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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Sabato 12 Maggio 2018

Diciannovesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 132 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 233

A Roma il sole sorge alle 04.53 e tramonta alle 19:20 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 04.43  e tramonta alle 19:10 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Rossana            

ACCADDE OGGI: 1974 –Referendum abrogativo sul divorzio, vincono i no: 

«L’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito» è l’imperativo del credo cattolico che per secoli ha inibito qualsiasi tentativo di mettere in discussione il vincolo indissolubile del matrimonio. La prima iniziativa legislativa è di Napoleone Bonaparte che, con il Codice del 1804, introduce in Italia la possibilità di sciogliere i matrimoni civili, vincolandola però al consenso di genitori e nonni.

A parte qualche velleitaria iniziativa ad inizio Novecento, la materia torna prepotentemente alla ribalta nella seconda metà degli anni Sessanta, grazie a un ampio movimento d’opinione nella società cui corrisponde un clima politico favorevole in Parlamento. È il deputato socialista Loris Fortuna a presentare per primo un progetto di Legge per il divorzio, integrato successivamente con il testo del liberale Antonio Baslini. Per sensibilizzare la gente, il Partito Radicale e la Lega italiana per l’istituzione del divorzio scendono in piazza.

La convergenza tra Comunisti, Liberali, Radicali e Socialisti porta a un risultato epocale: il 1° dicembre 1970 viene approvata la legge n. 898 Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, ribattezzata “legge Fortuna-Baslini”. Con buona pace della Democrazia Cristiana, il divorzio entra nell’ordinamento italiano. Il provvedimento riconosce la cessazione degli effetti civili del matrimonio, prevedendo il passo iniziale della separazione legale, periodo in cui i coniugi dimostrano di non coabitare.

Il mondo cattolico non ci sta e corre ai ripari, facendo partire la raccolta firme per presentare una richiesta di referendum abrogativo. Nel giugno del 1971 i comitati antidivorzisti depositano più di un milione di firme presso l’Ufficio centrale della Corte di Cassazione, che il 6 dicembre ne conferma la validità. Inizialmente fissato per l’11 giugno 1972, il voto slitta al 12 maggio del 1974 per via dello scioglimento anticipato delle Camere, deciso dal Presidente della Repubblica, Giovanni Leone.

I sostenitori del “sì” trovano nel segretario politico della DC, Amintore Fanfani, un acceso portavoce e protagonista di una campagna aggressiva che non lascia spazio al dialogo con la parte avversa. I toni usati dal segretario spiazzano i suoi stessi compagni di partito, convinti che questa strategia possa intaccare l’ampio consenso dello “scudocrociato”. Di contro le alte gerarchie vaticane fanno sentire il proprio peso, chiedendo il massimo impegno per la vittoria del sì. L’altro partito che sostiene il “sì” è il MSI.
L’area del “no” accomuna: PCI, PSI, Liberali, Radicali, Repubblicani e il PSDI.

La partecipazione al voto è da record: in 33.023.179 si recano alle urne, circa l’87,7% degli aventi diritto. Una soglia che non sarà mai eguagliata nelle consultazioni referendarie successive. Il 40,7% (13.157.558) si pronuncia per l’abrogazione, il 59,3% (19.138.300) vota “no”.

La legge sul divorzio è salva e per il fronte cattolico si materializza una sconfitta senza precedenti, non priva di ripercussioni politiche nella DC. La leadership di Fanfani viene messa in discussione fino alla definitiva debacle delle elezioni regionali del 1975, dove la DC fa registrare il suo minimo storico e con il PCI alle costole, distanziato di poco più di 500mila preferenze. Sul versante opposto si grida alla vittoria della modernità e della civiltà contro il blocco della conservazione.

A dispetto delle previsioni catastrofiche degli abrogazionisti, il divorzio per quasi un ventennio non produce significativi cambiamenti nel tessuto sociale, mentre dal 1995 s’inizia a registrare la prima impennata di separazioni che nel nuovo millennio cresce di pari passo con il diminuire dei matrimoni. I più recenti dati Istat, riferiti al 2012, parlano di 88.288 separazioni e 51.319 divorzi, con un trend in calo dello -4,6% rispetto all’anno precedente (-0,6% invece per le separazioni).

Per dimezzare i tempi delle cause di divorzio, nel 2012 viene presentato un DDL sul cosiddetto “divorzio breve” che, dopo il via libera in Commissione Giustizia, rimane lettera morta in Parlamento. Una nuova proposta viene presentata alla Camera nei primi mesi del 2014 e convertita in legge ad aprile del 2015.

EVENTO SPORTIVO: 1974 – Il primo scudetto della Lazio:

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La penultima giornata del campionato 1973/74 può assegnare lo scudetto. Reduce dal terzo posto della stagione precedente, la Lazio scende in campo in un Olimpico che già pregusta la festa. Di fronte c’è il Foggia e batterlo significherebbe aggiudicarsi lo scudetto con una giornata di anticipo, a prescindere dal risultato dei campioni in carica della Juventus, impegnati in casa con la Fiorentina.

Al 16° della ripresa, il cannoniere della Lazio (e del campionato, primo con 24 reti) Giorgio Chinaglia non fallisce dal dischetto e porta in vantaggio i biancocelesti, allenati da Tommaso Maestrelli. Quando l’arbitro sancisce la fine delle ostilità, la gioia incontenibile dei tifosi laziali impedisce ai neo campioni di raggiungere con facilità lo spogliatoio.

Tra loro vanno ricordati: il portiere Paolo Pulici, il capitano Giuseppe Wilson, i centrocampisti Luciano Re Cecconi e Vincenzo D’Amico (19 anni e rivelazione del campionato), il regista Mario Frustalupi (padre di Nicolò, futuro secondo di Mazzarri nel Napoli e nell’Inter), gli attaccanti Renzo Garlaschelli (secondo marcatore biancoceleste con 10 reti) e il centravanti della Nazionale Giorgione Chinaglia.

NACQUERO OGGI:

1947 – Zdenek Zeman – allenatore

1985 – Andrew Howe – campione italiano ed europeo di salto in lungo

LA FRASE CELEBRE

Non c’è più pazzo al mondo di chi crede di aver ragione. (Luigi Pirandello)

IL PROVERBIO:

D’aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie.

IL SEGNO ZODIACALE: TORO dal 21 aprile al 20 maggio

Personalità:

Il suo gusto innato per il benessere e per le cose “buone” della vita lo predispone a curare l’arte del vivere, a godere delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che a lanciarsi in imprese al di sopra delle sue forze e dei suoi mezzi. Resistente, perseverante, riflessivo ed equilibrato, lavora con scrupolo e serietà rispettando i suoi impegni e raggiungendo, quasi sempre, una buona solidità finanziaria. Ama il denaro, non per accumularlo, ma per spenderlo in tutto ciò che gli procura piacere: una bella casa, quadri e mobili d’epoca, una fornita cantina, bei vestiti.

Amore: Un impegno serio, una situazione stabile e chiara in cui profondere tutto il suo affetto, ecco il concetto che ha dell’amore. La stabilità e la durata dei suoi rapporti sentimentali, infatti, sono di fondamentale importanza per lui che non tollera il passeggero e l’incerto. L’avventura non è il suo caso; certo, non si può escludere che circostanze particolari o una persona con eccezionale sensualità, possano spingerlo a quella che, il giorno seguente, probabilmente considererebbe una “stupidaggine”. Una volta trovata l’anima gemella, quindi, la scelta è definitiva, anche perché detesta i cambiamenti e ha paura delle novità. La famiglia è pertanto il fulcro della sua esistenza, poiché soddisfa il suo bisogno di sicurezza.

Lavoro:

Il Toro è un buon amministratore, sia che si occupi dei suoi affari, sia che lavori alle dipendenze altrui. Egli giunge al successo lentamente ma con sicurezza ed eccelle in professioni come quella di banchiere, consulente finanziario, impresario edile, commerciante, venditore e, grazie al suo amore per la terra, sarà anche un bravo agricoltore. Le sue qualità artistiche, inoltre, lo indirizzano verso il teatro, il cinema, la pittura e il bel canto, non è raro trovare negli appartenenti a questo segno, infatti, ottimi cantanti. Come collaboratore è insostituibile e, se lavora alle dipendenze, risulta essere un collaboratore veramente affidabile.

Salute:

Le parti del corpo collegate al segno del Toro sono: l’area della gola, l’arco dentario inferiore, il sistema muscolare del collo, le prime vie respiratorie, le vertebre dell’area superiore, e l’area bronchiale superiore. Ne deriva che le patologie che accusa più di frequente comprendono tracheiti, faringiti, tonsilliti, disturbi alle corde vocali, artrosi cervicale, cattivo funzionamento della tiroide. Il suo sale cellulare è il solfato di sodio che regola la ritenzione d’acqua nell’organismo. Il Toro è un flemmatico e sa perfettamente che per star bene, ha bisogno di vivere evitando accuratamente qualunque tipo di eccessi, ecco perché arriva spesso fino a tarda età e senza troppi malanni.

I DOODLE DI GOOGLE: Bicentenario di Edward Lear:

Tra le più antiche espressioni della poesia inglese c’è il limerick, un breve componimento di contenuto umoristico e nonsense (cioè privo di significato o surreale), presente già in Shakespeare ma che trovò, verso la seconda metà dell’Ottocento, in Edward Lear, l’autore più rappresentativo.

Ansioso di mettersi alle spalle la sua infanzia, cominciò a ottenere i primi guadagni come illustratore di storie con protagonisti gli animali, raccolte in seguito in A Book of Nonsense, pubblicato nel 1846 con lo pseudonimo Derry Down Derry. La celebre filastrocca nonsense “Il gufo e la gattina” è al centro del doodle locale (visibile nel Regno Unito), pubblicato da Google nel 2012 per ricordare i 200 anni dalla nascita di Lear.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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