HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 06 Febbraio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 06 Febbraio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 06 Febbraio 2019

Almanacco di Mercoledì 06 Febbraio 2019  

Sesta settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 37 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 328

A Roma il sole sorge alle 07.17 e tramonta alle 17.31 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.07 e tramonta alle 17.16 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Paolo Miki       

ACCADDE OGGI: 1952 – Inizia il regno di Elisabetta II:

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«God Save the Queen». A distanza di oltre un secolo il popolo inglese torna a intonare lo storico inno per la seconda volta, salutando la salita al trono di «Sua Altezza Reale» la Principessa Elisabetta di York. Dopo quella vittoriana, per il Regno Unito s’inaugura un’altra era storica destinata a durare più di qualsiasi altra.

Le condizioni fisiche di re Giorgio VI sono peggiorate da diversi mesi e a rappresentarlo in molti appuntamenti ufficiali è la primogenita Elizabeth Alexandra Mary, designata a succedere al padre dalla tenera età di dieci anni. All’inizio del 1952, la giovane rampolla, in compagnia del consorte Filippo, è impegnata in un viaggio istituzionale attraverso i paesi del Commonwealth per consolidare le relazioni con i membri dell’ex Impero britannico.

Durante la visita in Kenya, la mattina di mercoledì 6 febbraio arrivano da Londra notizie di estrema gravità. Il cuore del Re, prostrato dal tumore ai polmoni, non ha retto e un infarto lo ha stroncato definitivamente durante il sonno. In casi del genere non c’è molto tempo per dolersi della grave perdita, bisogna farsi immediatamente carico delle sorti del regno, che da questo momento sono nelle mani di una giovane donna. Le viene chiesto con quale nome intende indossare la corona e la scelta è repentina e ferma: conserverà il suo nome che è anche quello di sua madre.

Così, senza un’investitura ufficiale e lontana dalla madre patria, diviene «Sua Maestà Elisabetta II, per Grazia di Dio, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e di Irlanda del Nord e dei suoi altri Reami e Territori, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede». Lasciato in fretta il “Treetops hotel” (sito nelle vicinanze del Parco Nazionale di Aberdare e divenuto in seguito una meta turistica per l’eccezionale fatto storico), la Regina ritorna in patria per i funerali del padre, la sua prima uscita ufficiale.

Nei giorni seguenti, la coppia reale si trasferisce a Buckingham Palace, residenza ufficiale della corona inglese, cui però viene preferito il Castello di Windsor, considerato la propria casa. Per l’incoronazione in pompa magna bisogna attendere un anno e mezzo. Nel frattempo, lo scenario politico che l’accoglie è quello di un paese che vede cambiare il proprio prestigio internazionale a vantaggio delle due superpotenze Usa e Urss, rispetto alle quali grazie alla saggia guida di Winston Churchill l’Inghilterra si ritaglia un ruolo di sostenitore della distensione.

Elisabetta deve affrontare il tramonto dell’Impero britannico, segnato dalle rivolte in Kenya e Iran e soprattutto dalla crisi del Canale di Suez, che sancisce la rinuncia a ogni tentativo di imporre la propria sovranità. Seguono i decenni degli attentati terroristici in Irlanda e Scozia, attraversate da forti spinte autonomiste fino alla pace degli anni Novanta. Sotto di lei si avvicendano 12 primi ministri ma quelli che lasciano il segno sono tre: Churchill, Margaret Thatcher (che ammette di “detestare cordialmente”) e Tony Blair.
Nonostante il carattere schivo, in parte mitigato dalla passione per abiti colorati e copricapo alquanto originali, la Sovrana si conquista nei decenni successivi l’affetto della gente. Un rapporto che subisce un serio ridimensionamento nel 1997, con la morte di Lady Diana, moglie del primogenito ed erede Carlo. E’ il momento di minore popolarità, con l’opinione pubblica che vede nella sua reazione fredda alla tragica scomparsa, il chiaro segno dell’ostilità verso la nuora.

Ma Her Majesty, come sono soliti chiamarla i suoi sudditi, ha le spalle forti e supera anche questa fase, raggiungendo nel 2007 un primato storico: la più anziana sovrana britannica di tutti i tempi. Nel 2002 taglia il traguardo del mezzo secolo di regno, giurando in seguito di non avere alcuna intenzione di abdicare.

NACQUERO OGGI:

1955 – Franco Colomba – ex calciatrice e poi allenatore

1948 – Anfrea Orlandini – ex calciatore

LA FRASE CELEBRE

La morte e le tasse sono inevitabili. (Thomas C. Haliburton)

IL PROVERBIO:

Febbraio d’ogni mese è il più corto ed il men cortese

IL SEGNO ZODIACALE: ACQUARIO – dal 21/01 al 19/02

Personalità:

Niente potrebbe definire meglio la sua personalità che il titolo di un noto romanzo di fantascienza: “Il cittadino dello spazio”. Il passato e le tradizioni, infatti, non lo interessano molto, il suo spirito è invece diretto verso il futuro, verso i confini dello spazio e del tempo.

Amore:

Il caleidoscopico mondo delle novità esercita sull’Acquario un fascino irresistibile, e ciò vale anche in campo sentimentale. Il suo spirito anticonformista si apre a qualsiasi tipo di rapporto e lo spinge ad interessarsi a persone molto diverse tra loro. Apparentemente semplice e spontaneo, è in realtà inafferrabile; non si capisce mai quello che pensa ed ha sempre qualcosa da fare.

Lavoro:

Il lavoro riveste un ruolo centrale nella sua esistenza, esso significa indipendenza economica, vita interessante e varia, e quindi libertà. Quello che per lui conta è un’occupazione che possa svolgere in assoluta autonomia, senza dover rendere conto a nessuno dei suoi movimenti, e che gli dia modo di sviluppare la sua creatività e la sua inventiva

Salute:

A causa della sua natura irrequieta e in perenne movimento, tende a dar fondo a tutte le sue energie, piombando talvolta in stati di tensione nervosa che gli provocano quello che viene considerato il suo disturbo classico: l’insonnia.

I DOODLE DI GOOGLE: François Truffaut:

Intellettuale eclettico, Francois Truffault ha fatto la storia del cinema d’oltralpe e non solo, nel periodo 1960-1970. Nella sua carriera artistica ha saputo tenere assieme punti di vista diversi: dal regista e sceneggiatore all’attore, dal produttore al critico.

Dopo aver iniziato come articolista per Cahiers du cinéma, la più prestigiosa rivista cinematografica francese, si è messo dietro la cinepresa dando vita insieme ad altri colleghi (in primis Jean-Luc Godard) alla corrente cinematografica della Nouvelle vague, inaugurata dal film I Quattrocento colpi.

Al finale di quest’ultimo è ispirato il doodle locale (visibile in gran parte dell’Europa, in Groenlandia e in Giappone) pubblicato da Google nel 2012, nell’ottantesimo della nascita del cineasta.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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