HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 23 Gennaio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 23 Gennaio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 23 Gennaio 2019

Almanacco di Mercoledì 23 Gennaio 2019  

Quarta settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 23 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 342

A Roma il sole sorge alle 07.30 e tramonta alle 17.13 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.20 e tramonta alle 17.01 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Amasio

ACCADDE OGGI: 1932 – Primo numero della Settimana Enigmistica:

Dall’America passando per Vienna. Lungo questa direttrice sbarcò in Italia la mania di cruciverba e rebus entrando tutti i fine settimana nelle case di milioni di italiani. Ebbe inizio così la storia della Settimana Enigmistica, la storia cioè della «rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione» (dicitura in copertina nei numeri dispari del periodico).

Galeotto fu l’amore di un nobile sardo, Giorgio Sisini, Conte di Sant’Andrea, per una giovane austriaca, sbocciato nella Vienna postimperiale. Il nobiluomo, dopo averla condotta sull’altare, decise di portala con sé a Milano e insieme a lei tradusse nel Bel Paese la moda per i giochi linguistici e di logica, giunta da oltreoceano e assai in voga nella società viennese degli anni Trenta. Di qui l’idea di fondare una rivista specifica, che si concretizzò il penultimo sabato di gennaio del 1932.

Un giornale in bianco e nero di sedici pagine arricchite con parole crociate, rebus, passatempi, vignette e spazi umoristici. S’iniziava a giocare fin dalla copertina dove le caselle nere del cruciverba mostravano l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez. Costo 50 centesimi di lire. La redazione fu organizzata presso il Palazzo Vittoria, in piazza Cinque Giornate, dove tuttora si trova.

Fu amore a prima vista tra il periodico e i lettori, che con ansia aspettavano l’uscita successiva per testare le proprie conoscenze linguistiche e di cultura generale unitamente alle capacità logico matematiche. Una fiamma destinata a rimanere accesa per generazioni, rinfocolata dall’arguzia dello stesso Sisini, che fino alla sua morte ideò enigmi per la rivista. Dopo di lui si alternarono i più valenti enigmisti italiani, come Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti, considerati gli artefici storici della Settimana Enigmistica.

Diversi i punti di forza che costruirono nel tempo un solido legame con i lettori di ogni età e di cultura medio-alta. In primis, la conservazione della storica veste grafica, ritoccata marginalmente con l’aggiunta qua e là del colore nelle immagini (dal 1995), e del giorno di uscita, il sabato (in realtà compare in edicola qualche giorno prima, ma copre l’intero territorio nazionale al sabato). In secondo luogo, la scelta, che la rende unica nel settore, di non accogliere pubblicità nelle sue pagine.

E a seguire: rubriche e giochi pubblicati ognuno in una pagina fissa e con una numerazione progressiva; la personalità famosa associata al cruciverba in copertina; le risposte pubblicate nel numero successivo. Anche la cadenza settimanale restò immutata con una sola interruzione, nel luglio del 1945, dovuta alle vicende belliche.

Oltre alle tradizionali parole crociate (proposte nelle diverse varianti, ossia crittografate, a schema libero, etc.) e ai rebus, tra i passatempi più noti ai fan di ieri e di oggi: quelli basati sullo spirito di osservazione come “Che cosa manca?” o “Aguzzate la vista”; gli spazi di notizie e curiosità di storia e attualità come “Forse non tutti sanno che…”, “Spigolature”; i quiz di cultura generale “Vero o falso?” e “L’Edípeo enciclopedico”.
Altrettanto popolari sono i personaggi ad essi associati, come Anselmo e la sua famiglia in “Come fareste, voi?” e la folta schiera di investigatori protagonisti dell’enigma poliziesco (da Rufus a Commodoro).

Tra le pochissime e più recenti introduzioni, il sudoku (popolare gioco di logica, costituito da un quadrato suddiviso in nove riquadri da completare con altrettante serie di numeri da 1 a 9, incrociandole tra di loro verticalmente e orizzontalmente) comparso a partire dal 2005. Il 21 giugno 2018 è arrivato in edicola il numero 4.500!

NACQUERO OGGI:

1966 – Maria Guida – atleta nel fondo

1970 – Moreno Torricelli – ex calciatore

 LA FRASE CELEBRE

Il popolo che fu sempre vincitore assomigliava più a un vinto che a un vincitore. (Sant’Agostino)

IL PROVERBIO:

La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina.

IL SEGNO ZODIACALE: ACQUARIO – dal 21/01 al 19/02

Personalità:

Niente potrebbe definire meglio la sua personalità che il titolo di un noto romanzo di fantascienza: “Il cittadino dello spazio”. Il passato e le tradizioni, infatti, non lo interessano molto, il suo spirito è invece diretto verso il futuro, verso i confini dello spazio e del tempo.

Amore:

Il caleidoscopico mondo delle novità esercita sull’Acquario un fascino irresistibile, e ciò vale anche in campo sentimentale. Il suo spirito anticonformista si apre a qualsiasi tipo di rapporto e lo spinge ad interessarsi a persone molto diverse tra loro. Apparentemente semplice e spontaneo, è in realtà inafferrabile; non si capisce mai quello che pensa ed ha sempre qualcosa da fare.

Lavoro:

Il lavoro riveste un ruolo centrale nella sua esistenza, esso significa indipendenza economica, vita interessante e varia, e quindi libertà. Quello che per lui conta è un’occupazione che possa svolgere in assoluta autonomia, senza dover rendere conto a nessuno dei suoi movimenti, e che gli dia modo di sviluppare la sua creatività e la sua inventiva

Salute:

A causa della sua natura irrequieta e in perenne movimento, tende a dar fondo a tutte le sue energie, piombando talvolta in stati di tensione nervosa che gli provocano quello che viene considerato il suo disturbo classico: l’insonnia.

I DOODLE DI GOOGLE: Jože Plečnik:

joze_plecnik

Sulla moneta da 10 centesimi di euro slovena è raffigurata la Cattedrale della libertà, edificio destinato ad ospitare il parlamento nazionale ma che non fu mai realizzato. A progettarlo fu Jože Plečnik, tra i più noti architetti dell’ex repubblica jugoslava, cui si devono diverse opere nella capitale Lubiana che le hanno conferito il suo attuale aspetto classicheggiante.

A 140 anni dalla nascita di Plečnik, Google gli ha dedicato nel 2012 un doodle locale (visibile in Slovenia), dov’è riconoscibile uno spaccato di Lubiana con il Tromostovje (in italiano, “triplo ponte”) che attraversa il fiume Ljubljanica.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment