma soprattutto deve tenere in mente che per star bene in salute dovrà alleggerire il “peso” delle sue responsabilità. Il suo sale cellulare è il fosfato di calcio che utilizza l’albumina contenuta nei cibi per agevolare lo sviluppo e la conservazione delle ossa.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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