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COLLEPASSO. UNA LITE SFOCIA IN OMICIDIO

COLLEPASSO. UNA LITE SFOCIA IN OMICIDIO

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Personale della locale stazione carabinieri e della sezione operativa del Norm della compagnia carabinieri di Casarano a seguito di richiesta di intervento telefonica pervenuta all’utenza 112 attestata alla centrale operativa della citata compagnia da parte di Leo Vittorio, cl.71 agente immobiliare, interveniva presso la propria abitazione rinvenendo, all’interno bagno riverso per terra, il corpo senza vita del proprio padre convivente Leo Antonio, classe 30, vedovo, insegnante in pensione.

IL sopralluogo effettuato dal personale addetto ai rilievi tecnici del nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Lecce, consentiva di appurare che il decesso dell’anziano risulta essere verosimilmente riconducibile alle ustioni di II° e III° grado presenti su gran parte del corpo, come accertato dal medico legale intervenuto sul posto. Gli accertamenti consentivano inoltre di rinvenire, al piano interrato dell’abitazione, i residui di un contenitore in plastica contenente del liquido infiammabile.

Nel corso dell’interrogatorio condotto sul posto dal sostituto procuratore della repubblica di lecce dottor Luigi Mastroniani, il Leo Vittorio ha riferito che, nel corso di un litigio con il padre per incomprensioni e dissapori che intercorrevano tra i due da tempo, all’ interno della cucina e in prossimità di alcuni fornelli in quel momento accesi, lo cospargeva di alcool che prendeva fuoco.

La salma è stata traslata presso l’ospedale V. Fazzi Lecce per l’esame autoptico.

Per quanto sopra il pubblico ministero di turno della procura della repubblica di Lecce, dr. Luigi Mastroniani, che dirigeva le indagini emetteva decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del citato Leo Vittorio, indagato per “omicidio aggravato” (art. 575 – 577 c.p.). espletate le formalità di rito, il reo veniva tradotto presso la casa circondariale di Lecce.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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