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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Domenica 14 gennaio 2018

Seconda settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 14 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 351

A Roma il sole sorge alle 07.36 e tramonta alle 17:03 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.16 e tramonta alle 16:48 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Bianca      

ACCADDE OGGI: 1976 – Nasce il quotidiano “la Repubblica”:

Nell’Italia degli anni di Piombo debutta il quotidiano la Repubblica, che fin dal primo numero si propone di far riflettere sui fatti, più che raccontarli. La sua portata innovatrice nel formato e nel linguaggio lo porta a scrivere una pagina importante del giornalismo italiano, di cui è ancora oggi tra le voci più autorevoli. L’idea di dar vita a un quotidiano matura nel giornalista 52enne Eugenio Scalfari, dopo l’esperienza felice del settimanale L’Espresso (da lui diretto dal 1963 al ’68) e la parentesi politica come deputato del PSI. Lo spirito moderno nella forma e nei contenuti del primo, unito alla profonda conoscenza della sfera istituzionale, fanno da sostrato culturale al nuovo prodotto editoriale.  L’obiettivo è di dargli una marcata caratterizzazione politica, inquadrabile nella sinistra laica e progressista, che lo porti a prendere posizione su aspetti cruciali della società italiana, creando di fatto un’opinione pubblica che si rispecchia fedelmente nell’ideologia del giornale e del suo fondatore. L’impostazione dev’essere quella di un giornale nazionale, che ambisce a contendere il primato al Corriere della Sera. Ciò giustifica la scelta del nome la Repubblica, richiamando il senso patriottico e istituzionale del termine.
Il progetto piace all’editore Carlo Caracciolo e alla Mondadori che finanziano per metà l’impresa. La sede viene fissata a Roma, in via dell’Indipendenza, dove iniziano a lavorare 60 redattori, di cui 50 sono giovani alle prime armi; i restanti sono grandi firme come Giorgio Bocca, Sandro Viola, Mario Pirani, Miriam Mafai, Barbara Spinelli, Natalia Aspesi e Giuseppe Turani.

Si arriva al giorno della prima uscita in edicola. La prima pagina si apre con un’intervista dello stesso Scalfari con il segretario del PSI, Francesco De Martino, sulla crisi di governo e sui rapporti con il PCI di Enrico Berlinguer. Al centro c’è la notizia dell’incarico di governo conferito ad Aldo Moro, sotto un articolo di Bocca sul rischio fallimento della fabbrica Innocenti. All’interno (la foliazione è di venti pagine) grande spazio alle notizie di politica internazionale, tra i tratti distintivi del giornale, di economia e cultura. Niente sport, che compare solo a partire dal 1979 a cura di Gianni Brera.

L’esordio è accompagnato da un boom di vendite: 300mila copie. I lettori si dimostrano felicemente sorpresi dall’aspetto innovativo più evidente: il formato tabloid che lo avvicina alla stampa anglosassone non solo nella maggiore maneggevolezza, bensì anche nel modo stesso di comunicare. Un ruolo centrale è assegnato ai titoli, costruiti per catturare l’attenzione di chi legge, sia attraverso un carattere tipografico originale (il Bodoni) che li rende più grandi, sia nelle scelte lessicali attraverso giochi di parole e termini d’impatto. È così che espressioni come “il palazzo” (ad indicare il potere), accanto a slogan e neologismi legati al contesto politico, entrano per sempre nella memoria collettiva innovando il linguaggio della comunicazione politica e non solo. Un altro versante che farà scuola è la vignetta, inizialmente impaginata nell’area dei commenti fino a guadagnarsi presto la prima. A curarla è Giorgio Forattini, specializzato nella satira politica, priva di scritte e tutta affidata alle immagini. Dall’exploit del lancio via via le vendite scendono fino ad attestarsi su una media di 70mila copie, mantenuta per due anni. La svolta arriva per la concomitanza di diversi fattori: l’arrivo di Piero Ottone, che lascia la guida del giornale rivale di via Solferino; il successo crescente all’interno dei movimenti giovanili universitari; l’autorevolezza acquisita in occasione del sequestro Moro, che tra l’altro vede il presidente della Democrazia Cristiana immortalato, nel covo dei brigatisti, con una copia di Repubblica tra le mani. Con gli anni ’80 parte la scalata al primato, che viene raggiunto verso la fine del decennio (sfiorando le 700mila copie di vendita media), grazie anche a iniziative felici, quali il lancio del primo supplemento Affari & Finanza nel 1986 e, un anno dopo, del settimanale Il Venerdì di Repubblica. In questo periodo la società passa a Carlo De Benedetti, che riunisce Repubblica ed Espresso in un unico gruppo editoriale.

Il giornale si caratterizza per un giornalismo sempre più investigativo, anticipando con il caso Enimont gli sviluppi di Tangentopoli. A partire dal 1994 e per tutto il primo decennio del secondo millennio, ingaggia una feroce contesa sul piano politico e giudiziario con Silvio Berlusconi, la cui candidatura viene contestata per via del conflitto d’interessi dell’imprenditore (proprietario di tre televisioni).

