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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Venerdì 09 marzo 2018

Decima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 68 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 297

A Roma il sole sorge alle 06.31 e tramonta alle 18:09 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 06.22 e tramonta alle 17:59 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Francesca Romano    

ACCADDE OGGI: 1959 – Nei negozi arriva la bambola Barbie:

Il primo giocattolo glamour della storia. Un ricercatissimo oggetto da collezione. Un modello estetico per tre generazioni di ragazzine. Barbie è stato tutto questo e continua ad esserlo confermando il suo successo senza tempo.

Nella prima metà del XX secolo le bambole hanno ancora sembianze da neonati e solo dopo la Seconda guerra mondiale cominciano ad essere prodotte in plastica. Uno scenario che lascia scontente la maggior parte delle bambine, che, nell’epoca della prima conquista dello spazio, si aspettano qualcosa di più moderno e sofisticato con cui giocare. Tra di loro c’è Barbara, figlia di Ruth ed Elliot Handler, quest’ultimo cofondatore della Mattel, società produttrice di giocattoli fondata nel 1945.

Nel corso di un viaggio in Europa, Ruth scopre l’esistenza di Bild Lilli, una bambola adulta e dall’aspetto decisamente più smaliziato rispetto alle precedenti, tratta dal personaggio di un fumetto tedesco. In essa trova l’ispirazione per un nuovo modello da proporre al marito, suggerendo come nome il diminutivo della figlia, Barbie. Vinte le iniziali riserve, Elliot propone il progetto agli altri soci che l’accolgono con entusiasmo.

Il debutto sul mercato arriva nel marzo del 1959 alla fiera dei giochi di New York. La nuova bambola, il cui nome completo è Barbara Millicent Roberts, è un’indossatrice alta 29 cm, ha capelli biondi (o scuri) legati con una lunga coda, occhi azzurri e un corpo da donna, su cui indossa un costume zebrato. Costo della versione base 3 dollari, altri cinque per vestirla e per il kit guardaroba. In molti rivedono nelle sue forme e nel trucco le grandi dive dell’epoca, quali Elizabeth Taylor e Marilyn Monroe.

Presentata in tv e sulla stampa, la Barbie diventa il primo giocattolo supportato da una capillare campagna pubblicitaria, con il risultato che nel primo anno di vita ne vengono venduti 350.000 esemplari. Il successo spinge la Mattel ad arricchirla di ulteriori dettagli introducendo negli anni altri personaggi della sua famiglia e della sua cerchia di amici. Nel 1961 debutta Ken (diminutivo di Kenneth, nome del figlio maschio degli Handler) che rimane per lungo tempo il suo fidanzato, tre anni dopo tocca alla sorella Skipper.

La stessa Barbie si rinnova continuamente lanciando sempre nuove mode e avendo come sarti d’eccezione stilisti del calibro di Gaultier e Yves Saint Laurent. Nel contempo, cambia il suo status professionale: da principessa a ballerina, da astronauta a dottoressa (1986-88), da ginnasta a fotografa (2000-07). In ciò sono chiare le ambizioni dei produttori della bambola, intenzionati a proporre con essa un modello da seguire nell’idea di donna artefice del proprio destino e come standard di eleganza e femminilità.

Proprio come modello la Barbie entra più volte nel mirino di associazioni genitoriali e organismi per l’infanzia, che ne giudicano negativamente ora il fisico eccessivamente magro (paventando il rischio anoressia), ora lo stereotipo di donna bella e stupida, costringendo la casa produttrice rispettivamente ad aumentare le misure del corpo o nel secondo caso a ritirare dal mercato la versione parlante che manifesta difficoltà di apprendimento della matematica.

A dispetto delle critiche, delle grane legali e delle numerose concorrenti, la Barbie non perde mai il suo appeal e il suo essere fuori dal tempo rispetto alle mode e i costumi di ogni epoca. Ciò giustifica i numeri esponenziali delle vendite: in mezzo secolo oltre un miliardo di esemplari venduti in più di 150 paesi.

Il 2009, l’anno del cinquantesimo anniversario della sua nascita, vede uscire una versione speciale. I modelli più antichi e quelli rari sono oggi ricercati da frotte di collezionisti, disposti a pagarli a peso d’oro, al punto che qualcuno arriva a sborsare 27.000 dollari per aggiudicarsi all’asta la versione del 1959!

