HomeSportFOCUS SUL CAMMINO DEL LECCE NELLE PRIME DODICI GIORNATE DI CAMPIONATO

FOCUS SUL CAMMINO DEL LECCE NELLE PRIME DODICI GIORNATE DI CAMPIONATO

FOCUS SUL CAMMINO DEL LECCE NELLE PRIME DODICI GIORNATE DI CAMPIONATO

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L’ultima partita, dodicesima di campionato penso che ci abbia dato un prova definitiva che questo Lecce è stato costruito abbastanza bene ma che, nel contempo, mantiene una costante con il recente passato: quella della mutazione nell’arco della stessa gara passando da squadra spavalda a squadra tentennante. Dopo dodici match, quasi due terzi del girone d’andata, cercherò di fare un’analisi delle varie esibizioni fornite da Palombi (capocannoniere della squadra) e compagni.

Questo Lecce bisogna ammetterlo ci piace perché per lunghi tratti delle partite giocate ha sempre imposto il proprio modo di vedere il gioco. Non siamo agli squilibri di mister Zeman, tutto attacco e niente difesa, perché Liverani ci tiene e come alla fase difensiva ma proprio in questi equilibri qualcosa deve essere ancora sistemata.

Non si deve dimenticare che il Lecce sin dalla prima giornata ha schierato giocatori che prima non si conoscevano tra loro e ciò se in attacco può essere superato in minor tempo necessita per la fase difensiva del gioco maggiore amalgama e migliore conoscenza reciproca.

Per motivi diversi, invece, Liverani ha dovuto spesso cambiare formazione e di conseguenza in alcuni momenti sembra che la squadra scricchioli nel suo impianto e possa cadere sotto le folate degli avversari. Ciò invece, per fortuna della stagione leccese, non è accaduto quasi mai (il Lecce ha perduto solo tre incontri) ed anzi quando tutto è apparso compromesso la squadra, nel suo insieme, ha trovato la forza per reagire riconquistando terreno e di conseguenza risultato.

Il Lecce va meglio in trasferta che in casa? Si è proprio così delle dodici partite giocate ben sette si sono svolte lontano dal “Via del mare” e se non fosse stato per un arbitraggio troppo pignolo (!) solo una volta i giallorossi sarebbero usciti dal campo a mani vuote. In più il Lecce ha conquistato lontano da casa ben tre vittorie (Livorno, Verona e Cosenza); in casa c’è qualche difficoltà in più ma la buona forma dimostrata sinora da Petriccione, Mancosu e gpoi via via tutti gli altri lascia ben sperare per il prossimo futuro.

Il Lecce segna molto ma incassa anche tanto e sta qui tutto l’alternarsi delle fasi di gioco: quando i giallorossi governano la partita lo fanno col piglio della grande squadra e ottengono buoni risultati, ma poi, d’improvviso e come se ci fosse un blackout e tutto diventa più difficile e così si spiegano i tanti gol subiti. Ovvio non è solo frutto dell’organizzazione ci sono anche delle responsabilità del singolo ma su questo di sicuro Liverani lavorerà di buzzo buono se non per eliminare ogni difetto almeno per limitarli al massimo.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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