Il ruolo di Scalfari in questi anni cambia e da direttore responsabile (incarico assegnato dal 1996 a Ezio Mauro, quest’ultimo sostituito, dal 15 gennaio 2016, da Mario Calabresi) passa a quello di padre nobile e di principale editorialista. In vista delle politiche dell’aprile 2006 debutta la versione online del giornale.

NACQUERO OGGI:

1973 – Giancarlo Fisichella – ex corridore F/1

1982 – Victor Valdes – ex calciatore

FRASE CELEBRE:

Sbagliare + possibile in molti modi, ma riuscire è possibile in un modo solo (Aristotele)

IL PROVERBIO:

Tentar non nuoce

SEGNO ZODIACALE: Capricorno dal 22/12 al 21/01

Personalità

Arroccato nella sua torre d’avorio, possiede una personalità complessa e difficile da comprendere. Riflessivo, razionale e prudente, crede solo a ciò che vede, tutto il resto è vana ed inutile speculazione. Solitario per vocazione, rifugge la vita mondana e mira soltanto a conseguire risultati concreti, che raggiunge facilmente, grazie al suo spirito pratico. Le avventure intellettuali lo affascinano, soprattutto se gli permettono di argomentare sull’assurdità di alcune credenze e superstizioni. Lo giudicano freddo, introverso, distante, frequentandolo però, ci si accorge subito della profondità della sua intelligenza, volta quasi sempre all’introspezione e alla ricerca dell’essenza di tutte le cose. Il carattere orgoglioso inoltre lo porta ad evitare accuratamente tutte quelle situazioni suscettibili di coglierlo in fallo o di mostrarlo in uno stato di debolezza. Detesta sperperare il denaro, perché conosce i sacrifici necessari per guadagnarlo, ed è quindi prudente nelle spese come negli investimenti. Possiede infine una grande capacità di concentrazione, e riesce ad assimilare un’enorme quantità di informazioni.

Amore

Timido e sospettoso non si fida molto dell’amore e si accosta ad esso con molta circospezione, anzi spesso è incapace di lasciar cadere le sue difese, cercando di dominare i sensi attraverso la ragione. Quando però “capitola” e si abbandona ai sentimenti, il suo affetto è profondo e duraturo, anche se è spinto da un impulso incontrollabile a vivere tutte le situazioni affettive in posizione di assoluto predominio o controllo. Nonostante abbia bisogno di tenerezza e di calore, non lo dà a vedere, perché pensa di mostrarsi debole e fragile, così facendo appare, agli occhi degli altri, freddo e superbo.

Lavoro

Nel lavoro profonde tutte le sue energie, e non sono poche, il suo impegno e le sue capacità razionali ed organizzative. Il risultato che si prefigge è sempre ambizioso: raggiungere una posizione importante da cui esercitare tutta la sua autorità e gestire il lavoro suo e altrui senza dover mai rendere conto a nessuno. Non esistono vie di mezzo: o la “carriera” in un’azienda che gli consenta di salire ad uno ad uno i gradini della scala del successo, oppure un’attività completamente indipendente da svolgere in totale solitudine. La fatica e i sacrifici che dovrà affrontare per raggiungere i suoi obiettivi non lo spaventano di certo, dal momento che è dotato di pazienza e abituato a giocare sui tempi lunghi. Di solito i suoi sforzi vengono coronati dal successo, perché è un perfezionista nato ed è anche molto critico nei confronti di se stesso, così come degli altri. La sua mente analitica e razionale lo rende adatto per studi matematici, fisici, biologici ed economico-aziendali.

Salute

La sua resistenza fisica è eccezionale e normalmente gode di ottima salute fino a tarda età. Quando gli capita di ammalarsi, non si lascia andare, ma combatte la malattia con tutta la sua energia. È forte come una quercia e lo sa… Accetta e segue, con scrupolo e costanza, terapie o regimi alimentari, e ove è necessario, sostituisce le cure mediche con drastici interventi chirurgici, che affronta con determinazione e senza alcun timore. Poiché il segno corrisponde alle ossa e alle articolazioni in generale, va soggetto ad artrosi, artriti e reumatismi e, dopo i cinquant’anni, all’osteoporosi. La chiropratica, lo shiatsu e la fisioterapia potrebbero essergli di grande aiuto. Ma soprattutto deve tenere in mente che per star bene in salute dovrà alleggerire il “peso” delle sue responsabilità. Il suo sale cellulare è il fosfato di calcio che utilizza l’albumina contenuta nei cibi per agevolare lo sviluppo e la conservazione delle ossa.

I DOODLE DI GOOGLE: Festival degli Aquiloni:

kites

Fatti volare per la prima volta in Cina (circa 2.800 anni fa), gli aquiloni sono gli assoluti protagonisti del festival che si tiene ogni anno a Ahmedabad (India), dal 14 al 25 gennaio. La manifestazione, che segna l’inizio della stagione del raccolto, coinvolge persone d’ogni età unite dalla passione per quella che in India è considerata a tutti gli effetti una forma d’arte. Per loro è anche un simbolo ricco di spiritualità, ricorrente negli appuntamenti religiosi dove assume la funzione di tramite tra la terra e il cielo.

Google ha dedicato al festival due doodle locali (visibili in India) nel 2010 e nel 2011, richiamando l’aspetto creativo e religioso dell’evento.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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