EVENTO SPORTIVO: 1908 – La nascita dell’Inter: 

inter_1909

«Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.»

Queste parole di Giorgio Muggiani, pittore svizzero e appassionato di calcio, suggellano la nascita del Football Club Internazionale Milano S.p.A. (questa la denominazione finale del 1967), più noto come Internazionale o come Inter, l’unica squadra presente in tutti i campionati di Serie A a girone unico dalla sua fondazione, avvenuta nella stagione 1929-1930.

Muggiani, tornato in Italia, diventa socio del Milan Foot-Ball and Cricket Club ma per contrasti con il presidente rossonero, Gianni Camperio, la sera del 9 marzo 1908, si riunisce presso il Ristorante Orologio con altri 43 soci dissidenti e fonda il Foot-Ball Club Internazionale. Elabora, pure, lo stemma: neroazzurro perché sulla tavolozza non ha altri colori o, secondo altri, in contrapposizione al rosso dei milanisti.

Sono numerosi i successi della società neroazzurra: 18 scudetti, 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane in campo nazionale; 3 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club e 3 Coppe UEFA in campo internazionale; terzo club italiano per numero di titoli ufficiali vinti (39) – dopo Juventus (61) e Milan (48) – e per vittorie in competizioni internazionali, alle spalle di Milan (18) e Juventus (11). Importante altresì l’aver centrato, nella stagione 2009-2010, un fantastico triplete, primo club italiano, vincendo campionato, Coppa Italia e Champions League.

NACQUERO OGGI:

1934 – Jurij Gagarin – astronauta

1984 – Antonello Mancuso – sciatrice

LA FRASE CELEBRE

I diplomatici tradiscono tutto, tranne le proprie emozioni (Victor Hugo).

IL PROVERBIO:

Marzo pazzerello, esce il sole e porta l’ombrello.

IL SEGNO ZODIACALE: Pesci dal 20 febbraio al 20 marzo

Personalità: Ciò che più colpisce della sua personalità è quella sorta di candore ed innocenza che traspare dalle sue azioni ed emozioni. Il bisogno di sentirsi amato e protetto, inoltre, lo rende umile e devoto, e sempre pronto a sacrificarsi per il bene comune. Ricettivo al massimo grado, è perfettamente consapevole dell’esistenza di un’umanità varia e complessa che gli ispira fede, speranza, compassione, e gli conferisce una personalità magica ed affascinante. Per la sua natura mite e generosa viene facilmente sfruttato dagli altri, che spesso approfittano della sua estrema disponibilità e tolleranza.

Amore: I sentimenti occupano una posizione di primo piano nella sua vita, è un innamorato dell’amore e ha di esso un’idea estremamente romantica e assai poco realistica. Arriva infatti a idolatrare l’essere amato, salvo poi ritrovarsi di fronte un individuo completamente diverso da quello che si era immaginato. Comunque vada, quando è innamorato, dona tutto di sé, senza rimpianti, senza reticenze. Se poi il suo amore viene contraccambiato, allora sperimenterà il puro incanto di aprire cuore ed anima all’essere amato, creando insieme a lui come uno spazio, fuori dal tempo, in cui rifugiarsi nei momenti tristi della vita.

Lavoro: Fantasia, immaginazione, creatività sono le sue doti più spiccate, e dunque gli si addice una professione che gli permetta di metterle a frutto e svilupparle. Purtroppo la paura che si scatena in lui ogni volta che deve entrare in situazioni competitive, lo fa ripiegare spesso verso occupazioni che saranno certo rassicuranti, ma al di sotto delle sue reali potenzialità, e che col tempo possono anche divenire frustranti. Riesce, tuttavia, molto bene in occupazioni in cui esibisce le sue doti comunicative come il cinema, la tv, i media o la pubblicità. Può anche diventare un fotografo di talento, un bravo ballerino, un delicato musicista o un poliedrico attore, tutte professioni, quindi, legate all’arte.

Salute: La salute è per lui un problema, anche se questo non significa assolutamente che egli sia debole o malaticcio: quello che non va è il suo atteggiamento mentale nei confronti della malattia. Il suo è infatti il segno più incline all’ipocondria, poiché è molto suggestionabile, e se le persone che gli sono intorno accusano disturbi e hanno problemi di salute, comincerà a provare quello che esse provano.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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